 Il 2,4% dei cittadini europei non può permettersi una connessione a Internet. Una percentuale che sale al 7,6% nella fascia di popolazione a rischio di povertà. E’ quanto emerge dalle ultime tabelle pubblicate da Eurostat sui dati riferiti al 2022. La capacità di avere una linea Internet varia ampiamente tra la popolazione totale e quella a rischio di povertà dei Ventisette, ponendosi come un elemento discriminante tra le due fasce. Per entrambe le categorie, l’istituto europeo di statistica registra le percentuali più alte nell’Est Europa: in Romania sono il 9,1% i cittadini che non possono permettersi una connessione a Internet (un dato che sale al 25% tra la popolazione a rischio povertà), seguono la Bulgaria con l’8,1% (il 20,5% per le persone a rischio povertà) e l’Ungheria al 4,5% (16,5%). Le quote più basse sono state invece registrate in Finlandia (0,3% e 1%), Lussemburgo (0,4% e 1,5%), Danimarca (0,5% e 1%) e Cipro (0,5% e 1,5%). L’Italia si trova in linea con la media Ue, con il 2,6% della popolazione totale e il 7,6% dei cittadini a rischio di povertà che non possono permettersi una linea.
Il 2,4% dei cittadini europei non può permettersi una connessione a Internet. Una percentuale che sale al 7,6% nella fascia di popolazione a rischio di povertà. E’ quanto emerge dalle ultime tabelle pubblicate da Eurostat sui dati riferiti al 2022. La capacità di avere una linea Internet varia ampiamente tra la popolazione totale e quella a rischio di povertà dei Ventisette, ponendosi come un elemento discriminante tra le due fasce. Per entrambe le categorie, l’istituto europeo di statistica registra le percentuali più alte nell’Est Europa: in Romania sono il 9,1% i cittadini che non possono permettersi una connessione a Internet (un dato che sale al 25% tra la popolazione a rischio povertà), seguono la Bulgaria con l’8,1% (il 20,5% per le persone a rischio povertà) e l’Ungheria al 4,5% (16,5%). Le quote più basse sono state invece registrate in Finlandia (0,3% e 1%), Lussemburgo (0,4% e 1,5%), Danimarca (0,5% e 1%) e Cipro (0,5% e 1,5%). L’Italia si trova in linea con la media Ue, con il 2,6% della popolazione totale e il 7,6% dei cittadini a rischio di povertà che non possono permettersi una linea.
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