Le analisi del Cresa, Centro studi dell’Agenzia per lo sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso hanno messo a confronto l’Abruzzo su aspetti della coesione socio-economica con altri territori.
Nel confronto con il Mezzogiorno, l’Abruzzo mostra posizioni migliori relativamente al Pil e ai livelli di competenza degli studenti e peggiori riguardo il tasso di emigrazione ospedaliera, l’efficienza della rete idrica e la penetrazione della banda ultra-larga. Per quanto riguarda il tasso migratorio giovanile, l’elettrificazione della rete ferroviaria e la diffusione di internet, la regione presenta valori relativi all’ultimo anno disponibile superiori al solo Meridione ma trend peggiori rispetto ad esso ed al Centro-Nord. A preoccupare, oltre alla situazione regionale più svantaggiata rispetto alla parte sviluppata del Paese e anche al Mezzogiorno è soprattutto la minore velocità che connota l’andamento degli indicatori abruzzesi rispetto ad entrambe le ripartizioni e rispetto al solo Sud e Isole. In questo quadro, secondo l’analisi del Cresa, elevato è in tutto il Mezzogiorno il rischio di un veloce decremento demografico, di crescita dell’incidenza della popolazione anziana e di riduzione del peso dei giovani per migrazioni e bassi tassi di natalità.