La maggioranza di centrodestra accelera sulla riforma elettorale incentrata sulla rivoluzione del collegio unico Abruzzo al posto dei quattro provinciali, un punto che fa parte del programma elettorale che ha portato la coalizione guidata da Marco Marsilio, di FdI, alla seconda storica conferma alle elezioni del marzo dello scorso anno. Ma non tutti i consiglieri sono d’accordo. È uno dei temi salienti affrontati nel lungo summit del centrodestra che si è svolto a Teramo, promosso dal presidente Marsilio per mettere a punto il programma per la ripartenza dell’attività amministrativa dopo la pausa estiva.
Sull’allargamento della Giunta da sei a otto assessori come da emendamento approvato in parlamento, invece ci vorranno non meno di sei mesi per completare il percorso e quindi non si sono nomi ufficiali: l’unica cosa certa è che anche con la concomitanza delle candidature alle politiche del 2027, l’ampliamento potrebbe essere accompagnato da un maxi rimpasto.
Sulla legge elettorale “non è necessario essere tutti d’accordo – ha spiegato Marsilio -. Io ho rinnovato l’invito alla maggioranza a dare seguito ad un preciso impegno elettorale. E’ importante far crescere la classe dirigente, e far modo che chi vada ad amministrare l’Abruzzo, non rappresenti solo la sua città o al massimo la sua provincia, ma che sia rappresentante di tutta la regione”. Il governatore ha anche sottolineato che “si è parlato anche della giunta con la novità normativa a livello nazionale”. Alla ripresa ci sarà anche l’approvazione della riforma del ciclo idrico integrato.