Presentato a Pescara Eremi Arte 2017

Valorizzazione degli Eremi abruzzesi attraverso l’arte contemporanea

Il progetto, giunto alla sua seconda edizione, è volto alla riscoperta dei luoghi storici legati alla spiritualità dei romitaggi dell’Appennino centrale per rendere attuale il messaggio universale di spiritualità, ecologia e civiltà radicato nell’identità del territorio abruzzese.

Inaugurazione 15 luglio Abbazia di Santo Spirito al Morrone – Badia Sulmona

Dopo il successo mediatico, di pubblico e di critica, dell’edizione dello scorso anno, EREMI – Percorsi tra arte, natura e spiritualità intende proseguire la strada intrapresa con un’edizione ancora più articolata e ambiziosa. L’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, promotrice del progetto, con questa seconda edizione ha inteso dare sempre maggiore respiro all’iniziativa coinvolgendo anche nuovi Eremi e nuovi comuni, organizzando incontri, mostre di carattere storico e dibattiti nonché la produzione di un catalogo che possa riportare e conservare il lavoro svolto.

EREMI – Percorsi tra arte, natura e spiritualità offre l’opportunità di far conoscere la storia, la tradizione, l’ambiente e il fascino del territorio abruzzese, dove le testimonianze del romitaggio (legate alla figura di Pietro da Morrone, ma non solo) sono parte essenziale della sua identità, ma anche una tappa fondamentale di un percorso incentrato al recupero e alla valorizzazione del Patrimonio storico, culturale e ambientale.

L’obiettivo del progetto è far comprendere, ancora di più, l’importanza della conservazione e della valorizzazione degli Eremi e come questi ultimi siano parte integrante della cultura delle popolazioni locali nonché patrimonio culturale e spirituale a livello globale. Una specificità che fa di questi luoghi una tappa (anche turistica) imprescindibile sia sul piano culturale che religioso e naturalistico. L’inaugurazione è prevista per il 15 luglio prossimo presso l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone a Badia – Sulmona grazie alla disponibilità del Polo Museale d’Abruzzo e della direttrice Lucia Arbace.

 

L’idea è anche quella di riaccendere l’interesse per le figure eremitiche medievali e puntare i riflettori sulla “rigenerata” vita eremitica contemporanea.

Ed in questa seconda edizione saranno coinvolte le comunità dei luoghi in cui interviene EremiArte che diventeranno esse stesse testimoni e principali promotrici di questo intervento. In questo senso proprio sabato 17 giugno presso l’eremo di San Bartolomeo a Roccamorice si terrà un incontro con l’artista Vaughn Bell che ha scelto questo luogo per il suo intervento. Insieme a lei ci sarà il Sindaco di Roccamorice e naturalmente i cittadini.

Attraverso le pratiche artistiche è possibile dare vita a una rete di suggestioni e stimoli capaci di suscitare nei partecipanti al progetto e nei visitatori la rilettura del messaggio spirituale di questi Eremi, più o meno remoti. La struttura stessa del progetto vuole essere un percorso di approfondimento multidisciplinare e crossculturale per indagare proprio il concetto e il senso della scelta eremitica anche in una chiave contemporanea. Dieci gli artisti internazionali invitati: Mario Airò, Vaughn Bell, Bianco Valente, Gianni Caravaggio, Alice Cattaneo, France Jobin, Moira Ricci, Capucine Vever, Lino Capra Vaccina e Guido Van Der Werve che stanno già creando opere site-specific in altrettanti eremi: FARA SAN MARTINO – San Martino in Valle, ROCCAMORICE – S. Bartolomeo in Legio, PALOMBARO – Grotta Sant’Angelo, CARAMANICO TERME – S. Giovanni all’Orfento, MORINO – Madonna del Cauto, PALENA – Madonna dell’Altare, BISEGNA – San Giovanni, VILLA LAGO – Grotta di San Domenico, SULMONA – Abbazia di Santo Spirito al Morrone.

