Truffe dei finti incidenti, maxi operazione di Polizia e Guardia di Finanza a Chieti

Operazione di Polizia Giudiziaria condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di Chieti per l’esecuzione di una Ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Chieti, con la quale sono state disposte misure cautelari personali nei confronti di 14 soggetti. Sono state complessivamente indagate 76 persone.

Ci sono medici, avvocati, un assicuratore, un infermiere, un tecnico di radiologia fra le 14 persone raggiunte da una ordinanza di misure cautelari, fra arresti domiciliari, divieto di esercitare la professione e obbligo di presentazione alla Pg. Il danno accertato per una compagnia assicuratrice è di un milione e mezzo di euro. Per tutti l’accusa principale è associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi assicurative, sostituzione di persona, delitti di falso, furto aggravato, conseguendo ingenti e i ingiusti profitti, coinvolgendo di volta in volta singoli soggetti compiacenti per inscenare falsi sinistri. L’indagine, come spiegato nel corso di una conferenza stampa tenuta dal procuratore capo della Repubblica di Chieti, Giampiero Di Florio, presenti il questore vicario Laura Pratesi, la dirigente Squadra Mobile Nicoletta Giuliante, il colonnello Michele Iadarola, comandante provinciale di Chieti della Finanza e il comandante del Nucleo di polizia economico finanziaria, tenente colonnello Giovanni Saviello, è partita analizzando un’operazione sospetta anomala di movimentazione su Postepay, intestata a una donna disoccupata, che aveva ricevuto in accredito di 100 mila euro che deriva da un risarcimento dei danni. In poco tempo sono stati accertati numerosi prelievi in contanti, altre spese in sale da giochi anche all’estero, e due movimenti sospetti uno dei quali transitato sul conto corrente di una persona già segnalata per la anomala attività.

In particolare, le indagini, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti, supportate da attività tecniche e fondate sull’analisi di centinaia di atti riferibili a sinistri stradali mai avvenuti o all’uopo simulati, hanno fatto emergere l’esistenza di una associazione a delinquere radicata sul territorio della Provincia, dedita alla commissione di truffe in danno di compagnie assicurative, in relazione ai quali risultano essere  state liquidate ingenti somme di denaro a titolo di risarcimento per gravi lesioni personali, anche queste mai riportate.

Sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, tra cui anche professionisti del settore sanitario, legale ed assicurativo che hanno consentito l’emissione di misure cautelari personali quali quella degli arresti domiciliari, quella del divieto di esercitare la professione medica, quella di esercitare la professione sanitaria, quella di esercitare la professione di avvocato e quella dell’obbligo di presentazione alla P.G..

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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