Rigopiano, l’Abruzzo si stringe nel ricordo delle vittime

 A Rigopiano e’ il giorno del ricordo e del dolore. A sette anni dalla tragedia dell’hotel travolto e distrutto da una valanga che causo’ 29 morti, il ‘vuoto’ lasciato dalle vittime e’ incolmabile. I familiari si sono ritrovati sul luogo del disastro per commemorare i propri cari: alle 15 una fiaccolata, seguita dalla deposizione di fiori e poi una messa all’interno del sito con lettura dei nomi dei “29 angeli”. Alle 16.49 – ora precisa in cui la valanga di neve e ghiaccio travolse il resort – il coro di Atri ha intonato ‘Signore delle cime’ e poi 29 palloncini sono stati liberati in cielo. Hanno partecipato alla cerimonia il sottosegretario Fausta Bergamotto, il presidente della Regione, Marco Marsilio, il presidente della Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri il prefetto di Pescara, Flavio Ferdani, il presidente della Provincia di Pescara, Ottavio De Martinis l’assessore regionale alla sanita’, Nicoletta Veri’.

“La tragedia di Rigopiano è una ferita ancora aperta e credo che lo resterà per lungo tempo. Una pagina nera per l’Abruzzo e per l’Italia intera. Infatti, è diventato un simbolo negativo di come non si gestisce un’emergenza e di come non si organizzano i soccorsi”. Lo ha affermato, questo pomeriggio, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, intervenuto alla commemorazione delle vittime della tragedia di Rigopiano di sette anni fa in cui persero la vita 29 persone.

“Si è ancora in attesa che i tribunali dicano una parola definitiva sulla vicenda – ha ripreso Marsilio – per far comprendere quali responsabilità vi siano state. In ogni caso, al di là di quello che sarà l’esito della giustizia, rispetto alla quale resto, comunque, più che fiducioso, Rigopiano rimane una pagina veramente oscura che non ha lasciato solo un retrogusto di dolore e di amarezza alle famiglie delle persone tragicamente scomparse ma anche all’intera comunità abruzzese”.

“Commemorare e mantenere viva la memoria di quanto accaduto il 18 gennaio 2017 a Rigopiano è più che un dovere istituzionale, è un obbligo morale di tutti, ancor più quando si rivestono cariche amministrative. C’eravamo sette anni fa, ci siamo oggi come ogni anno, in qualità di amministratori regionali, ma soprattutto come uomini e donne, padri, fratelli, zii, nonni, che in quella tragedia avrebbero potuto perdere i propri cari e che oggi hanno il compito di testimoniare e di lavorare a tutela del territorio e dei cittadini”, ha detto il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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