Due le novità di questa seconda edizione di EREMI – Percorsi tra arte, natura e spiritualità: una esposizione permanente su Joseph Beuys in Abruzzo e oltre, ospitata presso il Complesso di Santo Spirito a Roccamorice, e una giornata di studi sul tema dell’eremitaggio.

 

La prima è un’installazione che attraverso immagini, video, citazioni e multipli di opere ripercorre i momenti più incisivi della famosa operazione a “difesa della natura” a distanza di 45 anni dal primo soggiorno di Beuys in Abruzzo. La presenza di Buys in permanenza all’eremo di Santa Spirito a Maiella a Roccamorice è la prima installazione pubblica che affronta il pensiero e l’opera del maestro tedesco, uno egli artisti più emblematici del novecento, in uno spazio aperto al pubblico in Abruzzo

Don’t forget Joseph Beuys. “Difesa della Natura” in Abruzzo e oltre – a cura di Giorgio D’Orazio, vuole ripercorrere il rapporto che il Maestro tedesco, tra gli artisti più importanti del XX secolo, ha avuto con il territorio abruzzese, a 45 anni dal suo primo soggiorno in Abruzzo. Attraverso opere, documenti, video, l’esposizione intende legare una figura così carismatica come quella di Joseph Beuys (1921-1986), artista che aveva fatto della difesa della natura e della concezione dell’artista come sciamano i punti cardine del suo lavoro, con il tema dell’intera manifestazione. Beuys, avendo avuto per lunghi anni un rapporto con Bolognano (PE), grazie al prezioso lavoro svolto con Lucrezia De Domizio e Buby Durini, è una figura perfetta per dimostrare quanto la terra abruzzese sia stata capace di ispirare e ospitare, anche in epoca recente, personaggi dotati di una così grande carica spirituale da incidere profondamente nella storia sociale e culturale italiana e internazionale. La scelta di un luogo suggestivo come il Complesso di Santo Spirito a Roccamorice ha il valore aggiunto di amplificare le suggestioni derivanti dal suo lavoro e dalla sua vita.

Giornata di studi sul tema dell’eremitaggio nella contemporaneità

Parte essenziale del progetto sarà un simposio interdisciplinare volto alla riflessione intorno ai temi del progetto EREMI. Gli invitati saranno filosofi, teologi, architetti, artisti e intellettuali di diverse discipline che daranno il proprio contributo sul tema cardine dell’intera iniziativa: la rilettura degli Eremi abruzzesi e della loro portata spirituale e culturale nella contemporaneità. Gli atti del simposio saranno poi oggetto di una pubblicazione (cartacea e/o digitale).

Catalogo

Come documentazione del progetto sarà realizzato un catalogo bilingue (italiano e inglese) per raccontarne la genesi e conservare nel tempo la testimonianza degli interventi artistici e di tutto il materiale realizzato: uno strumento di approfondimento e di testimonianza del lavoro svolto.

Il ruolo dell’Accademia

L’Accademia di Belle Arti dell’Aquila intende mettere a disposizione del progetto tutte le professionalità, le competenze e le capacità dei suoi docenti come l’entusiasmo e la voglia di fare dei propri studenti. L’idea è di trasformare questo progetto in un vero incubatore di creatività e conoscenza capace di fare rete, formare e coinvolgere gli studenti e il territorio.

Un progetto così sfaccettato e complesso è in grado di coinvolgere più discipline quali SCENOGRAFIA, PITTURA, SCULTURA e DECORAZIONE (per l’affiancamento del lavoro degli artisti internazionali), STORIA DELL’ARTE (per la realizzazione del materiale informativo e storico sui diversi Eremi e sulle biografie degli artisti invitati), FOTOGRAFIA (per la creazione di un reportage fotografico che documenti passo passo l’intero progetto), GRAFICA (per la realizzazione dei materiali informativi e del catalogo).

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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