Musei, visitatori e utenti ancora in calo rispetto al 2019

Con la chiusura obbligatoria delle strutture stabilita dai Dpcm del 2020 e lo stop di alcuni mesi imposto nel 2021 per il contenimento del contagio, il numero di visitatori dei musei è rimasto molto inferiore agli standard precedenti l’emergenza sanitaria. E’ quanto emerge dal rapporto Istat “L’accessibilità di musei e biblioteche”. Il settore museale, che nel 2019 aveva registrato circa 130 milioni di visitatori, sceso a circa 37 milioni nel primo anno di pandemia (-72%), nel 2021 conta 48 milioni 66mila visitatori (-63% rispetto al 2019) e un’utenza media di 11mila persone per istituto (erano 28mila nel periodo pre-pandemico). In particolare, delle 3.878 strutture pubbliche e private non statali attive nel 2021 la maggioranza (77,7%) non supera i 5mila visitatori; l’8,7% ne conta tra 5mila e 10mila, l’11,9% tra 10mila e 100mila e solo l’1,7% più di 100mila. In totale negli istituti non statali il calo è pari a -57% rispetto al 2019. Il patrimonio museale statale, tra i più rilevanti a livello nazionale e internazionale, anche nel 2021 mostra livelli di fruizione molto al di sotto della situazione pre-pandemia: nel 2021, rispetto al 2019, la diminuzione di visitatori è del 70%. Nel 2021 anche le biblioteche hanno subito una forte contrazione del numero di utenti: 25 milioni 71mila sono gli accessi fisici registrati contro i quasi 50 milioni del 2019 (-49%). Si tratta in media di 3.717 visite per biblioteca aperta e attiva (6.730 nel 2019) e di circa 140mila utenti per giorni di apertura media delle strutture.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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