“Sono felice di aver appreso che il nostro presidente su richiesta di tutti gli uomini piu’ importanti di Roma, e’ stato indicato come il punto di forza del nostro Abruzzo per il futuro politico della nostra Italia. Questo nuovo pseudo gasparismo imperante, legato ad un uomo cosi’ strategicamente legato al fare o al pseudo fare, per me rappresenta un fatto positivo, e spero per lui che prima o poi capisca che i tempi sono cambiati e c’e’ bisogno di competenza e strategie per il nostro territorio”. A sostenerlo, a margine della presentazione del convegno nazionale Francesco Orso da Celano e il suo tempo, e’ l’assessore regionale all’urbanistica, Donato Di Matteo. “Per quanto mi riguarda – ha detto – io difendero’ fino in fondo quelli che erano i motivi per cui mi ero candidato. Non e’ una questione di poltrone e di potere, e io voglio rivendicare i principi per cui mi sono battuto e che erano fondamentali per valorizzare il nostro Abruzzo e la vita degli abruzzesi. Sicuramente – ha concluso Di Matteo – su questo aspetto siamo in netto ritardo perche’ non abbiamo fatto granche’ bene, anche se c’e’ ancora tempo in questo ultimo scampolo di legislatura per imporre un cambio di rotta per fare qualcosa di importante per gli abruzzesi. Se restero’ nel Pd? Io faro’ quello che e’ utile per le persone. Fare o non fare l’assessore non conta, ma conta fare qualcosa che sia utile per il futuro della nostra gente”.
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