Per l’inizio dell’anno nuovo il ‘ManpowerGroup Employment Outlook Survey’ (Meos) registra un cauto ottimismo da parte delle aziende italiane per quanto riguarda le loro previsioni sulle assunzioni. Anche di fronte a un clima economico delicato, la maggioranza delle aziende italiane pensa di aumentare i propri organici nei prossimi tre mesi. Il Net Employment Outlook (Neo, previsione di occupazione) del prossimo trimestre è infatti del +19% al netto degli aggiustamenti stagionali, un dato positivo per il 17° trimestre di fila. Il dato non presenta variazioni rispetto al trimestre di chiusura dell’anno attuale, mentre è superiore di 6 punti percentuali nel confronto anno su anno. A livello di singoli settori, si rileva un rallentamento del settore IT e delle Telecomunicazioni, pur mantenendo aspettative positive, mentre si confermano trainanti Energia, Utilities, Sanità e Life Sciences.
Dal confronto tra ultimo trimestre del 2024 e primo del 2025 ne escono rafforzate le organizzazioni in ambito energia e utilities, che passano da un Neo del +28% al +41% (13 punti percentuali in positivo), in ripresa quelle di sanità e life sciences che passano da +4% a +24% (20 punti in positivo). Stabili le previsioni di assunzione dei comparti dei beni di consumo e servizi (da +21% a +20%, -1 punti), industria e materiali (da +18% a +17%, -1 punti) e trasporti, logistica e automotive (da +17% a +13%, -4 punti). Da segnalare invece un deciso rallentamento nelle assunzioni previste – ma non un calo degli occupati – per le aziende finanziarie e immobiliari (da +28% a +19%, -9 punti), telecomunicazioni (da +25% a +15%, -10 punti) e il settore IT (da +41% a +20%, -20 punti), pur rimanendo uno dei settori con le migliori prospettive.
Nel confronto tra macroregioni del Paese il Nord Ovest torna in vetta con prospettive d’assunzione del +22%. Si conferma da un trimestre all’altro anche l’ottimismo registrato nell’area Sud e Isole con +18%, mentre il Nord Est vede calare le proprie previsioni di 12 punti percentuali – da +28% a +16% – e scivola in terza posizione. Rimane la zona geografica con le previsioni relativamente peggiori, ma pur sempre tendenti a un aumento degli organici delle imprese, quelle del Centro Italia con +11%, -5 punti rispetto all’ultimo trimestre 2024.
Andando a suddividere le aziende in base alle dimensioni, si rileva come al crescere dell’organico già presente cresce anche l’intenzione di assumere. Per le microimprese fino a 10 collaboratori e collaboratrici la prospettiva d’assunzione è pari al +10%, mentre per le piccole aziende tra 10 e 49 persone assunte è del +14%. Guardando alle medie organizzazioni tra i 50 e i 249 lavoratori e lavoratrici, la prospettiva è del +18%. Per le grandi imprese fino a 1000 dipendenti, il dato è del +21%. Per le grandissime aziende il valore registrato è ancora migliore: +41%. In leggera controtendenza quanto registrato per le organizzazioni ancora di livello superiore con oltre 5mila dipendenti, registrando comunque un buon +21%.