Il Consiglio regionale dell’Abruzzo torna a riunirsi domani 3 marzo nell'aula “Sandro Spagnoli” all'Aquila. La seduta avrà inizio alle ore 10 e si aprirà con un aggiornamento del Presidente della Giunta regionale sull'emergenza Coronavirus. A seguire, l’Assemblea prenderà atto delle dimissioni del consigliere Giovanni Legnini, decise dopo la nomina a Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016. In esame il progetto di legge in tema di “Medicina dello sport e tutela sanitaria delle attività sportive e motorie”. L’ordine del giorno prevede, inoltre, l’elezione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, la designazione del membro della Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti e del componente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise "G. Caporale". Si continua poi con il progetto di legge “modifica della legge regionale 30 dicembre 2004, n. 51 (Disposizioni in materia di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza della carica di consigliere regionale)”, che riguarda l’incompatibilità tra la carica di Sottosegretario alla Presidenza della Giunta e quella di Consigliere regionale. Sempre sul tema, l’Aula esaminerà la proposta normativa che intende modificare lo Statuto regionale introducendo una modifica all'articolo 46 che permetta di equiparare il trattamento economico del Sottosegretario a quello dell’Assessore regionale. La seduta continua con l’interrogazione del consigliere Paolucci sui “Tetti di spesa per i contratti di acquisto di prestazioni da soggetti privati accreditati - annualità 2019-2020”. In chiusura saranno discusse le seguenti interpellanze: “Mancata attuazione delle disposizioni in materia di Polizia Locale di cui alla L.R. 20.11.2013, n. 42” (Pettinari); “Contenzioso Sagitta Immobiliare S.r.l./Regione Abruzzo - Risoluzione lite attraverso transazione ex art. 1965” (Cipolletti); "Situazione locali cucina Ospedale San Pio di Vasto" (Smargiassi); “Chiusura del distretto sanitario di Chieti Scalo in via De Litio” (Stella); “Adempimenti di Regione e ARTA per consentire caratterizzazione e conseguente bonifica della discarica di Bussi” (Blasioli); “Discarica di rifiuti nel comune di Montazzoli” (Taglieri e Smargiassi); “Vertenza Faist di Lanciano” (Paolucci); “Stato di attuazione risoluzione n. 21/5 -2019 recante ‘Impianti sportivi provincia di L’Aquila’” (Fedele).
Leggi Tutto »Controlli della Guardia di Finanza sui prezzi di articoli per l’igiene e la prevenzione.
Controlli a tappeto in materia di “lotta al carovita” e per la sicurezza economica, al fine di prevenire ingiustificati rialzi dei prezzi di vendita di mascherine, disinfettante per mani e per uso alimentare. Interventi in 15 negozi di articoli casalinghi, 12 parafarmacie, 8 farmacie, 2 ferramenta e 7 centri commerciali, per un totale di 44 ispezioni. Questi i risultati della vasta attività dei giorni scorsi disposta, in via straordinaria, dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, Col. Serafino Fiore, per il monitoraggio dei prezzi legati all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
I riscontri sono finalizzati ad evitare potenziali manovre speculative tese a conseguire un indebito vantaggio economico a danno dei consumatori. Per questo sono stati intensificati anche i controlli dei mercati e dei venditori ambulanti, anche per prevenire la vendita di prodotti non certificati e forme di contraffazione di marchi, con potenziali rischi per la sicurezza degli ignari consumatori.
Nella gran parte degli esercizi commerciali controllati, i dispositivi di prevenzione igienica sono terminati ed in attesa di nuove forniture, mentre nelle catene commerciali dove sono stati rinvenuti alcuni prodotti per l’igiene non sono state rilevate sostanziali alterazioni di prezzi di vendita.
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Stop al volo Alitalia Pescara – Milano, infuriano le polemiche
Infuriano le polemiche sulla decisione di Alitalia di sospendere il volo del mattino tra Pescara e Milano. "Chiedo l'abbattimento delle tariffe al Governo e chiamo alla mobilitazione le istituzioni locali per salvare l'economia regionale e dell'Aeroporto d'Abruzzo". Così il Presidente della Saga Enrico Paolini, dopo la decisione presa dalla compagnia di bandiera Alitalia, di sospendere almeno fino alla fine di marzo, il volo delle 6.50 con Milano, lasciando operativo, invece, quello del pomeriggio. Una decisione, si legge in queste ore, presa dalla compagnia di bandiera a causa del crollo delle prenotazioni legate all'allarme da coronavirus. "E' una decisione unilaterale e soprattutto vergognosa - prosegue Paolini - perché se proprio Alitalia doveva sospendere un volo per risparmiare, avrebbe dovuto sospendere il collegamento pomeridiano, sicuramente meno frequentato e poco utile al business giornaliero". L'attenzione si sposta poi sulle tariffe. "Già da domani 2 marzo - prosegue Paolini - la tratta Pescara Milano, ultima, viene venduta a cifre esorbitanti che superano i 300 euro ", per un volo frequentato soprattutto per motivi di lavoro, senza il quale si "va a danneggiare l'economia di una regione - sottolinea il Presidente della Saga - già fortemente provata dal terremoto".
