Pescara, maxi operazione anti droga

Dieci misure di custodia cautelare in carcere per droga sono state eseguite dai carabinieri fra Pescara e Ortona, che hanno smantellato una rete di spaccio nel complesso di edilizia popolare ‘Ferro di cavallo’ nel quartiere ‘Rancitelli’ a  Pescara. 

 In manette sono finite persone, per lo piu’ donne, residenti principalmente nella zona del complesso di case Ater chiamato ‘Ferro di cavallo’, in via Tavo. Sono stati sequestrati 300 grammi di eroina e 150 di cocaina, oltre a 50 grammi di speedball, micidiale miscela di eroina o morfina, con cocaina o crack. Delle dieci persone destinatarie delle misure cautelari in carcere, due si sono rese irreperibili. Altre quattro persone sono state denunciate. I 14 indagati hanno fra i 26 e i 49 anni. Le indagini si sono concentrate sul notevole andirivieni di clienti che al ‘Ferro di cavallo’ arrivavano anche dai dintorni di Pescara, anche tutti i giorni.

Nei primi 10 mesi del 2019 la sola Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale dei Carabinieri nella zona di Rancitelli a Pescara, considerata una delle centrali di spaccio principali d’Abruzzo, ha svolto circa 100 servizi. A quanto si apprende quindi si tratta di un intervento ogni 3 giorni. Durante questi servizi sono state controllate oltre 2000 persone, con 30 arresti e 70 denunce. I militi hanno controllato oltre 1200 mezzi autoveicoli, e dato vita a 130 sequestri 130. Durante le operazioni e’ stato sequestrato anche un notevole quantitativo di droga.

Per il sindaco di Pescara Carlo Masci “e’ evidente che in questa zona della nostra citta’ esiste un problema di degrado sociale e di disagio sociale che bisogna superare. Le frequenti operazioni delle forze dell’ordine portate a termine negli ultimi tempi, unitamente agli sfratti degli abusivi dimostrano che e’ stato acceso un faro sulle problematiche del quartiere che noi, anche come Amministrazione, stiamo cercando di risolvere. Lo Stato c’e’ ed e presente, ma oltre a quello che si sta facendo grazie al lavoro delle forze dell’ordine – ha detto il primo cittadino – bisogna puntare anche sulla riqualificazione della zona per ricostruire un tessuto sociale. Per questo come abbiamo annunciato provvederemo anche ad abbattere gli edifici sgomberati in via Lago di Borgiano, dove, per non creare dei ghetti, abbiamo intenzione di non ricostruire dei palazzi, ma un parco, una piazza, e comunque creare dei luoghi di aggregazione che possano servire a ragionare su interventi anche di carattere sociale”

“L’ operazione contro lo spaccio di droga e’ la dimostrazione eclatante che avevo ragione quando dicevo e sostengo ancora oggi che il Ferro di Cavallo del quartiere Rancitelli e’ un problema non locale ma nazionale”. Cosi’ il vice presidente del Consiglio Regionale ed esponente del M5S Domenico Pettinari che ha poi aggiunto che “Per risolvere il problema non bastano i continui blitz delle forze dell’ordine che comunque sono importanti. Proprio queste continue operazioni, unite agli sgomberi, confermano quello che vado ripetendo da tempo, e cioe’ che occorre un presidio fisso, h24, delle forze di polizia”

 “Bisogna applicare la Legge Regionale 96/96 che prevede la decadenza del diritto all’alloggio per chi commette reati. Bisogna colpire i boss e chi e’ al vertice dello spaccio di droga e non solo sgomberare gli abusivi”. Lo sostiene don Massimiliano De Luca, parroco della chiesa degli Angeli Custodi e da anni in prima linea per la legalita’ nei quartieri di Fontanelle e Rancitelli.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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