Redazione Notizie D'Abruzzo

Albergatori chiedono lo stop alle tasse comunali

Azzeramento e sospensione annuale delle imposte a gettito comunale quali Imu, Tari, Tosap Icp, della tassa di soggiorno e delle concessioni demaniali. E' quanto chiede Federalberghi-Confcommercio attraverso il presidente regionale Giammarco Giovannelli a fronte della grave crisi che il settore turistico e il suo indotto stanno vivendo a causa dell'emergenza Coronavirus.

"Allo stato attuale possono essere fatte delle semplici previsioni su possibili misure di allentamento e di riapertura - scrive Giovannelli - Operatori turistici e commerciali non sanno quando potranno rimettersi in movimento e in che modo farlo. Va da se' che qualsiasi pianificazione per l'imminente stagione estiva, allo stato attuale, ha una valenza aleatoria. La nostra produzione aziendale e' pari a zero - continua Giovannelli - quindi l'indotto dei servizi e' azzerato. Non e' difficile immaginare come nessuna azienda turistica, commerciale e dei servizi possa adempiere alle imposte consuete. In questa drammatica fase dell'economia nazionale di certo diamo per scontato un rapporto di comprensione e condivisione totale con le amministrazioni comunali dei territori turistici abruzzesi". Da qui la richiesta di sospendere e azzerare la tassazione locale per l'anno in corso. "La sospensione annuale dell'Imu, della Tari, della Tosap e dell'Icp oltre che della tassa di soggiorno e delle concessioni demaniali, appare un percorso obbligato - conclude Giovannelli - perche' la prospettiva di riattivazione del sistema turistico ricettivo locale sara' molto difficile e comunque insufficiente per poter sostenere i nostri costi fissi gia' spropositati da tempo. Queste misure hanno una legittima valenza economica ma non sottovalutiamo quella sociale. Favorendo la ripartenza del mondo del lavoro assicuriamo una indispensabile stabilita' della vita economica cittadina"

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Chieti, azienda aperta malgrado i divieti

Continuava a produrre, ma non poteva farlo: un'azienda della provincia di Chieti e' stata sanzionata dalla Guardia di Finanza per inosservanza delle misure di sospensione previste dal Governo, in quanto non rientrante tra le attivita' consentite dal Dpcm del 22 marzo e dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 25 marzo o non autorizzate dal Prefetto a continuare la produzione. Il titolare della societa' e' stato multato con una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro, ed e' stata disposta l'immediata chiusura provvisoria dell'attivita' per cinque giorni allo scopo di impedire la prosecuzione o la reiterazione della violazione, in attesa dei successivi provvedimenti della Prefettura. Per l'azienda e' prevista anche la sanzione accessoria della chiusura dell'esercizio da 5 a 30 giorni, sanzione che sara' irrogata dalla Prefettura di Chieti. Al suo interno, inoltre, e' stato trovato un lavoratore intento a svolgere le mansioni di magazziniere senza regolare contratto di lavoro: la sua posizione sara' esaminata nel corso di una separata attivita' ispettiva in materia di lavoro. Per il dipendente 'in nero' e' scattata la sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro in quanto, in assenza di un regolare contratto di lavoro, si e' spostato dal proprio Comune di residenza verso un altro Comune senza comprovate motivazioni.

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Pensionato denunciato per il furto di 55 quintali di legname

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Gissi hanno denunciato un pensionato per aver prelevato legna ardere, senza titolo ne' autorizzazione, nel bosco demaniale di proprieta' comunale in localita' ''Colle Maiale" nel territorio di Fresagrandinaria. 

Il pensionato si sarebbe recato in diverse occasioni, con il proprio mezzo agricolo, all'interno del bosco di latifoglie, prelevando circa 55 quintali di roverella, una massa derivante dagli interventi di taglio e di deramificazione affidati ad una ditta specializzata dalla societa' di gestione, ed effettuati all'interno della fascia di asservimento che si trova sotto l'elettrodotto di alta tensione, al fine di mettere in sicurezza i conduttori elettrici. Il legname trafugato dal bosco e' stato sequestrato ed affidato in giudiziale custodia al sindaco del Comune di Fresagrandinaria. L'uomo e' accusato di furto di legname ed e' stato anche sanzionato amministrativamente per aver violato la normativa finalizzata al contenimento del Covid-19.

