Secondo il Rapporto 2018 sulla bioeconomia in Italia, realizzato dal Centro studi di Intesa Sanpaolo, il settore vale nel nostro Paese 260 miliardi di euro e dà lavoro a circa 1,7 milioni di persone. Si tratta – come spiegato – di un metasettore all’interno del quale l’industria chimica bio-based svolge ”un ruolo essenziale” come traino di innovazione e sviluppo sostenibile consentendo di portare sul mercato nuovi prodotti che presentano nel corso della loro vita performance migliorative rispetto a prodotti tradizionali o che permettono migliori opzioni di smaltimento. ”E’ tempo di ridisegnare l’interno modello di sviluppo – ha aggiunto Bastioli – traducendo la strategia nazionale sulla bioeconomia in un piano d’azione dettagliato con obiettivi chiari e definiti e che stimoli un modello di innovazione continua, applicata ai territori, per una reale accelerazione verso uno sviluppo sostenibile in grado di rigenerare le risorse naturali e dare lavoro di qualità”. Un settore, la bioeconomia, che soprattutto nel Mezzogiorno può costituire una grande opportunità partendo – come evidenziato – dalle competenze e dalle tecnologie che già esistono per consentire progetti di riqualificazione territoriale.
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