Pescaresi ‘sbadati’, nel 2016 7mila denunce di smarrimento ai Carabinieri 

Documenti di identita’, certificati di proprieta’ e carte di circolazione dei veicoli, telefoni cellulari, carte di credito e tessere sanitarie: e’ cio’ che i pescaresi perdono piu’ facilmente e per cui presentano denuncia di smarrimento ai Carabinieri. Ma non manca chi si presenta nelle sedi dell’Arma per segnalare lo smarrimento dell’automobile, della sigaretta elettronica, del passaporto con i timbri delle vacanze di una vita o della vecchia patente con la foto da giovane. Quasi settemila le denunce che i Carabinieri della Compagnia di Pescara hanno ricevuto nel 2016 nel solo capoluogo adriatico. La ‘fotografia’ degli oggetti piu’ smarriti in citta’ e’ stata ‘scattata’ nel corso di una conferenza stampa, presenti il colonnello Marco Riscaldati, comandante provinciale dei Carabinieri, il maggiore Claudio Scarponi, comandante della Compagnia di Pescara , e il luogotenente Claudio Ciabattoni, comandante della Stazione di Pescara Principale. Se nel 2016 le denunce di smarrimento sono state 6.926, trend analogo e’ quello registrato nei primi sei mesi di quest’anno: oltre 3.000 denunce. I cittadini ‘sbadati’ che perdono i loro oggetti appartengono a tutte le fasce di eta’. Gli smarrimenti avvengono in prevalenza in luoghi pubblici o aperti al pubblico; nel periodo estivo numerosi quelli in spiaggia. Ci sono oggetti e documenti per cui la denuncia e’ obbligatoria per legge, altri per cui, invece, non e’ obbligatoria, ma viene comunque richiesta da enti e istituti come certificazione. Emblematico un caso: il titolare di un centro per il ritiro di acquisti online ha consegnato 37 documenti ai Carabinieri, dimenticati in pochi mesi da cittadini che lo avevano utilizzato per il ritiro della merce. In alcuni rari casi dietro la denuncia di smarrimento, soprattutto delle carte di identita’ e delle carte di credito ricaricabili, si nascondono pero’ reati, in particolare truffe online. “Negli ultimi anni – ha affermato Riscaldati – 12mila persone hanno perso il documento di identita’, vale a dire circa il 10% della popolazione. Le denunce in citta’, nel 2016, sono state circa novemila e, di queste, settemila sono state prese dai Carabinieri. C’e’ un grande impegno dell’Arma in tal senso. Il suggerimento, prima di presentare la denuncia, e’ di aspettare un po’, di parlare con i familiari e con chi conosce le nostre abitudini, di fare mente locale e di ripercorrere la propria giornata, perche’ spesso l’oggetto smarrito e’ tra le mura domestiche”. Riscaldati ha annunciato che il Comando provinciale sta lavorando anche sulla rendicontazione di tutti gli interventi che l’Arma svolge per litigiosita’ e sulle truffe online, fenomeno che “sta diventando molto rilevante per la comunità”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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