Redazione Notizie D'Abruzzo

Carta dell’Aquila, Biondi chiede più attenzioni per le zone terremotate

Parte dal capoluogo d’Abruzzo, a dieci anni dal sisma del 6 aprile 2009, la richiesta di maggior attenzione e norme mirate per il rilancio delle zone più periferiche del Paese. Presentata oggi la Carta dell’Aquila, il manifesto delle città delle aree interne con cui viene sollecitato il legislatore nazionale a intervenire per dare nuovo impulso ad asset strategici di realtà che quotidianamente si confrontano con i problemi legati all’orografia dei territori o alla complessità di politiche di rinascita a seguito di calamità naturali. A lanciarla è stato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che ha voluto condividerla da subito con altri tre primi cittadini che hanno vissuto l’emergenza e che hanno saputo trovare una strada: Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, Gianluca Festa, sindaco di Avellino, e Alberto Belelli, sindaco di Carpi rappresentato dall’assessore con delega alla Ricostruzione, Riccardo Righi.

L’iniziativa di presentazione si è svolta nella sala Rivera di Palazzo Fibbioni, sede provvisoria degli uffici del sindaco, all’Aquila, ed è stata moderata da Antonio Noto, presidente dell’Istituto Noto Sondaggi. Vi hanno preso parte anche l’assessore alle Aree interne della Regione Abruzzo, Guido Quintino Liris, il direttore dell’Agenzia per la coesione territoriale, Antonio Caponetto ed è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Ifel e l’Ordine dei giornalisti abruzzesi. Cultura, formazione, innovazione e turismo: sono gli hub di competenze sui quali programmare politiche di investimento e facilitare il passaggio da smart city a smart area delle zone appenniniche per attivare connessioni virtuose tra i comuni e renderli più attrattivi per famiglie ed imprese.

“Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, solo due giorni fa, nel corso dell’assemblea nazionale Anci, ha ricordato il valore dei municipi delle aree interne e montani. La Carta dell’Aquila è un punto di riferimento per le comunità dell’Italia ‘in salita’ che quotidianamente sono alle prese con una sfida, che si chiami ricostruzione o spopolamento. Formazione e innovazione sono temi centrali per sostenere il percorso di rinascita dopo il sisma del 2009 e dimostrare come una terra ferita possa risollevarsi se trova il coraggio di scommettere su un diffuso sistema di competenze e sui propri talenti. Una città dei saperi, della conoscenza ma anche dalla fertile e antica tradizione culturale, pronta a candidarsi a Capitale italiana della cultura per il 2021” ha dichiarato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

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Bankitalia: la fiducia degli investitori verso il Paese e’ ancora fragile