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Un portale per gli acquisti Ilnegoziovicino.it

Fare comodamente da casa gli acquisti che si vuole, di generi alimentari e non solo, scegliendo tra i negozi di vicinato della citta' inserititi in un portale web di facile consultazione. Confcommercio Chieti, attraverso i giovani imprenditori dell'associazione di categoria, scende di nuovo in campo a favore delle imprese in un momento storico segnato dalla pandemia del Covid-19 con l'attivazione del portale "Ilnegoziovicino.it". Il progetto a cura dei Giovani Imprenditori di Confcommercio ha l'obiettivo di offrire la possibilita' di vendere a tutti coloro che, al momento del decreto di chiusura, si trovano impreparati ad affrontare un periodo di serrata e che non fanno ancora uso della digitalizzazione nelle loro attivita' senza potersi sobbarcare, in questo momento, altri costi. Il consumatore avra' la possibilita' di scegliere il prodotto che desidera acquistare presso il suo negozio di vicinato preferito che, a sua volta, lo consegnera' a casa, rispettando tutte le norme igienico-sanitarie del caso. "Ilnegoziovicino.it" e' un portale web che da' visibilita' per citta' e localita', agli esercizi di vicinato, sia a quelli ancora aperti al pubblico per i servizi essenziali che a quelli che si devono reinventare per il delivery, dando la possibilita' all'utente di selezionare l'impresa, di contattarla per effettuare gli acquisti e di richiederne la consegna a domicilio.

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I panificatori di Abruzzo e Molise vicini agli operatori sanitari

I panificatori di Abruzzo e Molise hanno consegnato ai presidi ospedalieri dei loro territori, i prodotti da forno tipici della tradizione pasquale: un segno di solidarieta' e di vicinanza a medici ed infermieri, che piu' di tutti in questi mesi si sono spesi a loro rischio e pericolo per salvare vite umane e debellare questo terribile virus che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo.

"In queste settimane drammatiche - si legge in una nota della Presidenza di Fiesa Assopanificatori Confesercenti Abruzzo e Molise - abbiamo sperimentato sulla nostra pelle la dura fatica di tenere aperti i nostri panifici, con tanti problemi economici, e garantire un servizio tra mille difficolta' legate alla sicurezza sanitaria dei nostri dipendenti e dei nostri consumatori. Con la paura viva del contagio, e allo stesso tempo con l'attenzione rivolta alle persone coinvolte e contagiate e ai tanti tantissimi concittadini che non sono piu' tra noi, non possiamo non pensare di manifestare un segno di solidarieta' e di vicinanza a medici, agli infermieri e a tutti gli altri operatori della sanita', che piu' di tutti si stanno spendendo a loro rischio e pericolo per salvare vite umane e debellare questo terribile virus che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo. A queste persone che anche nel giorno di Pasqua saranno al lavoro in ospedale volgiamo dare il segno del nostro ringraziamento e affetto".

Questi sono i Panificatori che hanno deciso di condividere questo momento di solidarieta': Maria Rosa e Vinceslao Ruccolo, di San Vito Chietino, che hanno donato, all'Ospedale di Lanciano, "Cuori di Pasqua al cioccolato della tradizione frentana; Anna e Giulia Cirone, di Silvi Marina, che all'Ospedale di Pescara hanno donato "Colombe pasquali"; Giuseppe e Corrado Ciavalini, di Ortona, che hanno donato "Cuori di pasta mandorla pasquali" all'Ospedale di Ortona; Michele Raspa, di Vasto, ha donato "Cuori di pasta nera" all'Ospedale di Vasto; Claudio D'Angelo, Gianfranco e Luciano Fallucchi, Camillo De Cristofaro e Mario Porrone, del Molise, hanno donato "Colombe pasquali e Pigne" alla Croce Rossa di Larino; Leonardo Buccilli, di San Benedetto dei Marsi, all'ospedale di Pescina ha donato "Pizze dolci di Pasqua"; Claudio Nucci, Gabriele Cipriani, Donato Colaiacovo, Gino Biocca e Federico De Luca, della Marsica, all'ospedale di Avezzano hanno donato "Pizze dolci di Pasqua"; Americo Baiocco, di Montereale, ha donato "Pizze dolci di Pasqua" all'Ospedale dell'Aquila.