Di qui, la richiesta del mantenimento di questa linea ed anche l'abbattimento delle tariffe (sia per l'Abruzzo che per le altre regioni terremotate), rendendole più appetibili e competitive anche con le altre compagnie, che praticano costi decisamente inferiori.
"La decisione e' stata unilaterale ed e' scandalosa se non addirittura vergognosa presa da Alitalia. Semmai in questi giorni quel volo sia stato disertato, e' per il coronavirus, che non durera' qualche giorno, purtroppo". Cosi' l'assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, a proposito della soppressione del volo Alitalia Pescara-Milano del mattino, annunciando che "domani chiedero' ufficialmente il mantenimento di quella linea e anche l'abbattimento delle tariffe al Governo" e invitando "alla mobilitazione le istituzioni locali per sostenere questa posizione indirizzata alla salvaguardia dell' economia regionale e del nostro aeroporto". "Se Alitalia voleva sospendere un volo per risparmiare - dice Febbo - avrebbe dovuto sospendere il volo del pomeriggio, meno frequentato e inutile al business giornaliero. La decisione e' vergognosa anche per altri due motivi", evidenzia l'assessore: da un lato per le tariffe; dall'altro "l'Abruzzo e' regione terremotata e il volo giornaliero Pescara-Milano-Pescara e' un volo di lavoro senza il quale si danneggia l'economia regionale". "Alitalia deve fare tariffe basse per l'Abruzzo e le regioni terremotate e spingere positivamente per la nostra economia visto che la manteniamo con soldi pubblici", conclude Febbo.
Leggi Tutto »Elezioni Chieti, De Cesare: No a sondaggi fuorvianti ed autoreferenziali. I numeri in mio possesso dicono ben altro
Iper Città Sant’Angelo, il sindaco convoca riunione con i sindacati
Il Sindaco di Città Sant’Angelo, Matteo Perazzetti, ha convocato per domani, lunedì 02 marzo alle ore 17:00, una riunione con tutti i sindacati interessati nella questione Iper. L’intento è quello di ascoltare prima le loro esigenze dei rappresentanti, per poi convocare un tavolo con la nuova gestione dell’Iper Conad, coinvolgendo anche la Regione. La questione è molto delicata, visto l’alto numero di eventuali esuberi, 65 dipendenti a rischio, ma soprattutto la poca chiarezza della procedura di licenziamento. Una grande realtà come quella del Centro Commerciale Pescara Nord di Città Sant’Angelo, non può mettere in ginocchio intere famiglie. Il Sindaco Matteo Perazzetti, scenderà in campo prendendo in mano la situazione per cercare di allontanare il pericolo legato ai presunti licenziamenti:” La riunione – dice il primo cittadino angolano, Perazzetti – servirà a capire qual è la situazione reale che stanno vivendo i dipendenti del centro commerciale Pescara Nord di Città Sant’Angelo. L’amministrazione comunale esprime solidarietà ai dipendenti coinvolti in questa vicenda. Faremo di tutto per scongiurare il pericolo del licenziamento. Interloquiremo con la nuova proprietà del centro commerciale, e coinvolgeremo anche la Regione perché, in una fase di crisi come quella che sta vivendo l’Italia, non si possono mettere sul lastrico 65 dipendenti, e di conseguenza le loro famiglie, di un grande Iper mercato. In settimana lavoreremo con tutte le parti coinvolte per cercare al più presto una soluzione che non faccia soffrire 65 persone e le loro rispettive famiglie. Siamo al fianco dei lavoratori e lavoreremo alacremente per far sì che tutto si risolva per il meglio.”
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Coronavirus, positivi al test la moglie e il figlio dell’uomo ricoverato a Teramo
Positivi i primi test per la moglie e uno dei figli del 50enne di Roseto ricoverato a Teramo per il Coronavirus. Il primo caso registrato in Abruzzo il suo con la regione che attualmente ne conta tre. Se anche l'esito dell'Iss lo confermera' i casi saliranno a cinque. Dubbi invece sui risultati del test fatto anche alla figlia dell'uomo. Tutta la famiglia, che era rientrata dalla Brianza, e' attualmente ricoverata all'ospedale Mazzini di Teramo. Negativa invece al Coronavirus dopo il test fatto a Pescara e' invece risultata la moglie del 48enne di San Giovanni Teatino rientrato la scorsa settimana dalla Lombardia dove si trovava per lavoro. La donna resta comunque in isolamento domiciliare, con sorveglianza sanitaria attiva da parte della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, che monitorera' costantemente eventuali mutamenti del suo quadro clinico. A comunicarlo e' il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.