 I rischi per la stabilita' finanziaria in Italia "si sono leggermente attenuati negli ultimi mesi", grazie all'affievolirsi delle tensioni sul mercato dei titoli pubblici e del miglioramento delle condizioni del mercato obbligazionario privato. Ma la guardia deve restare alta: le fiammate registrate dallo spread ad agosto e nei giorni scorsi "indicano che la fiducia degli investitori verso il Paese e' ancora fragile". E' un bilancio in chiaroscuro quello delineato della Banca d'Italia che nel 'Financial Stability Report' autunnale. Sotto accusa ancora una volta "l'elevato debito pubblico", ma anche "il quadro macroeconomico" in deterioramento. A riguardo si evidenzia come per gli operatori professionali censiti in ottobre da Consensus Economics, il Pil dovrebbe ristagnare nell'anno in corso e crescere dello 0,4% nel 2020. Questi i due fattori di "vulnerabilità" che secondo via Nazionale espongono l'intera economia "ai rischi connessi con un riacutizzarsi delle tensioni sui mercati". E la situazione internazionale non aiuta, anzi. "Le controversie commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina e i rischi che le posizioni protezionistiche si inaspriscano anche in altre aree geografiche hanno - scrive palazzo Koch - ripercussioni negative". Se le variabili interne sono molto difficili da gestire qualcosa in piu' si potrebbe fare in casa propria, per esempio eliminando una volta per tutte il salvagente dei rialzi Iva. Gli obiettivi del Governo per i prossimi anni "poggiano ancora in misura rilevante sul gettito derivante" dalle clausole di salvaguardia, la cui attivazione e' stata rinviata di manovra in manovra, ricorda la Banca d'Italia. "Dissipare tempestivamente l'incertezza" connessa al possibile venire meno di quelle entrate rafforzerebbe la "fiducia", e' il suggerimento. Quanto alla politica dei tassi bassi, il rapporto pur rimarcandone i benefici scorge effetti poco desiderabili. Il pericolo, spiega, sta nello spingere gli investitori "a ricercare maggiori rendimenti in attivita' rischiose e incentivare l'accumulazione di livelli eccessivi di debito", Inoltre se la fase si prolunga si potrebbe andare a comprimere "la redditivita' delle banche e delle compagnie di assicurazione". Tornando pero' alla situazione di oggi in Italia le note positive non mancano. "Continua la riduzione della rischiosita' degli attivi delle banche italiane, attraverso la cessione dei crediti deteriorati e politiche di erogazione dei prestiti molto selettive", si evidenzia. E poi lo spread e' migliorato, a parte i balzi dovuti alla crisi del governo giallo verde in estate e alle bufera innescata sull'Ilva a novembre. Rispetto alla fine di aprile "si e' ridotto, passando da 240 a circa 160 punti base. Cio' non toglie che si tratti comunque di un valore ancora superiore a quello degli analoghi titoli spagnoli e portoghesi. Da fuori intanto apprezzano: "nei primi sei mesi del 2019 gli investitori esteri hanno effettuato ingenti acquisti netti di titoli pubblici italiani e la quota da loro detenuta e' aumentata di oltre due punti percentuali, al 24%".

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Gli alunni delle scuole di Navelli, Capestrano e Ofena a Colle Frivello per difendere madre natura

Una mattinata immersi nella natura per 95 bambini delle scuole di Capestrano, Ofena e Navelli. In occasione della giornata nazionale dell'albero, giovedì 21 novembre, gli alunni sono stati accolti dall'associazione Il Bosco del Guerriero, nell'ampissima area in zona Colle Frivello, lì dove per volere del presidente Piero Pantalone, socio dell’azienda Pantalone srl, sorgerà l'Agricampeggio Capestrano, un agricamping innovativo e unico nel suo genere.

Come accaduto con le famiglie che lo scorso 6 ottobre hanno partecipato alla giornata di presentazione dell'associazione, nata con l’obiettivo di far riscoprire l’importanza di preservare la Biodiversità e l’Ecosostenibilità e l’amore verso il territorio, gli scolari sono stati impegnati in diverse attività ecologiche alla riscoperta del contatto con la natura.

Le classi presenti hanno adottato ciascuna un albero di nocciolo o quercia, micorizzati al tartufo.  La mattinata è stata inserita all'interno del PON 2014-2020 per la scuola -  competenze e ambienti per l'apprendimento. Hanno partecipato le insegnanti e gli alunni della scuola primaria di Navelli e della scuola dell'infanzia, della scuola primaria, della secondaria di primo grado del plesso di Capestrano. Un ringraziamento va ai sindaci del Comune di Navelli, Capestrano e Ofena per aver messo a disposizione i pulmini, a Davide Fontecchio, vice sindaco di Capestrano e alla dirigente scolastica, prof Alessandra De Cecchis dell' I. C. di Navelli.

A tutti i bambini è stato consegnato, oltre a un attestato, anche  lo “zaino avventura”, sul quale è scritto “Noi difendiamo Madre Natura”.

