Biodiversità, diminuiscono gli animali e aumenta il rischio per le piante

Uno studio internazionale ha dimostrato che la diminuzione di uccelli e mammiferi ha già ridotto del 60% la capacità di specie vegetali di adattarsi al cambiamento climatico.

(da https://www.lanuovaecologia.it/studio-science-declino-animali-diminuisce-diffusione-piante/)

La maggior parte delle specie vegetali dipende dagli animali per disperdere i semi e riprodursi, soprattutto ora, con la crescente esigenza di adattarsi al cambiamento climatico spostando gli areali di distribuzione in aree più favorevoli. Gli animali trasportano i semi ingeriti con i frutti, permettendo alle specie vegetali di sopravvivere. Questa funzione vitale però è minacciata dal declino delle popolazioni animali, che ne limita la diffusione. È quanto ha rivelato una nuova collaborazione internazionale coordinata da Evan Fricke della Rice University di Houston e pubblicata sulle pagine della rivista Science.

Secondo i risultati dello studio, la perdita di uccelli e altri mammiferi a causa della deforestazione e altre pressioni esterne, molte delle quali antropiche, ha già ridotto del 60% la capacità delle piante di disperdere i propri semi e di tenere il passo con il cambiamento climatico adattandosi a nuovi ambienti.

Per arrivare a questi risultati, Fricke e colleghi hanno raccolto i dati di centinaia di studi condotti in tutto il mondo nel corso di diversi decenni e li hanno inseriti in un modello che utilizza machine learning immaginando dati e stime con scenari anche diversi da quelli attuali. I ricercatori si sono concentrati sulle piante che producono frutti carnosi e hanno insegnato al modello come riconoscere le relazioni mutualistiche tra le specie. “Il modello – spiega Fricke – “Mostra chiaramente che con la perdita di mammiferi perdiamo anche i migliori diffusori di semi.”

I ricercatori hanno anche esaminato cosa accadrebbe se si verificassero le estinzioni delle specie che la International Union for Conservation of Nature elenca attualmente come vulnerabili o in pericolo. Le aree che vedrebbero il maggiore impatto sulla dispersione dei semi sarebbero principalmente il Sudest asiatico e il Madagascar, elemento che indica come la dispersione dei semi in quelle regioni sia effettuata da specie attualmente minacciate. Finora, le perdite maggiori si sono concentrate invece nella regione del Nord America e dell’Europa, dove i cambiamenti climatici coinvolgono distanze maggiori.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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