Detenuto si suicida nel carcere di Pescara, scatta la protesta dei reclusi

Un detenuto si è suicidato nel carcere San Donato di Pescara. E’ il tredicesimo in Italia dall’inizio dell’anno, fa sapere Aldo Di Giacomo del Sindacato di Polizia Penitenziaria (Spp). “E’ un vero stillicidio, si tratta quasi sempre di persone con una condanna non definitiva, ed è scesa l’età media di chi si toglie la vita in carcere – osserva Di Giacomo – E pensare che 19mila detenuti potrebbero uscire se solo fossero informati della possibilità di scontare la pena con altre forme di carcerazione. C’è purtroppo il disinteresse assoluto dell’amministrazione penitenziaria. Anche se il sovraffollamento è un enorme problema, chi arriva a suicidarsi è già debole quando entra. Poi il sovraffollamento incide sulla qualità della vita. Il carcere – conclude Di Giacomo – è diventato il punto di rilancio della carriera criminale. Basti notare la diminuzione del -4, 8% della collaborazione nelle carceri di regioni come Calabria, Sicilia, Campania e Puglia”. “La situazione è molto grave”, denuncia Giuseppe Ninu, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “Ci arrivano segnali allarmanti di una crescente tensione”. Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece giudica la condotta dei detenuti ancora in rivolta “irresponsabile e gravissima. Sono quotidiane le nostre denunce con le quali evidenziamo che la situazione penitenziaria  è sempre ad alta tensione”.

E’ stato domato successivamente un principio di incendio nel carcere San Donato di Pescara da dove due detenuti sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale cittadino per aver inalato fumo. Sul posto sono presenti alcune ambulanze del 118, oltre naturalmente alla Polizia penitenziaria. Questa mattina per protesta un detenuto è salito sul tetto del carcere. Secondo le prime informazioni, almeno una dozzina gli intossicati fra loro anche alcuni agenti penitenziari. I Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme, ma c’è ancora fumo che esce da una delle sezioni. Diverse le ambulanze presenti, con i sanitari che hanno portato delle bombole di ossigeno. Sul posto anche la Polizia di Stato.

Rientrata definitivamente nel primo pomeriggio la protesta nel carcere san Donato di Pescara dove questa mattina presumibilmente in conseguenza del suicidio di un detenuto di origine egiziana, si è scatenata una rivota da parte di alcuni detenuti che hanno dato fuoco a delle suppellettili causando un incendio che ha portato ad una intossicazione leggera di alcuni agenti della Polizia Penitenziaria. Una volta scattato l’allarme all’esterno del carcere è stato predisposto un servizio di controllo da parte di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale per evitare eventuali evasioni. L’incendio è stato domato dai vigili del Fuoco. Presenti sul posto sanitari del 118 con diverse ambulanze. Dopo una trattativa nel primissimo pomeriggio è tornata la normalità.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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