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Almeno una persona su dieci e un anziano su tre, nel corso della vita, vanno incontro a un calo dell’udito. E’ dunque molto importante controllare regolarmente la capacità di comprendere o di sentire suoni e parole in strutture specializzate. Un messaggio che assume una rilevanza ancor più significativa oggi, Giornata Mondiale dell’Udito.
Il Centro Medico Life Care di Pescara ha recentemente potenziato la sua offerta per la diagnosi delle problematiche uditive con l’apertura di un ambulatorio dedicato, attivato in collaborazione con l’Istituto Acustico MAICO, storico concessionario MAICO in Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Lazio e Umbria.
Nella struttura sanitaria di via Tiburtina Valeria il dottor Gianluca Falcone, specializzato in otorinolaringoiatria, e Roberta D’Emilio, tecnico audioprotesista dell’Istituto Acustico MAICO, si occupano di inquadrare il disturbo uditivo e di seguire il paziente nel percorso di prescrizione e applicazione delle protesi acustiche, dispositivi per i quali è previsto un contributo del Servizio Sanitario Nazionale.
“In Italia – spiega il dottor Falcone – 7 milioni di persone soffrono di problematiche dell’udito e una persona su due non si è mai sottoposta a controlli specifici. È molto importante individuare precocemente qualsiasi disturbo e agire tempestivamente, poiché l’udito ha un ruolo fondamentale per la vita sociale di ognuno di noi: basti pensare a quanto influisce sulla nostra capacità di comunicare e stare insieme agli altri”.
Proprio per sottolineare l’importante della prevenzione, Istituto Acustico MAICO sostiene da sempre l’associazione Udito Italia Onlus – Nonno Ascoltami, principale portavoce della celebrazione del World Hearing Day. Ogni 3 marzo infatti, in occasione della Giornata Mondiale dell’Udito, al Ministero della Salute a Roma, rappresentanti delle istituzioni, medici, ricercatori, associazioni, operatori sanitari, aziende del settore, giornalisti e testimonial si confrontano durante la Maratona dell’Udito per discutere delle direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
I campanelli d’allarme
L’udito è un sistema estremamente complesso: è il primo dei cinque sensi a svilupparsi nel feto e a permettere il contatto con il mondo esterno. Le ipoacusie sono correlate al progredire dell’età o all’esposizione a rumori forti, ma possono anche derivare da un’infezione o una lesione. È opportuno rivolgersi allo specialista quando ci si accorge che diventa più difficile sentire non solo le voci basse, ma anche i suoni squillanti o ad alta frequenza. Inoltre, chi è affetto da perdita dell’udito dovuta all’età spesso fatica a seguire una conversazione in presenza di rumori di fondo e ha bisogno di alzare molto il volume di radio e tv.
Gli strumenti per la diagnosi
Nell’ambulatorio di Life Care, oltre alla visita con lo specialista in otorinolaringoiatria, è possibile sottoporsi ad audiometria tonale in via aerea e via ossea. “Si tratta di una misurazione non invasiva – aggiunge D’Emilio – che permette di fornire agli esperti una fotografia della capacità uditiva. Inoltre, solo su indicazione dell’otorino, verrà effettuata l’impedenziometria, un esame fondamentale per diagnosticare eventuali disturbi all’orecchio medio”.
Le protesi acustiche
Nel caso di un deficit uditivo, l’apparecchio acustico è la soluzione. Le attuali protesi acustiche sono dispositivi altamente tecnologici, discreti ed eleganti, che vengono scelti, applicati e regolati in base alle esigenze del paziente. Solo l’audioprotesista, il professionista sanitario laureato e iscritto all’Albo, può occuparsi della protesizzazione acustica e dell’assistenza al paziente, sempre in sinergia con gli specialisti otorinolaringoiatri.
Dal punto di vista tecnologico, gli attuali apparecchi acustici si connettono con TV e smartphone e sono ricaricabili, per una comodità che non ha paragone rispetto alla tecnologia del passato.