Leggi Tutto »Coronavirus, Cna Chieti chiede un taglio alle tasse locali
Il direttore della Cna di Chieti, Letizia Scastiglia, chiede un segnale di attenzione nei confronti delle imprese locali, colpite dall'emergenza Coronavirus, da parte delle principali amministrazioni della provincia di Chieti. Secondo Scastiglia "la forte e non so quanto giustificata ondata di paura che colpisce l'opinione pubblica in questo momento di emergenza nazionale, tra segnali spesso tra loro contraddittori se non addirittura confusi, lascia sul campo, sotto gli occhi di tutti, lo svuotamento progressivo delle nostre citta'. Svuotamento di presenze che colpisce un po' tutti i luoghi della socialita', ma che in particolare penalizza pesantemente le attivita' commerciali e artigianali, soprattutto nei centri storici. Chiunque puo' verificare quanto negozi e botteghe siano in questi giorni desolatamente vuoti". Da qui, sempre a detta di Scastiglia, nasce la necessita' che almeno dalle amministrazioni locali piu' grandi, e a maggior concentrazione di attivita' produttive, arrivi un provvedimento per la riduzione delle tasse locali alle imprese. "Credo che i Comuni di Chieti, Lanciano, Vasto, San Salvo, Francavilla, Ortona, San Giovanni Teatino, Guardiagrele, Atessa - dunque quelli con maggiore popolazione e maggiore concentrazione di attivita' produttive - debbano intervenire subito con il rinvio, se non la riduzione della tassazione locale a carico delle attivita' produttive. Questo rappresenterebbe un aiuto significativo in un momento di caduta verticale degli incassi, una boccata di ossigeno per esercizi in grave difficoltà", conclude Scastiglia.
Leggi Tutto »Aumentano in Abruzzo le imprese degli immigrati
Aumentano in Abruzzo le imprese degli immigrati. Lo dice il "Rapporto Immigrazione e Imprenditoria 2019" redatto dal Centro Studi e Ricerche Idos in collaborazione con la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna) e con il contributo dell'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (Oim) - Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo. Le oltre 14.100 imprese a guida immigrata che operano in Abruzzo (il 2,3% totale italiano) incidono per poco meno di un decimo (9,5%) sull'insieme delle attivita' imprenditoriali registrate in regione a fine 2018. Si tratta di una percentuale molto vicina alla media nazionale (9,9%) e sensibilmente superiore alla media del Meridione (7,0%), area all'interno della quale l'Abruzzo continua a spiccare per caratteristiche dell'immigrazione piu' simili agli standard del Centro Italia. Il "Rapporto Immigrazione e Imprenditoria 2019" dice anche che, rispetto all'anno precedente, il numero delle imprese immigrate e' cresciuto, in regione, del 2,4%, valore simile a quello registrato a livello nazionale (+2,5%), ma inferiore alla media del Sud Italia (+3,0%), rispetto al 2013 in Abruzzo tali realta' imprenditoriali sono aumentate di una quota (11,4%) inferiore a quella rilevata mediamente sia in Italia (+21,1%) sia nel Mezzogiorno (+31,2%). Cio' non ha impedito alle imprese, tuttavia, di possedere tassi d'aumento nettamente superiori a quelli che, nella stessa regione, hanno riguardato il resto delle imprese, che rispetto al 2017 sono rimaste stabili (+0,2%) e rispetto al 2013 sono diminuite (-1,4%), secondo un andamento in linea con quello rilevato mediamente nel Paese (rispettivamente -0,1% e -1,2% nei due periodi considerati). Spostando l'attenzione sulle quasi 11mila persone nate all'estero che, in Abruzzo, sono titolari di un'impresa individuale, operanti per lo piu' nel Teramano (oltre 3.500) e nel Pescarese (circa 3.100), non e' trascurabile che ben quasi un terzo di esse (31,3%), con picchi del 35,7% nel Chietino e del 32,6% nel Teramano, sia costituita da donne, contro un'incidenza media che a livello sia nazionale (23,8%) sia del Sud Italia (24,9%) si attesta a meno di un quarto del totale. Per la maggior parte si tratta di imprenditori nati in Svizzera (10,7% del totale), Romania(10,3%), Cina (9,4%), Marocco (8,3%), Albania (6,9%) e Senegal (6,6%). Si tratta di una graduatoria piuttosto differente da quella rilevata a livello nazionale, in cui ai primi posti si succedono rispettivamente Marocco (14,1%), Cina (11,5%), Romania (10,7%) e Albania (6,9%), seguite da Bangladesh (6,6%) ed Egitto (4,0%). E' da notare che gli imprenditori immigrati nati in Svizzera - che primeggiano a livello regionale e nel Chietino e sono secondi nel Teramano e quarti nel Pescarese - sono, con molta probabilita', figli di emigrati abruzzesi, ovvero italiani di seconda generazione rientrati in Italia, che hanno iniziato un'attivita' in proprio nella regione d'origine dei genitori, essendo la Svizzera uno dei principali Paesi in cui, in passato, si e' diretta l'emigrazione della regione e, in generale, dell'Italia meridionale (non a caso gli imprenditori originari del paese elvetico sono terzi, per numero, all'interno del contesto complessivo del Mezzogiorno).
