Inaugurazione anno giudiziario, Francabandera: confermata la riduzione degli arretrati

“Si conferma la progressiva erosione degli arretrati e la pressoché generalizzata riduzione della durata dei processi. Sono i buoni frutti dell’impegno, della dedizione, del lavoro e della competenza di tutti coloro che, in squadra e con obiettivi e visioni condivisi, lavorano nell’amministrazione della Giustizia: i magistrati e tutto il personale amministrativo. Nel settore civile/lavoro è confermata l’efficacia del lavoro degli uffici dei Giudici di Pace, che hanno definito circa 13.700 procedimenti, a fronte di una sopravvenienza di circa 13.600, così mantenendo la pendenza a circa 5.000 procedimenti e rispettando tempi celeri. Negli gli otto tribunali del Distretto (Pescara, Chieti, L’Aquila, Teramo, Avezzano, Sulmona, Vasto, Lanciano), sono stati iscritti poco più di 31.400 nuovi procedimenti (rispetto ai 32.600 dello scorso anno giudiziario), a conferma del trend in leggera ma persistente decrescita già riscontrato negli anni precedenti”. Sono alcuni dei dati forniti dalla presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, Fabrizia Francabandera, nella sua relazione letta in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario in Abruzzo.

“Anche in questo anno giudiziario – ha evidenziato – gli uffici sono riusciti a definirne un numero poco maggiore, circa 32.800, garantendo comunque una riduzione della pendenza totale, scesa di circa 1.000 unità (da 27.170 a 26.130 procedimenti) risultato che conferma la tenuta della giurisdizione nonostante le molte difficoltà operative (alle scoperture di personale e magistrati è attribuibile il minor numero di sentenze depositate, circa 1.500 in meno rispetto all’anno giudiziario 2021/2022). L’arretrato civile ultratriennale (il settore lavoro non ha arretrati rilevanti), vera nota dolente del sistema, è diminuito rispetto all’anno 2019, in linea con gli iniziali obiettivi Pnrr (-65% entro il 2024), solo presso i Tribunali di Pescara e Chieti mentre è in aumento nei Tribunali infraprovinciali di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano (con variazioni percentuali importanti nel primo -193% in più-, mentre negli altri si attesta rispettivamente all’87%, 18% e 15%). E’ tuttora preoccupante l’arretrato ultratriennale del Tribunale di Teramo, che, pur ridottosi del 14% rispetto al 2019, resta comunque pari a ben 3.451 procedimenti (il 59% dell’intero arretrato dei tribunali del distretto). E tuttavia la rinegoziazione dell’obiettivo intermedio fissato per la fine del 2024, che focalizza l’attenzione sui soli procedimenti iscritti fino al 2016, ci consente di affermare che ben cinque degli otto tribunali lo hanno già̀ conseguito, mentre gli altri tre (Avezzano, Teramo e Vasto) potranno ragionevolmente conseguirlo privilegiando nel 2024 le definizioni dei procedimenti più̀ vecchi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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