Nel primo semestre del 2024 “la crescita dei prezzi degli immobili residenziali in Italia è proseguita, rafforzandosi nel secondo trimestre di quest’anno. Dalla fine del 2023 le quotazioni delle case crescono in termini reali, pur restando nettamente inferiori a quelle del 2019. Nella prima metà del 2024 le compravendite hanno ristagnato sui livelli del semestre precedente”. Lo scrive la Banca d’Italia nel suo Rapporto sulla stabilità finanziaria. Secondo gli ultimi dati elaborati sulla base degli annunci pubblicati sulla piattaforma digitale Immobiliare.it e i giudizi degli agenti intervistati tra settembre e ottobre nell’ambito delle inchieste congiunturali dell’istituto, si legge ancora, “in autunno la domanda di abitazioni è rimasta debole ma ha mostrato segnali di ripresa. Nostre stime mostrano che la crescita dei prezzi delle case si manterrebbe moderata nel corso del 2024 e nel 2025, per poi decelerare nel 2026, riflettendo l’attenuarsi del recupero del reddito disponibile dopo lo shock inflazionistico. Considerando le tendenze di lungo periodo, gli indicatori utilizzati seguitano a non evidenziare rischi di sopravvalutazione. Nel comparto non residenziale le compravendite hanno continuato ad aumentare nella prima metà del 2024, mentre i prezzi sono rimasti stabili”. Guardando all’Eurozona, indicano poi da via Nazionale, “i rischi per la stabilità finanziaria associati agli sviluppi dei mercati immobiliari rimangono limitati. I prezzi delle abitazioni nell’area dell’euro hanno segnato, per la prima volta dalla fine del 2022, un incremento rispetto all’anno precedente” mentre in ambito commerciale “le quotazioni hanno continuato a scendere, seppure in maniera minore rispetto alla seconda metà del 2023, sia nel complesso dell’area sia nei principali Paesi”.
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