Leggi Tutto »Coronavirus, in Abruzzo sono tre i casi
"Ci sono tre casi accertati di Coronavirus in Abruzzo, anche se per uno siamo comunque in attesa dell'ufficialita' con le controverifiche dell'Istituto Superiore di Sanita'". Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. I due casi la cui positivita' al Covid 19 e' stata confermata dall'Iss sono quello dell'uomo di 50 anni della bassa Brianza ricoverato a Teramo e quello della ricercatrice lombarda ricoverata all'Aquila. Per il terzo caso - un uomo ricoverato in isolamento all'ospedale di Pescara - si attende invece l'ufficialita' dall'Iss. Dal test eseguito in Abruzzo e' emersa una sospetta positivita' dello stesso al Covid 19
"I casi sono tracciati e circoscritti", dichiara il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio ribadendo che sul territorio "non c'e' alcun focolaio". Dopo il caso del 50enne della bassa Brianza risultato positivo a Roseto degli Abruzzi, per cui sono stati subito individuati gli ultimi contatti, con la successiva quarantena per una dozzina di persone, il presidente di Regione sottolinea che anche per la ricercatrice lombarda ricoverata all'Aquila sono subito stati ricostruiti i contatti: "Si tratta di tre ragazze che condividevano con lei l'appartamento - sottolinea - e che gia' da giorni sono in isolamento". Lavoro analogo e' in corso da parte delle Asl di Pescara e di Chieti per l'uomo ricoverato nell'ospedale a Pescara
Molti ospedali abruzzesi si stanno dotando di pre-triage per evitare che pazienti con sintomi tipici del Coronavirus intasino il pronto soccorso. Previste tende, tensostrutture e l'uso di moduli o strutture sanitarie gia' presenti: nel caso dell'Aquila c'e' quella costruita per il G8 dopo il terremoto del 2009. L'obiettivo e' creare percorsi alternativi per scongiurare contagi di sanitari e altri malati. A Teramo c'e' gia' una struttura con tende. A Chieti e' stato strutturato il percorso di accesso al Pronto soccorso riservato a casi sospetti o contagiati e si stanno ultimando i lavori per l'area di eventuale decontaminazione per pazienti e personale. E' quanto emerso dall'incontro svoltosi a Pescara sull'emergenza Covid19 in Abruzzo. In riunione i dirigenti della sanita' delle quattro Asl, dei pronto soccorso, malattie infettive e Protezione civile, oltre all'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri', e al capo dell'agenzia sanitaria regionale, Alfonso Mascitelli. Durante il confronto e' stata sottolineata la necessita' di reperire nuovo personale, di migliorare i reparti di rianimazione e malattie infettive, e anche l'esigenza di far arrivare in Abruzzo altri dispositivi di sicurezza tra cui mascherine, camici e occhiali.
Il caso di Pescara
E' un 48enne residente a San Giovanni Teatino l'uomo, ricoverato in isolamento all'ospedale di Pescara, per cui e' emersa una sospetta positivita' al Coronavirus. Il contagio sarebbe avvenuto nel Nord Italia, in una delle regioni interessate dall'emergenza, ma non in una zona rossa; l'uomo ha difatti ha viaggiato tra Verona, Vicenza, Padova e Milano. Nei giorni scorsi l'uomo ha sviluppato i primi sintomi ed e' rimasto in casa, fino al trasferimento, in assoluta sicurezza e secondo i protocolli, all'ospedale di Pescara, dove e' ricoverato. Lo conferma il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, aggiungendo che e' in corso il tracciamento dei contatti dell'uomo negli ultimi giorni. Al momento, si apprende, non dovrebbero sussistere motivazioni per la chiusura delle scuole. Negli ultimi giorni, infatti, i contatti dell'uomo sarebbero stati limitati, proprio perche' alla comparsa dei primi sintomi e della febbre era rimasto in casa. Al momento e' ricoverato nell'unita' di bioisolamento del reparto di Malattie infettive, costantemente monitorato dallo staff dell'Unita' operativa complessa, diretta da Giustino Parruti. La moglie del 48enne e' gia' in isolamento.
