L’Italia ha speso solo il 6% dei fondi Ue per i giovani

Le amministrazioni centrali e i ministeri faticano più dei territori a spendere i fondi strutturali della politica di coesione Ue. Ad aggravare il quadro è il fatto che la performance peggiore in termini di spesa certificata rispetto a quella prevista la fa registrare il programma nazionale per l’occupazione giovanile, dove l’Italia ha usato solo il 6% dei fondi, pari a 26 milioni di euro sui 467 a disposizione.

I dati sono quelli pubblicati sul portale Cohesion Data della Commissione europea sulla programmazione 2014-2020. Dall’analisi emerge che le regioni hanno speso in media il 75% (circa 25 miliardi di euro) delle risorse Ue, mentre i programmi nazionali si fermano al 43% (circa 13 miliardi). La sfida è di spendere e rendicontare tutti i soldi ancora disponibili – circa 27 miliardi tra schemi nazionali e regionali – entro la fine dell’anno. Dati alla mano, sono proprio le amministrazioni centrali, titolari dei Pon, i programmi operativi nazionali finanziati per la maggiore dal Fondo europeo per lo Sviluppo rurale (Fesr) o dal Fondo sociale europeo (Fse), ad arrancare. Esaminando i numeri al 31 dicembre dello scorso anno, dieci dei dodici Pon italiani si fermano al massimo al 55% di spesa. A restare indietro sono soprattutto lo Youth Employment al 6% e, a poca distanza, il programma per le politiche attive del lavoro, con soltanto il 13% delle risorse spese. Mentre il solo Pon ad aver raggiunto il 100% di spesa è l’iniziativa Pmi. Una prospettiva che però cambia a livello regionale: i dati infatti confermano che, pur con significative differenze e con ritardi ancora da colmare, in generale le prestazioni delle Regioni sono più soddisfacenti. Tra i soliti noti, in termini positivi, si distinguono per capacità di assorbimento delle risorse del Fesr l’Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia e la Val d’Aosta, tutte al 100% della spesa. Mentre sono relegate in fondo alla classifica l’Abruzzo (56%), la Calabria (58%) e le Marche, queste ultime fanalino di coda con un tasso di assorbimento del 53% e 309 milioni spesi su 585. E sul fronte del Fse ad aver completato il budget di spesa sono sempre Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte, mentre restano indietro Basilicata, Calabria e Sicilia, tutte attorno al 60%.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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