Emanuele Di Teodoro dopo il premio Dale pensa al nuovo album

Ha appena vinto il premio Nino e Gianni Dale 2024 per la formazione e la didattica, non a caso è uno dei più giovani docenti di musica jazz nei conservatori italiani. Ma l’anno in corso è da incorniciare per le tante soddisfazioni artistiche, a cominciare dal tour di Max Gazzè. Si chiama Emanuele Di Teodoro, teramano, 31 anni compiuti a luglio, bassista e contrabbassista, docente al Vincenzo Bellini di Catania. Sterminata la lista di artisti con i quali ha avuto modo di collaborare e assolutamente trasversale l’impegno tra i vari generi musicali, dal jazz al pop, fino alla world music. Tra i tanti colleghi che lo hanno voluto al loro fianco ci sono Federico Zampaglione dei Tiromancino, Gianluca Ginoble del Volo, Antonella Ruggiero, Orietta Berti, Povia, Eugenio Bennato, Grazia Di Michele, Kelly Joyce.

In ambito più strettamente jazzistico ha condiviso i palchi con Rossana Casale, Tiziana Ghiglioni, i trombettisti Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, i sassofonisti Maurizio Giammarco, Emanuele Cisi, Stefano ‘Cocco’ Cantini, Javier Girotto e Max Ionata, i chitarristi Bebo Ferra, Umberto Fiorentino e Fabio Zeppetella, il clarinettista Gabriele Mirabassi e i batteristi Fabrizio Sferra, Nicola Angelucci e Massimo Manzi.

“A breve”, riprende Emanuele Di Teodoro, “inizierò la registrazione del mio album, che vedrà la partecipazione di Maurizio Giammarco al sassofono, una icona del jazz  internazionale, e porterò a realizzazione anche un album dedicato al mio progetto su Charles Mingus dal titolo “Open letter to Mingus”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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