Nel periodo 2018-2020 il 2,4% delle Imprese ha trasferito all’estero attivita’ o funzioni aziendali

Nel periodo 2018-2020 il 2,4% delle Imprese ha trasferito all’estero attivita’ o funzioni aziendali. E’ quanto rileva l’Istat nel report “Catene globali del valore e trasferimento all’estero delle attivita’ aziendali”. Tra le Imprese che hanno trasferito all’estero attivita’ o funzioni aziendali il 45,3% ha delocalizzato l’attivita’ principale. Il 5,7% delle Imprese, invece, ha trasferito ad altre Imprese in Italia attivita’ o funzioni aziendali. Quanto agli impatti della pandemia da Covid-19, l’Istat segnala come il 57,9% di Imprese abbia subito un calo di fatturato e solo il 14% ha dichiarato un incremento. Nel 2020, segnala il report, l’Ue27 e’ considerata area di scambio estera prevalente dall’85,3% degli operatori che acquistano beni dall’estero, dal 91,4% di chi li vende all’estero, dall’83,6% di quanti acquistano servizi dall’estero e dall’84,2% di chi li fornisce all’estero. Il 50,4% delle Imprese che hanno acquistato beni o servizi dall’estero ha un ruolo di rilievo all’interno delle catene globali del valore di appartenenza (47,3% tra quelle che hanno venduto beni o servizi all’estero). Nelle catene globali del valore, spiega l’Istat, spiccano acquisti soprattutto di materie prime, mentre trasporto, logistica e stoccaggio risulta essere il servizio piu’ acquistato dall’estero.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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