Premio Borsellino 2018, consegnati i riconoscimenti

Le parole di Ilaria Cucchi

“Sono le parole che ha bisogno di sentirsi dire un cittadino perbene, che porta avanti una battaglia sulle proprie spalle, nonostante il dolore che gli e’ stato inflitto da appartenenti allo Stato e nonostante il fatto che le istituzioni abbiano consentito che la famiglia di Stefano Cucchi affrontasse anni di processi sbagliati sapendo quali erano le vere responsabilita’”. Lo ha detto Ilaria Cucchi, stamani, a Pescara, a margine del Premio Nazionale Paolo Borsellino, commentando le parole del comandante generale dei Carabinieri, Giovanni Nistri, il quale in una lettera a Repubblica ha affermato che i colpevoli della morte di Stefano Cucchi non potranno piu’ indossare la divisa. “Mi sento per la prima volta di potermi alzare la mattina – ha aggiunto Ilaria Cucchi – senza l’esigenza di dovere chiedere scusa a mio fratello. Ora siamo in una fase diversa, in cui finalmente la giustizia sta facendo il suo corso. Siamo andati avanti continuando a credere nelle istituzioni – ha concluso – e credo che cio’ che abbiamo fatto in questi anni sia la dimostrazione che noi siamo una famiglia perbene e che merita rispetto”

Cafiero De Raho: il contrasto alle mafie consentirebbe risultati migliori per l’intera economia

“Se l’Italia oggi e’ indietro e’ perche’ le mafie si infiltrano e intoppano il meccanismo, mentre un contrasto piu’ efficace alle mafie consentirebbe di conseguire un risultato senz’altro migliore per l’intera economia e per dare la possibilita’ agli imprenditori sani di lavorare”. Cosi’ il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, stamani, a Pescara, a margine della cerimonia conclusiva del Premio Nazionale Paolo Borsellino. “Una volta Draghi ha detto che la zavorra dell’Italia e’ rappresentata dalle mafie – ha proseguito De Raho – e oggi pero’ mi sembra che di volta in volta ci si dimentichi qual e’ il vero danno delle mafie. Da un lato la politica, dall’altro gli imprenditori, non considerano questi aspetti come fondamentali”

 “Una borghesia mafiosa costituita da commercialisti, avvocati e anche istituzioni, finisce per agevolare l’infiltrazione delle mafie, nell’economia e anche nella politica” ha aggiunto Federico Cafiero De Raho. “Ormai il pericolo non e’ piu’ la mafia riconoscibile – ha aggiunto De Raho – ma quella invisibile, che con il proprio danaro compra e sembra non essere pericolosa come una volta, mentre invece lo e’ molto di piu’, perche’ laddove non puo’ comprare tira fuori la propria tradizione, ovvero quel meccanismo di violenza e intimidazione, che oggi si accompagna semplicemente alle parole ‘noi siamo’. Due parole che sono sufficienti per fare capire all’interlocutore di chi si tratta e a farlo ritirare, in modo che restino soltanto loro”. Il procuratore nazionale antimafia ha fatto l’esempio del traffico di cocaina. “Pensate alle tonnellate di cocaina che entrano nel nostro Paese e in Europa, un traffico governato da ‘ndrangheta, mafia e camorra, che spesso operano assieme, cogestendo traffici di questo tipo. Immaginate in quanto danaro si converte il traffico e tutto questo denaro viene poi portato nella nostra economia, un’economia legale nella quale le mafie entrano con soggetti che riescono a mimetizzare, mascherare e occultare il soggetto mafioso”.

 

L’intervengo di Giovanni Musarò, procuratore di Roma

“Il problema, in una citta’ come Roma, e’ far comprendere che determinati sistemi organizzativi sono mafiosi, perche’ ovviamente a Roma non si puo’ pretendere che un’organizzazione abbia lo stesso controllo del territorio che puo’ avere una cosca di ‘ndrangheta in un piccolo paese in provincia di Reggio Calabria”. Lo ha detto il procuratore di Roma, Giovanni Musaro’, stamani, a Pescara, a margine della cerimonia conclusiva del Premio Nazionale Paolo Borsellino. “Pero’, ferma restando la presunzione di non colpevolezza prima di sentenze definitive, l’impressione e’ che – ha proseguito – si stiano facendo grossi passi avanti e dunque siamo fiduciosi. Iniziamo ad avere riconoscimenti ad Ostia, ci sono anche sentenze definitive grazie al lavoro che hanno fatto i colleghi, recentemente abbiamo avuto l’ordinanza sui Casamonica, confermata dal riesame, che ha riconosciuto l’associazione mafiosa e su Mafia Capitale c’e’ una sentenza importantissima”. Musaro’, infine, ha evidenziato che “a Roma, come in altre realta’, c’e’ sia il problema dell’espansione delle mafie storiche al di fuori di Sicilia, Calabria e Campania, e sia il problema del modello mafioso realizzato da gruppi autoctoni come gli Spada, i Casamonica, ma anche come le realta’ viste in atto con Mafia Capitale”.

Lia Sava, procuratore generale di Caltanissetta: ci sono segnali minacciosi che ci impongono di essere particolarmente accorti

“Non si spara piu’ quanto un tempo, pero’ ci sono segnali minacciosi che ci impongono di essere particolarmente accorti. Pensiamo a tutto quello che e’ accaduto negli ultimi giorni in Sicilia e in particolare nei confronti di magistrati ed esponenti delle forze dell’ordine, impegnati in prima linea nel contrasto alla criminalita’ organizzata”. Cosi’ Lia Sava, procuratore generale di Caltanisetta, stamani, a Pescara, a margine della cerimonia conclusiva del Premio Nazionale Paolo Borsellino. “Sicuramente la mafia di fronte alla quale ci troviamo e’ una mafia fluida – ha detto Sava – piu’ pericolosa, perche’ si infiltra in tutti i settori e quindi richiede delle capacita’ investigative molto sofisticate per cercare di individuare gli epifenomeni che poi dobbiamo andare a colpire e contrastare”. 

“Falcone diceva che, ‘come ogni fatto umano, la mafia sara’ sconfitta’, ma io credo che occorrano ancora tanto impegno e attenzione. Soprattutto e’ importante la sensibilizzazione delle coscienze e dei giovani, perche’ alla mafia bisogna togliere ossigeno. Togliere l’ossigeno alla mafia – ha detto Sava – significa togliere alla mafia l’apporto che viene dalle nuove generazioni, che devono capire, anche se non hanno vissuto quello che noi abbiamo vissuto, cosa significa vivere in un ambiente con l’aria davvero pulita” conclude Sava. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Denunciato il titolare di un B&B e sospesa l’attività di un bar nel Chietino

Il Questore di Chieti ha disposto mirati controlli nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione dei …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *