Economia e arte, la Fondazione’Aria’ lancia un’iniziativa

Uscire dagli stereotipi che la letteratura ha cucito sulla pelle dell’Abruzzo e ritrovare l’identita’ storica e naturale della regione. Questa la ‘ricetta’ per lo sviluppo del territorio spiegata da studiosi e abbracciata dalle imprese che investono nella loro regione. A fare il punto la Fondazione Aria che ha riunito a Villa Estea di Torino Di Sangro esperti e aziende per il primo degli incontri del ciclo #EventiAria.

Al centro dell’ incontro il binomio economia e arte. A discuterne lo storico Costantino Felice, il naturalista e paesaggista Aurelio Manzi, Gilberto Candeloro per il gruppo Anxxa e Francesco Iubatti per il gruppo Soalca. A valorizzare l’evento le performance del soprano Linda Ferrari e del maestro Antonio De Angelis. “L’originalita’ della Fondazione e’ fatta di professionisti che investono in arte e nel territorio. Arte – spiega il presidente Alessandro Di Loreto – come bene comune, identita’ e neoumanesimo industriale”. Tra i progetti per il 2017 la Fondazione Aria ha messo in programma Stills of Peace, paesaggi in musica, cento miglia in bike. “Per capire l’identita’ dell’ Abruzzo – sottolinea Costantino Felice – dobbiamo chiederci cos’e’ l’Abruzzo oggi e come e’ diventato cio’ che e’, e quindi dobbiamo rispondere a tre domane: c’e’ un’identita’ dell’Abruzzo? Esiste un modello di sviluppo abruzzese? C’e’ una abruzzesita’?”.

In merito allo stereotipo classico dell’abruzzese ‘Forte e Gentile’, lo storico mette in evidenza che “in Abruzzo c’e’ stata una sovrapposizione di letteratura e antropologia (es. D’Annunzio, Croce, Silone). Conosciamo l’Abruzzo attraverso cio’ che hanno detto i letterati e non gli storici”. Un esempio su tutti il Fucino: “L’epicentro della riforma agraria in Italia e’ stato il Fucino, l’opposto di quello descritto da Silone”. Un’identita’ che necessariamente passa per l’ambiente. “L’ ambiente – dice Aurelio Manzi – ha influenzato la storia della regione e ha creato opportunita’”.

L’Abruzzo, ricorda Manzi, “e’ stata una delle prime regioni ad allevare bachi da seta”. Al fianco degli esperti due aziende abruzzesi. Gilberto Candeloro (gruppo Anxxa) secondo il quale “dove c’e’ arte c’e’ economia. La nostra piccola regione – dice Candeloro – rappresenta il 2% del Pil del Paese, il problema e’ che siamo molto piu’ bravi a fare che a raccontare, un esempio e’ Corradino D’Ascanio, colui che disegno’ la Vespa. Come possiamo transitare questa regione verso un futuro meno incerto? Grazie alla coerenza. L’Abruzzo e’ una delle regioni che ha piu’ alta densita’ manifatturiera in Europa. Dobbiamo promuoverci in questo mercato globale trovando elementi che ci rendano riconoscibili”. Ma, secondo Candeloro, l’Abruzzo soffre di una “tragica mancanza di servizi avanzati”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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