Cronaca

Spoltore. La figura di Moro e le difficolta’ dell’Italia di oggi, Fioroni ospite della sala consiliare

"Aldo Moro è stato ucciso per quello che aveva fatto e per quello che doveva fare". Così Giuseppe Fioroni, presidente della Commissione d'inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro, ha iniziato la sua relazione a Spoltore. Nella sala consiliare ieri (6 giugno 2019) c'erano, come ha sottolineato l'assessore Roberta Rullo, persone di ogni orientamento politico o che non sono impegnate politicamente, tuttavia "interessate a capire perché" il leader della Democrazia Cristiana sia stato assassinato.

Il rapimento e la morte del politico pugliese sono state raccontate da Fioroni guardando al contesto internazionale, agli accordi di Yalta che Moro ed Enrico Berlinguer con la loro attività rischiavano di compromettere. Da qui i silenzi che hanno reso possibile l'operazione da parte delle Brigate Rosse, e le ricostruzioni dell'accaduto arricchite da elementi falsi, inutili, fuorvianti per capire la verità.

Ma la figura di Moro è stata utilizzata soprattutto per spiegare le difficoltà dell'italia di oggi, guardando ai migranti, all'istruzione, alle riforme istituzionali: "se il compromesso storico avesse avuto il suo sbocco negli anni '70" ha chiesto nei saluti il sindaco Luciano Di Lorito "quella classe politica sarebbe stata capace di affrontare le grandi riforme che ad ogni elezione vengono annunciate?" La conclusione di Fioroni è una risposta positiva: "la nostra società oggi non ha più valori condivisi di bene e male. Il boom economico nasce da un sacrificio dei diritti, che si è accettato di procrastinare in avanti nel tempo, per i figli". Moro aveva capito la crisi della politica guardando negli anni '60 il calo dei votanti dal 99% al 93%: "quel distacco minimo viene interpretato da Moro con due possibilità: o la politica non interessa, oppure viene considerata inutile o dannosa. Noi abbiamo aggiunto una terza spiegazione: gli italiani non capiscono, e accettiamo di governare con i voti rimasti". Ma, ha ammonito Fioroni, una una forza politica che non elabora ideologicamente "è solo gestione del potere: ci siamo illusi che la legge elettorale potesse sostituire la politica, chiedendo agli italiani di scegliere di credere in qualcuno e non più in qualcosa".

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Pescara, arrestate due donne spacciatrici

 I Carabinieri del Nor, Sezione Radiomobile della Compagnia di Pescara hanno arrestato due donne, entrambe residenti nel quartiere popolare ''Rancitelli'', in esecuzione di due distinte misure cautelari di custodia in carcere. Le misure cautelari sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pescara su richiesta del Pubblico Ministero Anna Benigni. Per entrambe, infatti, i Carabinieri sono riusciti a documentare un'intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti cosiddette ''pesanti'': in particolare, B.G. 54enne, che spacciava cocaina ad una giovane consumatrice, mentre M.A. 28enne di Pescara che spacciava eroina ad un assuntore della zona. Nel corso delle operazioni di polizia, i militari operanti, a seguito di perquisizione domiciliare a casa di una delle due rom, hanno rinvenuto un bilancino elettronico di precisione, ritagli in cellophane, un coltello e pasticche di suboxone, il tutto sottoposto a sequestro

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Rapina da 20 euro a un’anziana, due arresti a Cupello 

Sotto l'effetto di alcol e di qualche sostanza stupefacente in due si sono resi protagonisti, ieri pomeriggio a Cupello, di una rapina ai danni di un'anziana di 89 anni per un bottino di soli 20 euro. Un 36enne e un 20enne del luogo hanno agito nei pressi dell'abitazione della donna; il piu' giovane dei due, mentre l'altro attendeva in auto, scippava con violenza il borsello dalle mani della donna che cadeva a terra, tanto da aver bisogno delle cure dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale di Vasto.

I carabinieri della stazione di Cupello con i colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Vasto, attraverso accertamenti e il racconto di alcuni testimoni, riuscivano a individuare e arrestare i due rapinatori in flagranza di reato, ora in attesa di giudizio per direttissima, con l'accusa di rapina aggravata.

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Panificio nell’aquilano chiuso dopo un blitz del Nas 

Ispezione dei Carabinieri del Nas di Pescara in un panificio dell'Aquilano. Numerose le carenze igienico sanitarie e strutturali dei locali riscontrate. L'attivita', che produce pane, pasta fresca e prodotti da pasticceria, per forniture a aziende di ristorazione collettiva, e' stata sospesa dalla Asl, con vincolo di 240 chilogrammi di pane e prodotti da forno da distruggere, poiche' rinvenuti in contenitori anonimi e non tracciabili. In particolare, i militari per la tutela della salute hanno accertato la presenza, nei locali, di muffe, ragnatele, infiltrazioni, condense e distacco di intonaci. Tre autoveicoli adibiti al trasporto per la consegna sono risultati non autorizzati dal punto di vista sanitario, per cui sono scattate ulteriori sanzioni amministrative che nel complesso ammonteranno a circa tremila euro. 

