Sergio Mattarella è arrivato all’Aquila per assistere all’assemblea nazionale delle Province d’Italia. Il Capo dello Stato è sceso dalla macchina presidenziale a piazza del Teatro applaudito da un centinaio di persone assiepate dietro le transenne, ed è stato accolto dal vicepresidente della Giunta Regionale Emanuele Imprudente, dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e dal presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, vicepresidente dell’Upi.
“Questa Assemblea è orientata a rinnovare e rafforzare l’istituzione provinciale per rispondere, con maggiore efficacia, alle esigenze reali dei cittadini; e per consentire alle nostre comunità di affrontare meglio le sfide di questo tempo. Con la Costituzione repubblicana, le Province sono diventate la mappa di un Paese articolato, che rispetta la varietà dei territori e avverte come un valore l’articolazione istituzionale. Questo approdo è dovuto alla solidità del radicamento delle province nella vita d”Italia e alla determinazione con cui questo ruolo è stato difeso nel tempo. “La coesione del Paese, la sua stessa unità civile, richiede una crescita delle potenzialità di tutti territori, anche di quelli delle aree interne, delle zone montane, dei piccoli centri.Interpreto anche in questo senso la vostra richiesta di assegnare alla Provincia, tra le sue funzioni fondamentali, la pianificazione dello sviluppo, con il chiaro obiettivo della sostenibilità ambientale e sociale, e con l’impegno di far convergere attori privati e pubblici in una rivitalizzazione dei territori oggi più svantaggiati”.
Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento.
“Le norme attualmente in vigore, che disegnano strutture e ambiti delle Province, sono legate a una transizione interrotta e anche per questo, indipendentemente dai giudizi sul merito del percorso allora ipotizzato, giudizi che io non posso esprimere, creano vuoti e incertezze che non possono prolungarsi, rischiando che cittadini e comunità paghino il prezzo di servizi inadeguati, di competenze incerte, di lacune nelle funzioni di indirizzo e coordinamento. La Costituzione richiede di essere attuata”.
Un passaggio è stato dedicato al Pnrr. “L’attuazione del Pnrr è un’occasione storica per l’Italia, e lo è anche per l’Europa. La sua piena riuscita è un interesse comune, che merita tutto l’impegno e la solidarietà di cui la nostra società è capace”.