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Appello di Confartigianato per la riapertura delle pasticcerie

Confartigianato lancia la campagna 'Liberiamo le colombe' e scrive ai Prefetti di Chieti e dell'Aquila per chiedere la riapertura immediata delle pasticcerie artigianali che, con il Dpcm dell'11 marzo, sono state inquadrate sotto il codice Ateco della ristorazione, "pur trattandosi di attivita' artigiane di produzione e che invece sono state ingiustamente assimilate agli esercenti attivita' di bar e, quindi, obbligate alla chiusura". Una chiusura che, secondo un recente studio dell'associazione, in Abruzzo, in vista della Pasqua, comporta un danno stimato in 14 milioni di euro, 12 dei quali di perdite di fatturato e due legati al deperimento di parte delle materie prime acquistate prima del lockdown in previsione della produzione per le festivita'. Si tratta di un settore che a livello regionale coinvolge 587 imprese di pasticceria e gelateria, in cui lavorano 1.878 addetti. Un settore caratterizzato da un'elevata vocazione artigianale, con oltre 360 imprese artigiane che si stima rappresentino il 62,6% del comparto. "Abbiamo sempre sostenuto - si legge nella lettera - che si e' trattato di una errata interpretazione della ratio del provvedimento volto ad impedire eventuali assembramenti nei locali dove si svolge l'attivita', ma solo nel caso in cui vi fosse un consumo sul posto o una somministrazione di prodotto e non laddove vi sia il semplice asporto, come nella maggioranza delle attivita' in questione". "Nel contempo, infatti, lo stesso Dpcm consente ad altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio, nel rispetto delle misure di prevenzione, di proseguire l'attivita' anche con possibilita' di asporto dei prodotti analoghi, prevalentemente industriali, a quelli realizzati dalle imprese artigiane. Si tratta di una palese discriminazione che avvantaggia alcuni operatori a sfavore delle imprese da noi rappresentate - scrivono i presidenti di Confartigianato Chieti L'Aquila, Francesco Angelozzi e Christian Corrado, ai Prefetti - determinando in questa situazione, che e' gia' di estrema difficolta', un forte danno economico in uno dei periodi dell'anno nel quale viene realizzata buona parte del fatturato annuo".

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Da Cia – Agricoltori Italiani Abruzzo appello per i prodotti regionali nel menu delle feste

"Piu' carne di agnello abruzzese nei menu delle feste". Da Cia - Agricoltori Italiani Abruzzo il rinnovato invito a consumare un prodotto locale o nazionale e la richiesta di individuare forme di sostegno per il settore ovi-caprino regionale. La chiusura di agriturismi, pizzerie, ristoranti, trattorie si protrae da un mese determinando l'azzeramento dei rispettivi volumi di affari e un enorme ridimensionamento del fatturato di chi fornisce prodotti agroalimentari quali, tra gli altri, formaggi freschi, pesce, carne. Il consumo di carne di agnello, la cui vendita si concentra per il 60% in questo periodo, complice anche il consumo legato ai piatti della tradizione pasquale, quest'anno sara' dimezzato rispetto alla Pasqua scorsa. "Un consumo che sarebbe potuto essere soddisfatto con l'intera offerta regionale se solo si fosse rinunciato ad importare un prodotto spesso qualitativamente non all'altezza di quello locale e nazionale", sostiene il Presidente Cia Abruzzo, Mauro Di Zio. Cia - Agricoltori Italiani, infatti, stima attualmente l'import di ovini al 75%, soprattutto da Paesi come Spagna, Romania, Estonia, Grecia, che non assicurano gli standard qualitativi della nostra pastorizia. Avviene cosi' che i 1.500 allevatori abruzzesi di 170.000 ovini si vedono pagati sottocosto i loro agnelli o sono costretti a tenerli in azienda aumentando a dismisura i costi. Ancora peggiore la situazione per gli allevatori dei 20.000 caprini, venduti quasi esclusivamente a Pasqua. "La pastorizia ha avuto nella nostra regione grande rilevanza nel recente passato ed esprime oggi importanza strategica per le aree interne del nostro Appennino in termini di salvaguardia della biodiversita' svolgendo una insostituibile funzione ambientale di presidio e manutenzione del territorio", continua Di Zio. L'invito, infine, agli operatori economici del settore della carne ovina a trasformare questo momento di grande difficolta' del settore in una grande opportunita' di riorganizzazione e di rilancio. "Uno dei prodotti tradizionali piu' caratteristici, conosciuti ed apprezzati della nostra regione, l'arrosticino d'Abruzzo, puo' rappresentare lo strumento di questa occasione di rilancio. Ma e' necessario che l'identita' e la qualita' che ad esso e' riconosciuta sia espressa a partire dalla materia prima: carne di pecora o di castrato abruzzese", conclude il presidente

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Alla scoperta dei trabocchi su youtube

