I prezzi dei canoni di affitto crescono nel Teramano

I prezzi dei canoni di affitto hanno invertito la tendenza positiva, a gennaio, con una diminuzione pari all’1,2% rispetto al mese precedente, attestandosi a una media di 10,8 euro al metro quadro. A sostenerlo l’ultimo indice dei prezzi di idealista. Misurato in termini interannuali, l’aumento generale dei prezzi è stato del 14,4%. Il 2020 si è aperto con variazioni negative di 13 mercati regionali su 20, con i cali maggiori in Molise (-5,7%) e Friuli-Venezia Giulia (-3,7%). Ribassi con variazioni superiori alla media di gennaio anche per Lombardia (-1,6%) e Piemonte (-1,4%). Cali compresi tra l’1% e lo 0,2%nel resto delle aree, dal Trentino-Alto Adige all’Abruzzo. In controtendenza troviamo 7 regioni guidate dalle performance di Calabria (4%), Valle d’Aosta (3%) e Sardegna (2,2%). Segue la Basilicata con un aumento dell’1,3%, davanti a Lazio (0,5%), Puglia (0,4%) e Sicilia (0,2%). Il prezzo si è mantenuto stabile in Veneto. La Lombardia, con una richiesta media di 14,6 euro, è la regione più cara per l’affitto davanti al Lazio (12,4 euro/m2). Le seguono Toscana (11,9 euro/m2), Valle d’Aosta (11,4 euro/m2) e Trentino-Alto Adige (11,3 euro/m2). Dal lato opposto della tavola, i prezzi più bassi si trovano in Calabria e Molise, rispettivamente con 5,5 e 5,1 euro al mese

Ben 54 province presentano prezzi più bassi rispetto a quelli registrati a dicembre. Le maggiori cadute spettano alle province di Udine (-11,1%), Campobasso (-6,2%) e Ravenna, -5,2% insieme a Sassari. Sul versante opposto Catanzaro (13,1%) segna il maggior rimbalzo davanti alle province di Viterbo (9,5%), Barletta-Andria-Trani (4,8%) e Belluno (4,1%). Tendenza contrastante nei principali capoluoghi italiani, con 48 centri in calo contro 46 in terreno positivo. Stabili sulle richieste di dicembre Perugia, Bergamo, Catania, Monza e Verona. I maggiori decrementi si sono registrati ad Ascoli Piceno, dove le aspettative dei proprietari sono calate dell’8,8%, Campobasso (-8,3%), Asti (-7,4%) e Udine (-7,2%). All’opposto, i recuperi maggiori spettano a Trani (7%), Barletta (5,9%) e Teramo (5,1%). I grandi mercati segnano le variazioni negative più marcate a Napoli (-2,5%), Milano e Torino (entrambi -1,8%). Roma (0,7%) e Bologna (1,1%) invece archiviano il mese in terreno positivo. Nonostante la performance negativa di gennaio, sostiene Idealista.it, che porta a un calo accumulato pari al 9,9% negli ultimi 12 mesi, Milano resta il capoluogo dove affittare casa costa di più con 18,3 euro mensili, sopravanzando nettamente Firenze (14,5 euro/m2), Venezia (14,3 euro/m2) e Bologna (14 euro/m2). I canoni più economici riguardano Caltanissetta (4,1 euro/m2), davanti a Vibo Valentia e Cosenza, entrambe con una richiesta media di 4,5 euro mensili.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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