Rincari, Pescara virtuosa per i servizi di alloggio e ristorazione

L’Unione nazionale consumatori ha elaborato i dati Istat dell’inflazione di agosto e ha redatto le top ten dei rincari, sia mensile che su base annua e la classifica delle città con i maggiori rialzi per quanto riguarda servizi di alloggio, servizi di ristorazione e assicurazioni. Per la top 30 annua, rileva l’Unc, al primo posto lo zucchero con un aumento del 43,3% su agosto 2022. Al 2° posto l’olio di oliva con un incremento del 37,1%. Medaglia di bronzo per le patate che salgono del 25,9%. Al 4° posto i pomodori con +25,3%, poi il riso e finocchi, carote e cipolle ex aequo con +23,6%. Al settimo posto i voli nazionali che decollano del 22% e che sono la prima voce non alimentare e sulle vacanze. Seguono albicocche e susine (+21,9%), cavoli (+20,5%). Chiudono la top ten le arance (+18,4%). In testa alla classifica mensile dell’Unione nazionale consumatori il trasporto marittimo che, nonostante luglio fosse già un mese di vacanze, prendono il largo con un +27,1% sul mese precedente. Medaglia d’argento per i voli europei che registrano un +9,6% su luglio 2023. Sul gradino più basso del podio i supporti con registrazioni di suoni, immagini e video con +9,2 % su base mensile. Appena giù dal podio i pacchetti vacanza nazionali che costano il 7,6% in più, seguiti a ruota dal gasolio per mezzi di trasporto con +7%, dai voli intercontinentali (+6,6%) e dal gasolio per riscaldamento (+6,4%). Chiudono la top ten l’olio di oliva, la prima voce alimentare con +5%, e la benzina con +4,3% su luglio 2023.

Per i prezzi dei servizi di alloggio, ossia alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù, saliti in media nazionale dell’11,2% su agosto 2022, a guidare la classifica delle città più salate è Olbia-Tempio, con un balzo del 22,5% rispetto allo scorso anno. Al secondo posto Roma, con un incremento annuo del 22%. Medaglia di bronzo a Brescia con +20,3% su agosto 2022. Al 4° posto Firenze con +19,2%, poi Belluno (+18,8%), Palermo (+18,4%), Varese (+17,4%). In ottava posizione Napoli ex aequo con Brindisi (+17,3%). Chiude la top ten Milano (+17,2%). Sull’altro versante della graduatoria, sette città sono in deflazione. Il capoluogo più virtuoso è Pescara (-13,3%), al 2° posto Caltanissetta (-9,7%), al terzo Massa – Carrara (-5,2%). Per i servizi di ristorazione, ossia ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, a fronte di un’inflazione annua pari, per l’Italia, al 5,8%, il conto più salato lo pagano quelli di Brindisi, +14,4% rispetto alla scorsa estate. Al secondo posto Viterbo (+14,1%), al terzo Benevento (+11,4%). Seguono Cosenza (+9,3%), Olbia-Tempio (+8,8%), Messina (+8,6%), al settimo posto Massa-Carrara (+8,4%), poi Trieste (+8,2%). Chiudono la top ten Belluno e Piacenza, ambedue con +8,1%. La città più risparmiosa è Caserta (+1,9%), in seconda posizione Trapani, Pescara, Terni e Cremona tutte con +2,7%. Per le assicurazioni, che comprendono quelle su mezzi di trasporto, salute e abitazione, mentre in Italia i prezzi salgono del 3,5%, equivalenti a 27 euro in più all’anno, a Grosseto il rincaro è addirittura di +26,3% su agosto 2022. Non va molto meglio a Padova con +25,2%. Terza peggior città d’Italia Terni con +19,7%. Seguono Udine (+18,5%), Gorizia (+13,2%), Venezia (+11,8%), al settimo posto Trento (10,9%), Ascoli Piceno (+9,9%), Novara (+9,8%). Chiude la top ten Pistoia con +9,4%. Le città più virtuose d’Italia sono invece in deflazione. La migliore è Reggio Emilia (-1,6%), poi Teramo (-1,3%) e Lucca (-0,9%)

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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