Il caso di Roseto degli Abruzzi
Trasferiti all'ospedale di Teramo, nel reparto di Malattie infettive, la moglie e i due figli piccoli del 50enne della bassa Brianza arrivato in vacanza a Roseto degli Abruzzi con la famiglia e poi ricoverato a Teramo, primo caso accertato di Coronavirus in Abruzzo. La donna, infatti, avrebbe sviluppato sintomi compatibili con quelle del Covid-19. Tutti e tre sono stati sottoposti a tampone, per i successivi accertamenti nel laboratorio dell'ospedale di Pescara. Le condizioni della donna e dei due bimbi sono comunque definite buone, quelle del 50enne sono in miglioramento. I familiari dell'uomo erano in isolamento fiduciario, cosi' come una dozzina di persone che avevano avuto contatti con lui nei giorni scorsi.
Il caso dell'Aquila
"La giovane laureata in medicina di origini lombarde sta bene clinicamente, sono stati ben tracciati tutti i contatti stretti, cioe' le tre amiche che sono in isolamento, e anche gli eventuali contatti secondari, tracciati in maniera adeguata". Cosi' il primario del reparto Malattie Infettive dell'ospedale dell'Aquila, Alessandro Grimaldi, sul secondo caso di positivita' al Coronavirus in Abruzzo che riguarda una 25enne di Brescia, laureatasi nel capoluogo regionale dove e' tornata domenica scorsa per sostenere l'esame di abilitazione. La giovane e' stata ricoverata per alcuni sintomi e, soprattutto, perche' fidanzata con un collega risultato positivo a Bergamo. Il test di conferma e' arrivato 48 ore dopo i primi due test, uno negativo e uno positivo, fatti a Pescara. "La situazione e' sotto controllo, la ragazza e' arrivata tre giorni fa in reparto - ha spiegato - Il ritardo nel risultato definitivo e' da collegare al fatto che all'Istituto Superiore c'e' un sovraccarico alla luce dell'emergenza. Serve cautela, ma non panico, dobbiamo fare la vita normale"
Leggi Tutto »Coronavirus, Coldiretti Abruzzo lancia l’allarme sul calo dell’export verso la Cina
Anche in Abruzzo si è registrato un drastico calo delle esportazioni Made in Italy in Cina nel mese di gennaio con l’inizio dell’emergenza Coronavirus che ha frenato i consumi nel gigante asiatico ma anche i flussi commerciali per i limiti posti al trasporto di persone e merci. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al gennaio 2020 che, a livello nazionale, registrano una diminuzione dell’11,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dati che si riflettono anche sull’economia abruzzese, dove la preoccupazione riguarda soprattutto il settore del vino, che è il prodotto più esportato in Cina e sta registrando una forte flessione delle vendite sul mercato asiatico. La situazione è preoccupante e i produttori chiedono interventi di tutela soprattutto dopo la notizia dei rinvii delle grandi fiere del vino in Cina e alla preoccupante assenza dei compratori cinesi ai grandi appuntamenti internazionali.
Coldiretti Abruzzo evidenzia che lo stallo del settore vitivinicolo è solo la punta dell’iceberg di un problema che avrà ripercussioni sull’intera economia regionale, con conseguenze immaginabili anche su tutti i settori produttivi.
A preoccupare - denuncia la Coldiretti - sono anche le speculazioni in atto sui prodotti agroalimentari Made in Italy in alcuni Paesi dove vengono chieste senza ragione certificazioni sanitarie sulle merci in entrata e ci sono state anche assurde disdette delle forniture. Coldiretti chiede misure di sostegno alle attività più duramente colpite attraverso fondi specifici (anche a tutela delle attività che risentono del calo delle presenze turistiche come l’agriturismo), sgravi fiscali e contributivi con il rinvio di pagamenti, compensazioni previdenziali delle giornate di lavoro perse e – conclude la Coldiretti – attivazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori nonché interventi per colpire le pratiche commerciali sleali che frenano le esportazioni ed un piano promozionale sulla sicurezza e qualità del made in Italy alimentare all’estero.
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