Chirurgia vascolare di Avezzano in un progetto mondiale

La chirurgia vascolare dell’ospedale di Avezzano è stata selezionata tra 160 centri in tutto il mondo (tra Usa, Canada ed Europa) per uno studio mirato a valutare la scelta del trattamento piu’ efficace da adottare contro l’ischemia critica degli arti inferiori. L’inserimento del reparto di chirurgia vascolare all’interno del progetto, definito trial Best Cli, ideato e portato avanti da un gruppo di medici americani il cui coordinamento e’ a Boston, “e’ motivo di orgoglio, tanto piu’ che in Italia, con Avezzano, sono stati scelti solo altri due centri, Firenze e Genova – si legge in una nota della Asl provinciale dell’Aquila. Venerdi’ 28 giugno, all’ospedale di Avezzano, lo studio, messo a punto dai medici americani Alik Faber e Matthew T.Menard, verra’ illustrato nei suoi contenuti e finalita’. Il progetto prevede che, attraverso la selezione di un numero crescente di pazienti, da attuarsi in un certo arco temporale, affetti da ischemia critica a piedi e gambe, si cerchera’ di capire, caso per caso, qual e’ il miglior trattamento da adottare tra i due oggi praticabili: l’endovascolare oppure il chirurgico. Il primo, attuato tramite la radiologia interventistica, e’ il piu’ diffuso, in Italia e all’estero, e tra i vantaggi presenta quello di essere mininvasivo e con meno rischi per il paziente. Il secondo, con cui in sala operatoria si applicano by-pass all’arto interessato dalla patologia, nel tempo si rivela piu’ efficace, ma e’ praticato sempre meno e da pochi ospedali italiani perche’ e’ molto complesso. La chirurgia vascolare di Avezzano, da anni, si distingue proprio per la capacita’ di eseguire il trattamento chirurgico e in numero molto piu’ elevato rispetto alla maggior parte degli ospedali italiani: 140 by-pass applicati ai pazienti negli ultimi due anni. Numeri possibili grazie alla professionalita’ degli specialisti che hanno maturato un’esperienza tale da convincere i medici americani, che hanno ideato lo studio, a includere Avezzano nella triade dei reparti italiani all’avanguardia. L’obiettivo dello studio ‘targato’ Usa e’ portare avanti il progetto coinvolgendo via via, tramite i 160 centri disseminati in tutto il mondo un numero complessivo di 2.100 pazienti. A lavorare al progetto di portata internazionale gli specialisti della chirurgia vascolare e della radiologia interventistica. Per l’ospedale lo studio ha come sperimentatore il dr. Gennaro Bafile coadiuvato, per la parte chirurgica, dalla dr.ssa Carla Di Girolamo e, per la radiologia interventistica, dal dr. Pietro Filauri. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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