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Pagano (FI): grazie a Baldelli risparmi della Camera alle zone colpite dal terremoto

“Anche quest’anno, grazie a un emendamento di Forza Italia a prima firma Simone Baldelli, i risparmi della Camera dei Deputati sono stati destinati alle zone colpite dal terremoto. La cifra ammonta a 100 milioni di euro che, sommati a quelli degli anni precedenti, porta a 312 milioni il totale. Un’iniziativa che ha trovato il consenso di tutte le forze politiche, a dimostrazione che la solidarietà non ha colore". Così in una nota il senatore di Forza Italia Nazario Pagano, coordinatore azzurro in Abruzzo.

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Il ministro Provenzano in Abruzzo: assoluta necessità di adeguamento delle infrastrutture

Lavoro, sviluppo e infrastrutture, e la necessità di velocizzarne la realizzazione in Abruzzo, al centro dell’incontro del ministro del Sud e della Coesione territoriale Giuseppe Provenzano con gli amministratori, organizzato dal Pd Abruzzo presso la sede della Provincia a Chieti. Porti, ferrovie, ma anche opere stradali come la Fondovalle Sangro, la irrinunciabilità del loro adeguamento per il sistema industriale abruzzese, oltre che la stabilizzazione di una politica di sostegno alle aree interne e ai piccoli Comuni, hanno caratterizzato le sollecitazioni degli interventi di sindaci, amministratori, poi tra gli altri del segretario regionale del Pd Michele Fina, del senatore Luciano D’Alfonso, del capogruppo del Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci, del consigliere regionale Giovanni Legnini, di Giovanni Lolli. L’incontro è il primo della serie “La via del futuro. Il corridoio Tirreno – Adriatico: sviluppo, lavoro, opportunità”, a cui faranno seguito nella giornata di oggi quello di Pescara incentrato sui giovani e la Tavola rotonda con le parti sociali a Celano.

Il ministro ha posto come premessa la constatazione che “alla frattura storica tra Nord e Sud si aggiungono le difficoltà della dorsale appenninica. La divisione dell’Italia oggi non è solo tra Nord e Sud, ma anche Est – Ovest, centro – periferie.  L’Abruzzo è caratterizzato da vocazione industriale, che per la mancanza di strategia dal passato può diventare elemento di debolezza. Una vocazione industriale deve costruire coesione sociale e connessioni”.

Provenzano ha riferito che “con l’Anci si sta lavorando per procedure standardizzate per puntare all’assistenza tecnica per la progettazione e la realizzazione degli interventi nei Comuni. E’ un compito che può fare l’Agenzia per la coesione territoriale a supporto dei sindaci. In Legge di Bilancio come punto di partenza abbiamo previsto 300 milioni per le infrastrutture sociali nei Comuni più piccoli”. Provenzano ha concordato sulla assoluta necessità di "adeguamento delle infrastrutture.  Stiamo aprendo una riflessione con Anas per una riclassificazione delle strade provinciali, per migliorare la manutenzione.  Sulle autostrade abruzzesi A24 e A25 intanto abbiamo bloccato i pedaggi in vista di una soluzione”.

Provenzano ha concordato sulla necessità di rafforzare il corridoio est – ovest che va da Barcellona alla Croazia, e attraversa l’Abruzzo. Parole chiare sulla Zes, che sarà oggetto dell’incontro del pomeriggio a Celano: “Occorre accelerare il più possibile sulla Zes abruzzese, c’è il mio impegno. C’è da discutere se la Zes debba essere governata dall’Autorità portuale: si rischia di determinare un aggravamento delle procedure. C’è bisogno che qualcuno ci lavori a tempo pieno e che si assuma la responsabilità”. Sui tempi: “Nel 2020 le Zes devono essere operative: rimettere in discussione ora questo processo rischia di causare allungamento dei tempi, ma questo non significa che la Zes abruzzese in futuro non possa avere una dimensione di collegamento con la trasversalità”.

