Marsilio punta su sviluppo delle infrastrutture ed efficienza della logistica

Il nuovo presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio intende puntare buona parte delle sue carte sullo sviluppo delle infrastrutture, sull’efficienza della logistica, come volano per l’attrazione delle imprese, il lavoro, il turismo. Nel corso di un forum con l’agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor, il Presidente della Regione Abruzzo chiede, per incominciare, al Governo di rinegoziare le reti Ten-T con l’Unione Europea, prevedendo il coinvolgimento dell’Abruzzo. Per Marsilio e’ necessario prolungare, infatti, “il corridoio Adriatico e collegare Ancona e Bari, mentre invece oggi l’alta velocita’ che arriva da Venezia non passa per Pescara ma per Roma e Napoli’. ‘Ci sono 600 milioni di investimenti Anas sulla Regione, di cui solo una piccola parte e’ stata impegnata – ha aggiungo Marsilio – mentre Ferrovie ha circa un miliardo di investimenti programmati, che siamo ancora lontani dal vedere realizzati’. ‘Se il governo ci desse 200 milioni di euro riusciremmo a mettere il sistema portuale abruzzese in condizione di servire per davvero le nostre aziende, che invece sono costrette a utilizzare altri porti come Salerno, Bari, Ancona o Napoli’, ha affermato il presidente della Regione Abruzzo, riferendosi alla necessita’ di potenziare i tre scali abruzzesi di Vasto, Ortona e Pescara. La Regione, ha riferito Marsilio ha gia’ alcune decine di milioni di euro, soprattutto di fondi Fas, destinati a opere portuali, principalmente a Pescara e Ortona, ma che insieme ai fondi che potrebbero arrivare dallo Stato potrebbero potenziare la funzione logistica e commerciale degli scali. ‘Con un sistema portuale adeguato – ha detto – saremmo in grado di far risparmiare soldi alle aziende dei distretti industriali abruzzesi, rendendole piu’ competitive’. A Pescara, ha riferito il presidente dell’Abruzzo, sta per mandare in appalto il primo lotto di opere per la nuova diga foranea. 

Per quel che riguarda le autostrade A24 e A25, dice Marsilio ‘la mia speranza e’ che si esca dagli incontri di questi giorni non solo con una ulteriore proroga o una soluzione tampone che rinvia il tema, ma che il ministero e Strada dei Parchi sciolgano il nodo del nuovo Piano economico e finanziario e si capisca qual e’ il futuro di questa infrastruttura e della sua gestione. Un’autostrada cosi’ costosa e’ un dazio che pagano imprese e cittadini’. Il 30 giugno prossimo scade il ‘congelamento’ dell’aumento tariffario stabilito dal ministero lo scorso 31 dicembre nelle more del perfezionamento del nuovo Piano finanziario della concessionaria. Marsilio non nasconde la propria delusione per il provvedimento sblocca cantieri: “E’ molto meno delle aspettative che il governo aveva alimentato a partire dal lavoro iniziato molti mesi fa con il sottosegretario Vito Crimi’. Il presidente della Regione Abruzzo cita alcuni esempi di norme condivise, promesse e poi disattese, sia in fase di stesura del Dl sia in fase di presentazione degli emendamenti. ‘Crimi – ha ricordato Marsilio – aveva promesso 350 tecnici in piu’ per assistere i comuni e gli uffici speciali, invece ce ne hanno dati 200. Sulla ricostruzione privata avevamo chiesto di eliminare, anche nei comuni fuori del cratere, l’impedimento del contributo in caso di lieve difformita’ edilizia, che invece e’ stata eliminata ai comuni dentro il cratere. Con il risultato che abbiamo intere frazioni – che sono fuori dai 139 comuni del cratere – dove la ricostruzione non puo’ partire a causa della lieve difformita’ edilizia che pero’ non e’ sanabile. Con il paradosso che abbiamo aziende di costruzioni che falliscono e con l’enorme cantiere della ricostruzione che e’ ferma’. Per quel che riguarda il Gran Sasso, ‘la verita’ e’ che nessuno puo’ sapere quanto costa questo intervento, perche’ non sono mai stati fatti progetti veri’, ha detto Marsilio rispondendo a una domanda sul costo necessario per la messa in sicurezza del sistema idrico. ‘Il piano esigenziale – ha ricordato – si regge su stime sommarie e il lavoro di messa in sicurezza durera’ diversi anni. Se, dopo aver fatto il progetto, serviranno altre risorse confido nel fatto che il governo le trovera’ come le ha trovate adesso, comprendendo l’urgenza della questione’. ‘La cosa importante – ha sottolineato Marsilio – e’ l’aver concesso la possibilita’ di una deroga alle norme ambientali, perche’ con le norme vigenti non sarebbe stato possibile mettere in regola il sistema acquifero del Gran Sasso’. Quanto al ruolo di commissario Marsilio ha escluso il suo coinvolgimento. ‘Sono gia’ vicecommissario per la ricostruzione, commissario per il dissesto idrogeologico e capo della protezione civile – ha spiegato -. L’impegno richiesto al commissario del Gran Sasso esige che politica faccia un passo di lato, lasciando lavorare le persone che hanno le competenze tecniche’. ‘Con il ministro Toninelli – ha aggiunto – individueremo una persona piu’ adatta’. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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