Nascite in calo in Abruzzo: -10,2% nei primi sette mesi del 2025

Continua la diminuzione delle nascite in Abruzzo, che secondo i dati provvisori Istat relativi al periodo gennaio-luglio 2025 registrano un calo del 10,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Si tratta della flessione più marcata a livello nazionale insieme alla Sardegna (-10,1%), in un contesto di generale contrazione della natalità che interessa tutte le aree del Paese.

Nel complesso, in Italia le nascite nei primi sette mesi del 2025 sono state 197.956, circa 13mila in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-6,3%). Il tasso di natalità è sceso al 3,4 per mille, rispetto al 3,6 per mille del 2024. Il numero medio di figli per donna è ai minimi storici: 1,18 nel 2024 e 1,13 secondo le stime provvisorie per il 2025.

Nel 2024 i nati residenti in Italia sono stati 369.944, in calo del 2,6% sull’anno precedente, con una perdita di quasi 10mila unità. La diminuzione riguarda soprattutto i nati da coppie italiane (-3,3%), mentre le nascite da coppie con almeno un genitore straniero restano sostanzialmente stabili (+0,2%) e rappresentano il 21,8% del totale. In Abruzzo, l’incidenza dei nati da almeno un genitore straniero si attesta al 10,1%, valore superiore alla media del Mezzogiorno (9,3%) ma inferiore a quella nazionale.

L’Istat segnala che la contrazione della natalità è legata sia al calo della fecondità sia alla riduzione del numero di potenziali genitori, appartenenti a generazioni sempre più ristrette. Tra i fattori che incidono sul fenomeno, figurano la precarietà lavorativa, le difficoltà di accesso alla casa e il progressivo posticipo della formazione familiare.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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