Sede Regione nell’area di risulta a Pescara, il PD denuncia ritardi e costi aggiuntivi

Un’opera “costosa, inutile e dannosa”. Questa la definizione usata dall’Unione comunale del Partito Democratico di Pescara, insieme al vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli, al gruppo consiliare cittadino, ai segretari dei circoli e al candidato sindaco del centro-sinistra Carlo Costantini, per la nuova sede della Regione Abruzzo nell’area di risulta.

I Dem, puntano poi il dito sui ritardi accumulati. “Hanno impiegato 1.100 giorni per approvare solo la delibera preliminare che è stata approvata il 4 settembre. Il Dip (Documento di indirizzo di progettazione) è datato 5 febbraio e quindi ci sono voluti sette mesi per passare da una stanza all’altra. Questa è l’attenzione della Regione nei confronti del Comune di Pescara – accusa il vicepresidente del consiglio regionale e consigliere Pd, Antonio Blasioli-. Noi siamo per la sede della Regione ma in una ottica di città policentrica e non nell’area di risulta e nel parco centrale della città”. Il gruppo Pd chiede al sindaco, Carlo Masci, se è “ancora convinto di andare avanti con questo progetto spezzatino”. “Non è che si creerà un nuovo vuoto urbano con questi 10mila metri quadrati di area? – si chiede Blasioli -. E poi i costi. Basti pensare che per una sede di 50 metri di altezza occorreranno 55 milioni di euro, ma il vero problema è che non ci sono i soldi neanche per la progettazione”. L’ex candidato sindaco del centrosinistra Carlo Costantini ha poi aggiunto che “questa maggioranza soffre di annuncite perché nel 2022 fece l’annuncio in tutta fretta della realizzazione della sede della Regione nell’area di risulta ma alla fine tutto si è trasformato in un annuncio vuoto. Sono passati oltre due anni e non c’è traccia di nulla e nemmeno del concorso per la progettazione ma purtroppo nel frattempo i problemi nella città vanno avanti e nell’arte di risulta si procede a macchia di leopardo”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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