Le immagini dall'alto, sul mare azzurro, danno l'impressione di uno 'scheletro colossale'. Si parla della Grande Macchina Pescatoria, per usare la definizione del trabocco di Gabriele D'Annunzio, nel video con cui la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell'Abruzzo-Chieti aderisce alla campagna La cultura non si ferma, promossa dal ministero per i Beni e le Attivita' culturali e per il Turismo con lo scopo di aggregare e far crescere l'offerta del patrimonio culturale fruibile da casa, attraverso brevi filmati pubblicati sul canale Youtube Mibact con l'hashtag #iorestoacasa. Un modo per promuovere non solo la bellezza paesaggistica della costa, ma anche di valorizzarne la specificita' culturale, tanto che la Soprintendenza ha gia' riconosciuto beni di interesse culturale per il loro valore testimoniale e iconico dell'intera regione undici trabocchi e ha istituito, da due anni, un Comitato tecnico scientifico con i Comuni e le istituzioni del territorio per favorire azioni condivise di tutela e valorizzazione lungo l'intero litorale teatino: da Ortona, a San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro e a Vasto. 'Lu travocche', come viene chiamato in dialetto abruzzese, e' un'imponente costruzione realizzata in legno di pino d'Aleppo tipico delle zone del medio Adriatico, modellabile, capace di resistere alla salsedine e alle forti raffiche di maestrale che battono l'Adriatico.

Nella foto un fotogramma del filmato.

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Agricoltura, sindacati contrari alla reintroduzione del voucher

Il rilancio dell'uso dei voucher in agricoltura durante l'emergenza sanitaria da Covid-19 caldeggiato dall'Assessore alle Politiche Agricole, Imprudente, e quello del Lavoro, Fioretti, "porta solo ad una maggiore precarizzazione del lavoro in agricoltura, utile solo alle Imprese di dimensioni maggiori che, attaverso l'uso dei voucher, possono cosi' aggirare l'applicazione del Contratto nazionale di lavoro aprendo cosi' allo sfruttamento di chi lavora nel settore con retribuzioni a questo punto risibili per una giornata di lavoro che oggi il contratto nazionale prevede essere pari a sei ore e trenta giornaliere". Ad esserne convinti sono le organizzazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil. "Ricordiamo ai due assessori - spiegano i sindacati - che in agricoltura e' gia' previsto l'uso dei voucher per prestazioni occasionali/accessorie e non per il lavoro ordinario. Si produrrebbe in sintesi lavoro nero-grigio. Infine portiamo all'attenzione dei due Assessori che la Regione Abruzzo si e' dotata di un Osservatorio regionale contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura, costituito da INPS-INAIL, Ispettorato del Lavoro, dalle Associazioni datoriali Abruzzesi meno una, Organizzazioni Sindacali di categoria e Anci, prima che fosse emanata la L.199/2016. Una legge voluta fortemente dalle Organizzazioni Sindacali per contrastare il lavoro illegale, il sottosalario, il caporalato, per garantire dignita' ai lavoratori agricoli che non debbono esere sfruttati e che prevede sanzioni per tutte quelle Imprese che non rispettano le leggi sul lavoro, sulla salute e sicurezza dei lavoratori, del contratto nazionale. Una ulteriore estensione dei voucher significherebbe, per le Imprese agricole che non rispettano quelle norme, aggirare le sanzioni contenute nella suddetta Legge". FAI, FLAI e UILA, insieme a CGIL, CISL e UIL Nazionali, hanno gia' fatto pervenire una lettera al Presidente del Consiglio Conte, ed alle Ministre del Lavoro e dell'Agricoltura, Catalfo e Bellanova, con la quale esprimono tutto il loro dissenso per la reintroduzione dei voucher in agricoltura e chiedono di evitare che il Governo, nel momento della conversione in legge del Cura Italia o nella predisposizione di altri decreti, modifichi la normativa attuale dei voucher in agricoltura. 

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Coronavirus, l’Ordine degli ingegneri di Pescara ha donato complessivamente 20mila euro

 Per aiutare nell'emergenza Coronavirus, l'Ordine degli ingegneri di Pescara ha donato complessivamente 20mila euro destinando i fondi a quelle "porzioni del nostro territorio - scrivono in una nota - che hanno evidenziato particolari criticita' connesse alla diffusione della pandemia". L'Ordine ha quindi destinato 5mila euro rispettivamente al presidio ospedaliero di Penne per acquistare e l'Uoc Malattie Infettive di Pescara per acquistare rispettivamente 2.200 mascherine. Gli altri 10mila sono invece andati al Centro regionale di Microbiologia e Virologia di Pescara. "Pur consapevoli che l'iniziativa possa costituire solo un infinitesimo contributo se confrontato con le immani necessita' che la crisi attuale richiede, la comunita' degli ingegneri della provincia di Pescara - conclude la nota - ha fortemente voluto far sentire ai territori la vicinanza della categoria, con l'auspicio di vedere presto ripristinate condizioni di normale vita sociale". 

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