Nicastro: altri 3-4 mesi di lavoro sulle good banks

Il percorso di cessione delle good banks (Cassa Risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Cassa di Risparmio di Chieti, Banca Popolare dell’Etruria) “non è ancora concluso”. Al momento esiste solo “una firma di due contratti. Uno per la cessione di tre banche da parte dell’Autorità di risoluzione a Ubi e un contratto per la cessione di Nuova Carife a Bper. Ma c’è ancora molto da lavorare. E’ presto per fare alcun bilancio. Ci sono ancora autorizzazioni da ricevere. Bilanci da chiudere. In realtà abbiamo ancora tre-quattro mesi di lavoro molto intenso”. Così Roberto Nicastro, presidente Good Banks, in occasione del Convegno organizzato da Aiaf e Cfa Society Italy su ‘Brrd, tra recepimento e spunti di miglioramento’. Nicastro fa riferimento al momento in cui tutto è iniziato: “siamo partiti il 22 novembre 2015 con quattro banche che erano in situazione di commissariamento da un periodo più o meno lungo. Banche che, di fatto, nella fase di commissariamento, qualcuno aveva provato a cedere” senza successo. Banche che “avevano esaurito la benzina, in una situazione di liquidità estremamente difficile, con un cost income ratio che nel caso migliore andava al 90-95%, nel caso peggiore al 160-170% e circa 10 miliardi di sofferenze in quel momento conclamate a cui si aggiungevano 4 miliardi e mezzo circa di incagli. Banche che avevano in comune certamente il fatto di operare in un contesto economico di crisi strutturale, epocale delle medie e piccole imprese che erano il principale cliente e in un paese in cui ancora è difficile fare credito”. 

Tutto accade, fa presente Nicastro, “cinque settimane prima della entrata in vigore della normativa del bail in e in cui il rischio di effetto contagio preoccupava moltissimo, anche perché queste banche erano piccoli giganti locali”. Una “tempistica ristretta”in cui è stato avviato il processo di cessione. Un’operazione che “è costata inizialmente 3,6 miliardi. Oggi non abbiamo stime precise, perché le avremo solo in seguito al completamento della cessione di Npl, ma supererà i 4 miliardi nel suo complesso. Un costo importante che va confrontato con quelle che erano le alternative disponibili” che comprendevano anche “incognite, vasi di Pandora attraverso i quali è sempre meglio non passare”. In definitiva “pensavamo che sarebbe stato un po’ più semplice ma la quantità di difficoltà a cui abbiamo dovuto fare fronte è stata molto elevata e speriamo fra qualche mese” di concludere.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Agricoltura, cinque milioni di danni della fauna selvatica in Abruzzo

La fauna selvatica incontrollata ha causato nell’ultimo anno danni all’agricoltura italiana per circa duecento milioni …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *