La rampa petalosa: a Montesilvano l’arte contro le barriere architettoniche

 

Non era stato uno dei migliori approcci quello tra la nuova cartoleria Minerva di Montesilvano ed il Presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate  Claudio Ferrante, che a causa della barriera architettonica, non riusciva ad entrare nel locale commerciale. Pronta la risposta di Franca Di Teodoro, nuova nel suo mestiere di esercente commerciale, che si rivolge alla sorella Ergilia Di Teodoro. L’architetto, conosciuta nel mondo dell’arte come Edit presenta al Comune di Montesilvano la richiesta di autorizzazione e pensa di trasformare quello che sarebbe un appesantimento della facciata in un qualcosa di artistico Urban Art, dare bellezza ad un oggetto architettonico funzionale. Forte del contributo del suo collega Arcangelo Carbone, decide di realizzare personalmente e manualmente l’intera rampa con  legno di recupero. Ne parla con il suo caro amico, il poeta Innocente Foglio, sensibile all’argomento in quanto lo tocca da vicino, lui stesso da anni e’ costretto su una sedia a ruote e spesso si ritrova impossibilitato all’accesso di vari luoghi progettati senza rispetto. Ascoltando l’intenzione dei due artisti di realizzare una rampa artistica, il poeta con voce rotta dalla commozione risponde “Si, perché anche noi vogliamo camminare su un prato fiorito!”

Edit allora decide di inspirarsi ad un campo di fiori e chiamando lo scivolo “LA RAMPA PETALOSA”  lo  dipinge come  un prato variopinto,  Arcangelo Carbone  con la sua maestria tecnologica e manualità, ritaglia ed assembla il legname base della rampa.  La performance degli artisti mentre montano la rampa è seguita da clienti e passanti che ad ogni sguardo automaticamente sopraggiunge un sorriso. La rampa petalosa vuole accogliere con un sorriso tutti indistintamente,  eliminare le differenze di trattamento tra persone, mettere a proprio agio senza far sentire intrusi o di troppo alcuni. Il poeta Innocente Foglio vuole omaggiare tale iniziativa con una sua poesia che gli artisti incidono su una targa ricordo posta all’ingresso della rampa. Tanta emozione e tanto calore per i protagonisti di tale progetto,  che si spera voglia essere emulato in ogni parte d’Italia.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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