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Studio Cgia, le imprese generano il 38% di Pil in piccoli Comuni

Le fabbriche, gli uffici, i negozi e le botteghe presenti nei piccoli Comuni con meno di 20 mila abitanti producono il 38 per cento del Pil generato da tutto il comparto economico privato presente nel Paese (industria e servizi); un'incidenza superiore a quella ascrivibile alle attivita' situate nelle grandi citta' (35 per cento del Pil), ovvero quelle con piu' di 100 mila abitanti. E' questo il principale risultato emerso da una elaborazione realizzata dall'Ufficio studi della Cgia per conto di Asmel, l'Associazione per la Sussidiarieta' e la Modernizzazione degli Enti Locali, che rappresenta oltre 2.800 Comuni in tutt'Italia. "A differenza delle grandi citta' - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - i piccoli Comuni hanno pochi mezzi a disposizione e tanti problemi di dimensione sovracomunale da affrontare. La forte concentrazione delle attivita' produttive nelle realta' territoriali minori impone a questi Sindaci risposte importanti su temi come la tutela dell'ambiente, la sicurezza stradale, la mobilita', l'adeguatezza delle infrastrutture viarie e la necessita' di avere un trasporto pubblico locale efficiente. Sono criticita' che richiedono un approccio pianificatorio su larga scala che, spesso, non si puo' attivare a causa delle poche risorse umane e finanziarie a disposizione". Dei 750 miliardi di euro di valore aggiunto prodotto da tutte le aziende private presenti nel Paese (pari a poco meno della meta' del Pil nazionale), 286,6 miliardi sono generati nelle piccole Amministrazioni comunali e 261,2 miliardi nelle grandi. Nei medi Comuni (quelli tra i 20 e i 100 mila abitanti), il valore aggiunto ammonta a 202,2 miliardi (il 27 per cento del totale del Pil in capo al settore industriale).

Disaggregando il valore aggiunto totale prodotto dalle imprese private nelle due branche che lo compongono, industria e servizi, emerge la grandissima vocazione manifatturiera dei Comuni con meno di 20 mila abitanti. In questi piccoli enti locali risultano insediate il 54 per cento delle unita' operanti nel settore dell'industria (pari a 533.410 imprese) il 56 per cento degli addetti (poco piu' di 2.944.200 lavoratori) e addirittura il 52 per cento del valore aggiunto (163,9 miliardi di euro). "Come era facilmente prevedibile - dichiara Daniele Nicolai ricercatore dell'Ufficio studi - il settore dei servizi e' concentrato in particolar modo nelle grandi realta' urbane: nelle citta' con piu' di 100 mila abitanti, infatti, scorgiamo il 32 per cento delle unita' locali di questo settore, il 37 per cento degli addetti e il 45 per cento del valore aggiunto". I piccoli Comuni con meno di 20 mila abitanti, tuttavia, si ritagliano anche nei servizi un ruolo per nulla marginale, rappresentando il 38 per cento delle imprese (1.370.462 unita'), il 33 per cento degli addetti (3.585.139 addetti) e il 28 per cento del valore aggiunto (122,7 miliardi di euro). Nel Triveneto vince l'alleanza piccoli Comuni e piccola impresa. Se non consideriamo la Valle d'Aosta, il Molise e la Basilicata - che sono le uniche regioni italiane che non hanno Amministrazioni comunali con piu' di 100 mila abitanti - e' il Triveneto l'area geografica del Paese dove nei piccoli Comuni si concentra il piu' alto numero di imprese, di addetti e anche di valore aggiunto. Nei Comuni con meno di 20 mila abitanti, il Trentino Alto Adige guida la graduatoria con una incidenza pari al 64 per cento del totale delle unita' locali dell'industria e dei servizi presenti nella regione. Seguono il Friuli Venezia Giulia con il 62 per cento, la Calabria con il 61 per cento e il Veneto con il 56 per cento. Per quanto concerne gli addetti, invece, sempre nelle piccole amministrazioni locali con meno di 20 mila abitanti svettano il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige, entrambi con una incidenza del 63 per cento. Seguono il Veneto con il 57 per cento, e la Calabria con il 55 per cento. In merito al valore aggiunto, infine, e' ancora una volta il Friuli Venezia Giulia a registrare l'incidenza piu' alta nei territori caratterizzati dalla presenza dei piccoli Comuni (64 per cento). Tallonano la regione piu' nordestina del Paese il Trentino Alto Adige (58 per cento), il Veneto (57 per cento) e l'Abruzzo (51 per cento)

