Pensioni, la spesa sale al 17% del Pil

In soli tre anni, tra il 2018 e il 2020, l’incidenza sul Pil della spesa pensionistica aumenta significativamente nel breve periodo, arrivando al 17%, per effetto del peggioramento del quadro macroeconomico e delle nuove possibilita’ di pensionamento introdotte nel 2019. E’ quanto emerge dal rapporto Upb “Cambiamenti nelle proiezioni di medio-lungo termine della spesa pensionistica in Italia”. Nel medio periodo, lo scarto tende gradualmente a scomparire, dal momento che tutte e quattro le proiezioni incorporano il medesimo scenario macroeconomico di lungo periodo e scenari demografici simili (Istat con base 2017 e Istat con base 2018). Nel passaggio tra la proiezione del 2018 e quella del 2019, l’incidenza della spesa pensionistica sul Pil aumenta poco meno di un punto percentuale nel 2020 (arrivando al 15,8 per cento), per poi convergere gradualmente verso la precedente proiezione, alla quale si allinea tra il 2040 e il 2045. Questo andamento e’ riconducibile innanzitutto alle novita’ introdotte nel 2019: quelle, di natura temporanea, relative alle nuove possibilita’ di pensionamento previste con ‘Quota 100′ e quelle, con effetto permanente, conseguenti alla sospensione fino al 2026 dell’aggancio alla speranza di vita dei requisiti per le uscite anticipate. In parte pesa anche la revisione in senso peggiorativo del quadro macroeconomico dei primi anni, il cui effetto si trascina nel tempo. Dopo il 2045 la relazione tra le due proiezioni si inverte, e quella del 2019 assume valori inferiori di uno/due decimi di punto percentuale, spiegabili con il minore valore degli assegni pensionistici maturati dopo carriere relativamente piu’ brevi. Entrambe le proiezioni convergono comunque al valore di lungo periodo (2070) di poco superiore al 13%. Nel passaggio dalla proiezione del 2019 a quella del luglio 2020, l’incidenza sul Pil aumenta di ulteriori 1,2 punti percentuali quest’anno (arrivando al 17 per cento), per poi convergere gradualmente, raggiungendo nel 2060 gli stessi valori della proiezione del 2019. Il raffronto tra le proiezioni del 2020 con quelle del 2019 evidenzia che l’incidenza della spesa pensionistica sul Pil e’ mediamente superiore di mezzo punto percentuale nel periodo 2020-2060. E’ un effetto attribuibile principalmente alla drastica revisione al ribasso delle previsioni di crescita in conseguenza della crisi da COVID-19. Nel lungo periodo l’incidenza continua invece a convergere verso il valore di poco superiore al 13 per cento, in linea con le precedenti proiezioni.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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