Torna il John Fante Festival e raddoppia gli appuntamenti con grandi ospiti

Torna il John Fante Festival “Il dio di mio padre”, diretto da Giovanna Di Lello e giunto alla sua XVIII edizione. La manifestazione, fin dalla prima edizione, è organizzata dal Comune di Torricella Peligna per ricordare e omaggiare lo scrittore americano John Fante (1909-1983), il cui padre Nicola era un muratore originario proprio di questo piccolo paese abruzzese. Per celebrare i 40 anni dalla morte dello scrittore quest’anno il Festival raddoppia il suo appuntamento e si svolge in due diversi momenti, dal 28 al 30 luglio e dal 19 al 20 agosto. Tra gli ospiti del Festival: Victoria Fante, lo scrittore Edoardo Albinati, la scrittrice Lisa Ginzburg, la giornalista e scrittrice Tiziana Lo Porto, lo scrittore finalista al Premio Strega 2023 Gian Marco Griffi, la scrittrice americana di origine giamaicana Charmaine Wilkerson, il giornalista Tommaso Labate, la scrittrice Giulia Alberico, l’attrice e scrittrice Daniela Poggi, il giornalista e scrittore Michele Zatta, l’attore Vincenzo Ferrera, il giornalista Fabrizio Gatti e il gruppo musicale Management. Durante il Festival saranno organizzati un corso di scrittura della Scuola Holden con Alessio Romano (dal 27 al 30 luglio) e un corso di scrittura (che si svolgerà ad agosto) tenuto da Vincenzo Costantino Cinasky “La Palestra di Scrittura Poetica”. Sarà, inoltre, proiettato il documentario “You Never Had it: An Evening with Bukowski” di Matteo Borgardt. Interverrà la giornalista Silvia Bizio, autrice dell’intervista a Charles Bukowski nel 1981. Una delle serate sarà dedicata, come sempre, all’annuncio e alla premiazione del vincitore del Premio John Fante Opera Prima. I tre romanzi finalisti di questa edizione selezionati dalla giuria dei letterati del Premio – presieduta da Maria Ida Gaeta e composta da Mario Cimini, Masolino D’Amico, Claudia Durastanti, Maria Rosaria La Morgia, Nadia Terranova -sono: “La materia alternativa” di Laura Marzi (Mondadori), “Divorzio di velluto” di Jana Karšaiová (Feltrinelli), “La Fuga di Anna” di Mattia Corrente (Sellerio). Menzione Speciale della giuria va al libro “Come d’aria” di Ada D’Adamo, vincitore del Premio Strega 2023 (Elliot Edizioni). La scrittrice libica Najwa Bin Shatwan è la vincitrice del Premio John Fante alla carriera Vini Contesa 2023, decretata dalla giuria tecnica composta da membri di L&Gend, gruppo di ricerca dell’Università Gabriele d’Annunzio di Pescara/Chieti, con la seguente motivazione: “Per aver diffuso, attraverso le sue opere, una letteratura che ha affrontato temi universali quali le discriminazioni razziali e di genere, ricorrendo a un linguaggio ora altamente simbolico ora diretto. I personaggi dei romanzi, racconti e opere teatrali di Najwa Bin Shatwan, uomini e donne, pur muovendosi in contesti diversi, si fanno interpreti di quell’anelito universale che è il desiderio di libertà e di uguaglianza”. Quest’anno, in via del tutto sperimentale, nasce il Premio John Fante Opera Prima Cinema, in collaborazione con la casa di produzione Superotto Film Production. Una giuria composta dal regista Stefano Odoardi, il produttore Roberto Bessi, l’attrice e scrittrice Daniela Poggi, lo studioso di cinema Matteo Cacco e la direttrice del John Fante Festival Giovanna Di Lello selezioneranno un romanzo d’esordio opzionabile per il grande schermo.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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