Turismo, l’Abruzzo adotta un codice etico

Conciliare lo sviluppo economico in ambito turistico con la tutela ambientale: e’ la finalita’ del “Codice etico per il turismo sostenibile nelle aree protette”, elaborato da “Abruzzo Attrattivo” e illustrato dal vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, e da Maria Cristina Mancinelli, coordinatrice della compagnie costituita da associazioni ambientaliste e gestori delle riserve naturali abruzzesi. Il documento deontologico, costituito da 15 articoli fa riferimento al Codice Mondiale di etica del Turismo che riafferma obiettivi enunciati nell’articolo dello statuto dell’Organizzazione Mondiale del Turismo. “In quest’ultimo anno”, ha ricordato Lolli, “abbiamo fissato l’obiettivo di posizionare il prodotto Abruzzo sui mercati turistici, cercando di inseguire una nostra unicita’. L’Abruzzo e’ un territorio unico e ha il piu’ ampio territorio protetto d’Europa. Ci siamo quindi mossi in questa direzione e abbiamo fatto un protocollo nazionale con Legambiente e il ministero riguardante il turismo attivo, che e’ una delle traiettorie europee del turismo. Siamo la prima regione d’Italia che si e’ caratterizzata e oggi firmiamo questo ulteriore protocollo con i gestori delle riserve piu’ dinamiche ed attive della nostra regione. Questo Codice etico serve, quindi, a fissare linee guida”

“Il Codice etico”, ha evidenziato Mancinelli, “nasce in perfetta continuita’ con Abruzzo Attrattivo e la Carta della cooperazione turistica integrata d’Abruzzo, che pone in essere tutta una serie di valori e principi da rispettare per promuovere un turismo di qualita’. Un turismo quindi sostenibile e non impattante per il territorio”. “Il Codice”, ha aggiunto la coordinatrice di “Abruzzo Attrattivo”, enuncia una serie di principi nel rispetto delle aree protette e della legislazione in materia di lavoro e formazione, mettendo in rete operatori qualificati e certificati, strutture ricettive adeguate, stakeholder, per promuovere un’immagine turistica della regione Abruzzo univoca ed uniforme, ma sotto lo standard di qualita’. Pensiamo, quindi, a un turismo ritagliato sul singolo viaggiatore, ponendo in essere anche un’attivita’ di marketing territoriale non legata alla massificazione, al numero, ma al singolo utente. Un turismo quindi di tipo esperenziale, che pone il visitatore al centro della sua esperienza di viaggio”. “Attraverso questi standard di qualita’”, ha concluso Mancinelli, “tutti quanti ci impegniamo a rispettare quanto scritto nel Codice per garantire un brand Abruzzo unico”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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