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Intona cori del Lecce e viene accoltellato, 3 denunce a Pescara 

Individuati e denunciati dalla Digos della Questura di Pescara tre dei giovani che facevano parte del gruppo che la notte del 18 maggio scorso aveva aggredito due ragazzi della provincia di Lecce, nel capoluogo adriatico per questioni di studio e lavoro. Nella zona di Pescara Vecchia, i due pugliesi avrebbero occasionalmente intonato un coro per il Lecce Calcio e per tutta risposta i pescaresi, appartenenti alla tifoseria organizzata, li hanno presi a calci e pugni e ne hanno accoltellato uno. Nei guai sono finiti tre giovani di 21, 22 e 29 anni, tutti di Pescara. Sono accusati di lesioni aggravate, porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e travisamento. Gli uomini della Digos, diretti da Leila Di Giulio, hanno provveduto a notificare gli avvisi di garanzia e a sequestrare alcuni oggetti utilizzati per l'aggressione, tra cui una mazza ferrata e una cintura. I fatti sono riconducibili alla rivalita' tra la tifoseria pescarese e quella leccese, acuita dall'ultimo episodio di violenza avvenuto nella trasferta del Pescara a Lecce del 31 marzo scorso, quando la carovana dei veicoli dei pescaresi fu aggredita in transito sulla superstrada Brindisi-Lecce da un nutrito gruppo di ultras leccesi. 

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Carabinieri, a Chieti si festeggia il 205 compleanno dalla fondazione

Si e' svolta a Chieti nella caserma 'Enrico Rebeggiani' la cerimonia per i 205 anni della fondazione dell'Arma dei carabinieri, che ha visto schierate rappresentanze dei carabinieri di Abruzzo e Molise. La cerimonia e' stata presieduta dal generale Carlo Cerrina, comandante della Legione, alla presenza del generale di divisione Umberto Rocca, medaglia d'oro al valor militare, e dei procuratori generali della corte d'appello dell'Abruzzo, Pietro Mennini, e del Molise Guido Rispoli. Sulla piazza d'armi, dove ha preso posto la bandiera della Scuola allievi carabinieri di Campobasso, e' stato schierato un battaglione di formazione rappresentativo delle diverse specialita' dell'Arma e dei comandanti di stazione. Alcuni carabinieri che si sono distinti in particolari operazioni di servizio sono stati insigniti con l'encomio. Il generale Cerrina nel corso del suo intervento ha ricapitolato i principali dati dell'attivita' svolta dai carabinieri durante il 2018 in Abruzzo e Molise.

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Lanciano, condannato il capo cantoniere della Provincia di Chieti

Per truffa aggravata ai danni dello Stato il tribunale collegiale di Lanciano ha condannato oggi pomeriggio a 8 mesi di reclusione e 600 euro di multa, pena sospesa, il capo cantoniere della Provincia di Chieti. L'imputato era stato arrestato, e posto ai domiciliari, per presunto assenteismo dal lavoro l'11 novembre 2015. Secondo l'accusa svolgeva attivita' personali, come aiutare la moglie nella conduzione nel punto tabacchi e rivendita giornali, invece di prestare servizio. Su oltre una decina di casi di assenze ingiustificate il tribunale gliene ha riconosciute cinque.

L'imputato e' stato ampiamente assolto, perche' il fatto non sussiste, sia da altre presunte assenze dal lavoro che dagli altri reati contestati, quali peculato e falso ideologico. Complessivamente la procura di Lanciano aveva chiesto 5 anni di reclusione. Lo stesso tribunale ha inoltre condannato il capo cantoniere al risarcimento danni, in separata sede civile, a favore della Provincia che si e' costituita parte civile. L'imputato ha sempre respinto le accuse. La difesa preannuncia ricorso in Appello in merito alla condanna emessa.

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Sorprese a fumare in ospedale, tre persone multate a Pescara

Sono stati sorpresi a fumare all'interno dell'ospedale di Pescara. Per questo tre persone (un addetto alle pulizie e due visitatrici) sono state multate dai carabinieri del Nas del capoluogo adriatico e dovranno pagare una sanzione di 55 euro. I tre sono stati sorpresi lungo le scale della struttura sanitaria. Il 20 maggio scorso in ospedale c'era stato un principio d'incendio causato da una sigaretta buttata in un cestino. L'ispezione dei carabinieri del Nas rientra nell'ambito dei controlli disposti dal ministero in istituti scolastici, strutture sanitarie ed uffici pubblici. 

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Quota 100, in Abruzzo presentate oltre 4 mila domande

 Le domande di pensione cd 'Quota 100' presentate fino alla giornata di ieri ammontano complessivamente a  142.179 per l'intero territorio nazionale. In Abruzzo invece sono complessivamente 4.084. Lo ha reso noto oggi la Direzione regionale per l'Abruzzo dell'Inps- Nella suddivisione provinciale al primo posto figura la Provincia di Chieti con 1316 domande. Seguono poi Aquila (1104), Pescara (887), Teramo (777)

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Perseguitava l’ex moglie, arrestato a Pescara 

Minaccia l'ex moglie e i parenti della donna nonostante l'ammonimento del Questore di Pescara dello scorso dicembre: protagonista della vicenda un pescarese di 54 anni, arrestato dalla polizia per atti persecutori, oltre la resistenza, minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale; alcuni mesi fa avrebbe anche costretto l'ex moglie a difendersi con spray al peperoncino. Ieri gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti dove era stata segnalata la presenza di una persona, in grave stato di agitazione, che stava tentando di scavalcare la recinzione di un'abitazione privata. Giunti sul posto i poliziotti hanno prestato soccorso ai richiedenti (madre, padre e figlia), che erano stati poco prima minacciati dall'uomo che da tempo li perseguita. La donna, vittima di stalking, e' stata tranquillizzata dai poliziotti, mentre l'individuo aveva ricominciato a suonare al campanello, urlando e minacciando l'ex moglie e gli ex suoceri. I poliziotti sono poi scesi in strada per calmare l'uomo che, nonostante la vista degli agenti avrebbe tentato di minacciare ancora i parenti, e poi lo hanno arrestato dopo gli accertamenti. Nel pomeriggio di ieri dopo il giudizio direttissimo il Gip di Pescara ha convalidato l'arresto ed applicato nei confronti del 54enne la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. 

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