Maltrattamenti nel centro di accoglienza dell’Aquilano, quattro indagati

La Procura della Repubblica dell’Aquila indaga su un presunto centro di accoglienza lager ad Arischia dove otto ospiti sarebbero stati vittime di maltrattamenti, minacce, botte, umiliazioni, privazioni di ogni tipo. Ai quattro indagati sono contestati dal pm Fabio Picuti i reati, a vario titolo, di sequestro di persona, rapina, maltrattamenti, lesioni personali e falso. Gli indagati sono accusati di aver minacciato e aggredito ripetutamente le persone ospitate nel centro di accoglienza. Vittime di vessazioni morali e fisiche, denigrazioni davanti agli altri con epiteti quali ‘animale’ oppure ‘faccia da stupido’ e prigionieri del Centro da cui non sarebbero potuti uscire. Vietate anche visite mediche e cure. A loro sarebbe stato riservato cibo di scarsa qualita’ e in misura ridotta, impedendo l’utilizzo della cucina.

Gli ospiti sarebbero stati privati addirittura del kit di prima assistenza previsto in convenzione con la Prefettura dell’Aquila: abbigliamento, scheda telefonica, poket money, materiale didattico per lo studio della lingua italiana, biancheria intima, sapone, dentifricio, spazzolino, prodotti per l’igiene personale. Sempre secondo l’accusa, gli immigrati sarebbero stati costretti a pulire il piazzale e le parti comuni del Centro.

Il primo episodio contestato al presidente e a due suoi collaboratori riguarda il sequestro di un ospite di etnia pakistana (8 gli ospiti parti offese, poco piu’ che ventenni, tra pakistani e afgani) fatto salire con forza, minacciato con un’ascia e incappucciato su un furgone per essere poi abbandonato nelle campagne di Bellante, a 60 km da Arischia. Per evitare che l’ospite chiedesse aiuto lo avrebbero picchiato e privato del telefono cellulare.

Tre ospiti della struttura sarebbero stati costretti a dormire all’addiaccio al parco del Castello cinquecentesco come punizione per essersi recati in Questura per denunciare la scomparsa del loro amico (il pakistano abbandonato dal gestore della struttura nelle campagne di Bellante in provincia di Teramo) senza aver chiesto il permesso ai responsabili del centro di accoglienza Arischiaccoglie. Un altro ospite sarebbe stato aggredito senza motivo, preso con la forza dalla sua stanza e scaraventato per le scale e poi fuori dalla struttura, riportando lesioni non gravi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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