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Sanità, sindacati critici sulla rete ospedaliera

"Sulla rete ospedaliera, il giudizio dei sindacati e' critico perche' il piano dispone la rinuncia alla realizzazione di veri Poli di eccellenza sanitaria, in attesa del compimento degli iter di progettazione e di realizzazione dei nuovi ospedali". Questo il giudizio formulato dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl al termine dell'incontro con l'assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Veri', sul futuro della sanita' abruzzese anche alla luce del piano operativo presentato ieri all'Aquila in una seduta della commissione consiliare sanita' che si e' protratta fino a tarda sera. Il documento programmatico sara' inviato al tavolo di monitoraggio con i ministeri della Salute e dell'Economia a cui l'Abruzzo e' sottoposto dopo l'uscita dal commissariamento per il deficit nell'ottobre 2017.

I rappresentanti delle quattro sigle sindacali sottolineano che "l'Abruzzo rischia di essere una regione troppo lenta e ripiegata su se stessa, il tutto mentre le altre regioni si riorganizzano velocemente e drenano risorse economiche attraverso la mobilita' sanitaria extra regionale passiva che ha gia' raggiunto livelli allarmanti soprattutto nei confronti di Marche, Lazio, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia". "I sindacati - aggiungono - condividono la necessita' espressa da Veri' di rivedere la programmazione sull'edilizia sanitaria che era stata operata dalla precedente Giunta regionale la quale, attraverso la costruzione di nuovi ospedali con la tecnica del project financing, avrebbe creato forti dissesti economici nelle Asl pregiudicando la qualita' delle cure. Purtuttavia e' necessario che la nuova Giunta tracci prioritariamente il disegno strategico di riorganizzazione della rete ospedaliera e su tale base individui le priorita' per l'utilizzo delle risorse gia' stanziate per la costruzione degli ospedali, tenendo conto che nuove risorse potrebbero arrivare dalla prossima legge di bilancio nazionale". Carmine Ranieri, segretario regionale Cgil, Leo Malandra, segretario regionale Cisl, Michele Lombardo, segretario regionale Uil, e Gianna De Amicis, segretario abruzzese Ugl, chiedono lo sblocco delle assunzioni, sottolineando come "nota positiva, seppur da approfondire nel merito, la volonta' espressa da Veri' di potenziare i servizi territoriali attraverso un potenziamento dei distretti e l'attivazione di nuove strutture".

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Due feriti in uno scontro frontale nel Pescarese

 Incidente con due feriti oggi pomeriggio a Civitella Casanova in contrada Mirabello, dove due auto si sono scontrate. Sul posto e' intervenuto il personale del 118 con l'elisoccorso. Il ferito piu' grave, un 71enne, e' stato trasportato in elicottero all'ospedale di Pescara con trauma cranico commotivo. Il conducente dell'altra vettura, un 23enne, e' stato trasportato in ambulanza al 'San Massimo' di Penne per un trauma facciale.

