L’Unione Nazionale Consumatori (UNC) ha pubblicato la classifica delle città italiane dove la vita è diventata più cara, utilizzando i dati territoriali dell’inflazione di maggio diffusi dall’Istat
Al primo posto in classifica troviamo Bolzano, dove l’inflazione annua del +2,3% si traduce in un rincaro medio di 763 euro per una famiglia tipo. Nonostante non sia la città con l’inflazione più alta, Bolzano detiene il primato del maggiore aggravio di spesa a causa del livello già elevato dei prezzi locali.
Segue Siracusa, che detiene il record dell’inflazione più alta d’Italia con +3%. Questo dato si traduce in un impatto economico di 695 euro in più all’anno per famiglia. Chiude il podio Pistoia, con un’inflazione del +2,4%, che comporta un aumento di spesa di 649 euro su base annua per una famiglia media. Subito fuori dal podio si colloca Venezia, con un’inflazione pari al +2,3% e una stangata da 645 euro l’anno.
A livello regionale Pescara è al 32mo posto con un rincaro di 417 euro. L’Abruzzo invece è sotto la media nazionale (401 euro) e fa segnare un aumento di 381 euro in media
La regione più cara d’Italia è il Trentino-Alto Adige, con un’inflazione del +1,9% che comporta un aggravio medio di 587 euro per famiglia. Al secondo posto troviamo il Friuli Venezia Giulia con +1,7% e 466 euro, seguita dal Veneto con +1,7% e 457 euro.
In fondo alla classifica, le regioni che hanno registrato gli aumenti minori: Valle d’Aosta: +0,9% – 249 euro, Sardegna: +1,4% – 269 euro e Molise, terza regione più risparmiosa.