Il settore manifatturiero italiano archivia il 2020 con un calo del fatturato del 9,3% a prezzi costanti, ‘inferiore alle attese’ e a quanto avvenuto nel 2009 dopo la grande crisi finanziaria (quando aveva registrato un tonfo del 16%). E’ quanto emerge dal Rapporto Analisi dei Settori Industriali presentato da Intesa Sanpaolo con Prometeia. La performance dell’anno ha beneficiato del recupero del secondo semestre, nonche’ della relativa tenuta dell’export (-8,8%), che ceduto meno rispetto a quanto visto in Germania (-9,1%) e Francia (-16%). Nel biennio 2021-2022 e’ ora atteso un rimbalzo (rispettivamente +8,4% e +5,3%), che unito alla spinta inflativa comportera’ il recuperto dei livelli pre Covid a fine anno a prezzi correnti e il sorpasso della soglia dei mille miliardi di fatturato nel 2022. A prezzi costanti, invece, il recupero del 2021 sara’ ancora parziale (-1,7%) e i livelli pre Covid saranno raggiunti solo nel 2022.
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