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Zes, Marsilio: L’Abruzzo ha chiesto di non perdere altro tempo

"L'Abruzzo ha chiesto di non perdere altro tempo e il ministro Provenzano, insieme al Dipartimento per la coesione, ha garantito piena collaborazione istituzionale per arrivare quanto prima a definire il quadro della Zes e, anche grazie alle risposte che puntualmente abbiamo sempre fornito, concedere finalmente l'autorizzazione ad applicare questo strumento sul nostro territorio": lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al termine della riunione della Cabina di regia delle Zes (Zone Economiche Speciali), convocata oggi a Roma dal ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, per discutere delle proposte di semplificazione presentate dalle Regioni e dalle autorita' portuali. "Quello che lamento e' che per dieci mesi si e' perso tempo, non per responsabilita' della Regione Abruzzo - ha spiegato Marsilio - Con mio grande disappunto, infatti, oggi ho appreso dal direttore del Dipartimento della coesione che le osservazioni ministeriali sulla proposta delle Zes della Regione Abruzzo erano pronte gia' da molti mesi, ma che l'ex ministro Lezzi non ce le aveva inviate. In questo modo abbiamo perso molti mesi, mentre nell'attesa ci veniva garantito che per settembre, ottobre avremmo avuto tutte le autorizzazioni e, invece, siamo quasi a Natale e ancora aspettiamo. Inoltre - ha concluso Marsilio - rimaniamo ancora in attesa delle risposte del ministero dell'Economia alle controdeduzioni gia' presentate rispetto alle osservazioni che, prima dell'estate scorsa, fece il ministero, alle quali la Regione Abruzzo ha risposto in meno di quindici giorni senza perdere un solo attimo di tempo".

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Guerini: Il Partito Democratico nasce per unire i riformisti

Base Riformista "e' una delle tante sensibilita' presenti in questo Partito. Il Partito Democratico nasce per unire i riformisti e noi lavoriamo in questa direzione". Lo ha detto a Pescara il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a margine dell'incontro "Le priorita' dei riformisti per l'Abruzzo". Secondo il ministro, "un grande partito di centrosinistra come il Pd" deve "mettere insieme diverse culture che dialogano tra di loro dentro una sintesi per un lavoro per l'Italia". Gli obiettivi strategici dei riformisti? "Avere il coraggio - ha risposto Guerini - non solo di rappresentare qualcuno, ma di giocare questa rappresentanza dentro l'esperienza di Governo con tutte le scelte e le responsabilita' che governare porta con se'. Bisogna avere la consapevolezza - ha concluso il ministro - che il Paese si muove se c'e' un coraggio riformatore, di cambiamento, di investire su crescita e sviluppo, di trasformare la domanda sociale in capacita' di costruire il futuro".

"Non bisogna mettere il cappello sopra le cose che nascono dalla societa'. Quello delle 'sardine' e' un movimento bello perche' quando la gente va in piazza pacificamente per testimoniare la sua presenza politica e dare un giudizio sulle cose, e' una cosa positiva cui dobbiamo guardare con grande attenzione per capire quale domanda viene da quelle piazze". Cosi' il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini in riferimento alle manifestazioni in piazza del movimento delle 'sardine'. 

"Non credo che la decisione del M5S di correre da solo alle prossime elezioni regionali avra' ripercussioni sul governo, perche' le elezioni regionali sono elezioni regionali e si sceglie il candidato migliore per guidare la propria regione" ha aggiunto Lorenzo Guerini. "Mi pare che - ha proseguito Guerini - in Emilia la partita sia molto chiara: o si sceglie Bonaccini e il progetto di buon governo che ha realizzato in questi anni oppure si sceglie un'altra candidata, la Borgonzoni, che mi pare sia semplicemente una emanazione di Salvini, che sull'Emilia Romagna vuole giocare una partita nazionale per modificare gli equilibri nazionali". Il ministro poi ha aggiunto: "Cosa fara' Il M5S lo vedremo, bisogna avere grande rispetto del dibattito che si e' aperto nel Movimento. Io non dispero che ci possa essere anche la possibilita' che magari si possa arrivare a confluire sul sostegno a Bonaccini, che e' un ottimo governatore, ha ottime possibilita' di vincere e' cosi' potrebbe averne ancora di piu'", ha concluso Guerini

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