Screening neonatale per le patologie metaboliche

Tutti i nuovi nati in Abruzzo – sia quelli venuti alla luce nelle strutture ospedaliere sia in casa – saranno sottoposti obbligatoriamente a uno screening neonatale esteso, per poter diagnosticare precocemente, con l’individuazione subito dopo la nascita, eventuali patologie metaboliche ereditarie e definirne il percorso terapeutico-assistenziale. Lo ha stabilito la Regione, recependo il documento tecnico elaborato da un gruppo di lavoro (coordinato dall’Agenzia sanitaria regionale) a cui hanno partecipato rappresentanti delle 4 aziende sanitarie locali abruzzesi. L’esame, che consiste in un semplice prelievo di sangue del neonato, sara’ eseguito tra le prime 48-72 ore di vita del bambino. Il campione verra’ poi inviato al Centro regionale di Screening, istituito presso la Endocrinologia dell’Universita’ di Chieti-Pescara, che gia’ effettua le analisi per le altre 3 malattie oggetto di monitoraggio in Abruzzo: l’ipotiroidismo congenito, la fenilchetonuria e la fibrosi cistica. Il centro clinico di riferimento, invece, e’ stato individuato nella Uoc di pediatria dell’ospedale di Pescara, che prendera’ in carico il neonato risultato positivo, elaborera’ il piano terapeutico assistenziale, ne seguira’ il follow up e qualora necessario indirizzera’ il neonato presso un Centro extraregionale. Per l’attivazione dello screening neonatale esteso, la Regione stanziera’ annualmente circa 520mila euro, calcolati sulla media dei nuovi nati in Abruzzo, che si attesta a poco piu’ di 10.300 bambini l’anno. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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