Lavoro, occupati in calo di 28mila unità

Tra il quarto trimestre 2021 e il primo del 2022 gli occupati in Abruzzo subiscono una flessione di ben 28 mila unità. A fornire il dato è l’analista Aldo Ronci che ha approfondito i rapporti di Istat. “L’occupazione in Abruzzo subisce un durissimo colpo – ha aggiunto – In valore percentuale registra una flessione del 5,5 per cento pari a 7 volte quella nazionale che è stata dello 0,8 per cento. Tale flessione fa registrare all’Abruzzo il peggior risultato a livello nazionale” ha spiegato Ronci. A parte l’agricoltura regionale con 6 mila occupati in più, le variazioni degli occupati nelle attività economiche, tra il IV trimestre 2021 e il primo del 2022, registra tutti segni meno: industria meno 2 mila, costruzioni meno 4mila. Con meno 11 mila occupati l’Abruzzo è agli ultimi posti, a livello nazionale, per il commercio, per le attività ricettive (alberghi) e per i ristoranti. Durissimo colpo nel settore dei servizi con meno 17mila unità. Nel I trimestre 2022, in regione, si registra un incremento di 9 mila disoccupati, pari al 9,4 per cento, in controtendenza rispetto al dato nazionale che ha segnato un decremento del 4,6 per cento. “L’incremento così elevato pone l’Abruzzo al quartultimo posto della graduatoria nazionale – ha concluso l’analista – Il tasso di disoccupazione in Abruzzo, nel IV trimestre 2021, è stato dell’8,3 per cento, dato inferiore a quello italiano che ha segnato il 9,2 per cento”. Di fatto nel primo trimestre 2022 trimestre, l’incremento del tasso di disoccupazione abruzzese è stato di gran lunga superiore a quello italiano (8,9 per cento).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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