Meritocrazia Italia si confronta sulla politica di oggi

Si è concluso sulla piattaforma zoom ed in diretta facebook il meeting on line della scuola di formazione politica di Meritocrazia Italia denominata crea, presentata al parlamento lo scorso 18 novembre 2019. Ospiti dell’evento: il Presidente di Meritocrazia Italia, avv. Walter Mauriello, l’on. Gianluca Cantalamessa del gruppo della Lega e l’on. Catello Vitiello del gruppo di Italia Viva, il tutto con la brillante moderazione del Presidente CREA, avv. Alfonso Quarto.
Numerosissima la partecipazione: circa 10 mila utenti collegati solo su facebook, ma la maggior parte ha seguito la discussione a mezzo WEBINAR.
Il Presidente di Meritocrazia, dopo aver richiamato i principi di merito, equità sociale, solidarietà e servizio posti a fondamento del progetto associativo, ha ricordato il fine di Meritocrazia che è quello di porre competenza e soluzioni sempre al servizio del Paese e mai contro nessuno e di ridare voce ai cittadini in questo periodo di particolare disaffezione politica, convinti che ci sia una Italia meravigliosa da vivere e raccontare.
Intervistato sui principi del “Progetto Italia”, elaborato da Meritocrazia e posto all’attenzione delle forze parlamentari e governative, il Presidente Mauriello ha dichiarato: “Il Progetto Italia è il progetto di tutta l’Italia. Siamo in una situazione di disagio complessivo dove non interessano le ideologie ma le idee e le soluzioni concrete, che siano in grado di aiutare i cittadini e l’intero tessuto sociale economico e produttivo. Meritocrazia Italia cerca di evidenziare a chi governa il disagio di quanti non hanno voce e di farlo attraverso il costante rispetto del principio di verità e competenza.
Interrogato sul MES, il Presidente ha, altresì, dichiarato: “la base di partenza di ogni proposta di serietà non può prescindere dalla spiegazione effettiva agli italiani di cosa sia il MES, dei presupposti della sua costituzione e del rapporto di operatività rispetto ai poteri della BCE. Meritocrazia non è contro l’Europa, ma in un momento di grande difficoltà, non può non sottolineare come non sia scattato alcun criterio di solidarietà verso l’Italia in difficoltà. Meritocrazia,. pertanto, chiede un punto di verità anche all’Europa, perchè in Europa dobbiamo starci con regole vere e certe. La Banca europea può stampare tanta moneta quanta ne sia necessaria, la vera Europa si costituisce tra i popoli con una Costituzione Europea. Ci vuole una rideterminazione delle politiche se non si vuole arrestare il principio europeista portato avanti prima della Costituzione Europea.”
Anche l’on. Vitiello, intervistato sullo stesso tema, ha dichiarato: “Condivido e sposo la linea di Meritocrazia, perchè l’Europa è solidarietà, ma la BCE non può emettere titoli senza un fondo, non può farlo in autonomia. Bisogna adottare un fondo e il MES è- appunto- un fondo. Tuttavia lo stesso deve essere utilizzato senza condizionabilità, perchè nello stesso sono già stati investiti il 18% dei soldi degli Italiani.”
Per l’On. Cantalamessa, invece: “L’Italia deve chiedere all’Europa di non indebitare i propri figli, avendo un saldo attivo di 140 miliardi di euro. L’Europa non può essere unione di tecnocrati; condivido, in pieno, il pensiero e la posizione di Meritocrazia.”
Il Presidente di Meritocrazia, avv. Walter Mauriello, in risposta alle osservazioni dell’On Vitiello, ha precisato: “Il MES non deve essere uno strumento per raggirare i cittadini italiani, un mezzo che non ha nel suo DNA trasparenza. Il MES è uno strumento pericoloso, se poi cadono le immunità e la bolla speculativa che mantiene il tessuto economico, le cose cambiano. Noi vogliamo una Europa unita, non vogliamo diseguaglianza. La diversità aumenta la diseguaglianza e, se la diversità non si aggancia ad un principio unico che riguardi tutta l’Europa, la diseguaglianza sarà enorme.”
A concludere l’incontro, in cui si è discorso anche di giustizia, il Presidente di Meritocrazia, in merito all’importanza degli art. 3 e 34 della Costituzione, e circa l’aumento o la diminuzione delle diseguaglianze sociali, ha dichiarato: “Bisogna passare attraverso la competenza, perchè la competenza permette a tutti di andare allo stesso passo; bisogna prevedere anche la riabilitazione sociale, dare un punto di riferimento sociale. Lo Stato deve preoccuparsi anche di riabilitare chi è fuori dal sistema. Il governo deve capire che, avendo tutti lo stesso passo, si può arrivare al traguardo, e ciò può avvenire se la popolazione verrà informata correttamente. Il coronavirus ci deve insegnare che l’Italia è un Paese dove medicina e ricerca devono essere le priorità, dobbiamo tutti contribuire perchè l’Italia è un paese meraviglioso. Meritocrazia aiuterà tutti, soprattutto chi è più in difficoltà degli altri.”
Con questa riflessione si sono quindi chiusi i lavori di una interessantissima e seguitissima discussione, nel corso della quale la vera politica si è intrecciata con l’autentica passione per il bene del nostro Paese.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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