Olio, i valori al consumo in crescita del 28 per cento negli ultimi 5 anni

La qualita’ dell’olio extravergine made in Italy fa breccia nel cuore dei consumatori. Il valore al consumo annuo di Dop e Igp sfiora i 150 milioni di euro, in crescita del 28% negli ultimi cinque anni. Quanto alle esportazioni, nello stesso periodo, passano da 40 a 62 milioni di euro, in aumento del 55%. E’ quanto emerge da un’analisi del Centro studi di Italia Olivicola che ha elaborato i dati dal 2015 a oggi di Icqrf, Sian, Ismea, Crea e da Fondazione Qualivita. Una produzione a denominazione che da meno di 10 mila tonnellate arrivano a superare le 13 mila tonnellate di oggi, incidendo per il 5% sui volumi totali; un dato produttivo ancora piuttosto basso, dove quasi il 45% viene esportato. Secondo la ricerca, il patrimonio di qualita’ italiana con 42 Dop e 7 Igp rappresenta il 40% delle Dop e Igp in Europa, con Grecia e Spagna che seguono con 29 riconoscimenti ciascuno. Le tre denominazioni piu’ importanti restano la Dop Terra di Bari (5 mila tonnellate prodotte ogni anno), Igp Toscano (2.500 tonnellate) e la Dop Val di Mazara (1.200 tonnellate). Secondo l’analisi, tra le oltre 500 varieta’ italiane, una decina rappresentano il 70% della produzione; tra queste le piu’ rappresentative sono la Coratina, l’Ogliarola e la Peranzana in Puglia, la Carolea in Calabria, la Nocellara e la Biancolilla in Sicilia, l’Itrana nel Lazio, la Frantoio e la Leccino nelle regioni centrali come Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo, la Taggiasca in Liguria. In deciso aumento, con oltre 1,3 milioni di piante vendute anche la Fs17-Favolosa.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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