“La Praga di Marianacci – ebbe a scrivere il grande critico Giorgio Bàrberi Squarotti quando nel 1990 apparve, per Tracce, la prima edizione di Cronachette praghesi, poesie nate dall’esperienza boema dei primi anni Ottanta dell’autore – è quella in cui il sogno e il mistero sono, in un intreccio inestricabile, quelli della tradizione antica della città, e quelli dell’oppressione poliziesca, della minaccia nascosta ma sempre presente, quasi palpabile nelle stesse angosce private, dell’anima. L’arte poetica di Marianacci proprio questa doppia faccia tremendamente inquietante dell’esperienza della grande e mitica città straniera è riuscita a rendere con particolare suggestione e intensità, anche in virtù di un verso che ha i lunghi echi in sé di musicale e divina malinconia per la scansione perfettamente misurata delle sillabe, fra liricità ed evocatività, sospeso racconto e scavo della memoria, nettezza della sentenza e lenta meditazione”. Del libro converseranno con l’autore lo stesso Marco Tabellione e lo storico Marco Patricelli, praghese di adozione, venerdì 24 maggio, alle ore 18.00, nella sede della Fondazione La Rocca di Pescara (Via Raffaele Paolucci, 71). Porteranno i saluti il presidente della Fondazione, Ottorino La Rocca, e Paolo Giancaterino, figlio del compianto Guido. Gli interventi musicali saranno a cura della pianista Maria Gabriella Ciaffarini, che eseguirà brani di Smetana e Janaček.
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