Cronaca

Sorprese a fumare in ospedale, tre persone multate a Pescara

Sono stati sorpresi a fumare all'interno dell'ospedale di Pescara. Per questo tre persone (un addetto alle pulizie e due visitatrici) sono state multate dai carabinieri del Nas del capoluogo adriatico e dovranno pagare una sanzione di 55 euro. I tre sono stati sorpresi lungo le scale della struttura sanitaria. Il 20 maggio scorso in ospedale c'era stato un principio d'incendio causato da una sigaretta buttata in un cestino. L'ispezione dei carabinieri del Nas rientra nell'ambito dei controlli disposti dal ministero in istituti scolastici, strutture sanitarie ed uffici pubblici. 

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Quota 100, in Abruzzo presentate oltre 4 mila domande

 Le domande di pensione cd 'Quota 100' presentate fino alla giornata di ieri ammontano complessivamente a  142.179 per l'intero territorio nazionale. In Abruzzo invece sono complessivamente 4.084. Lo ha reso noto oggi la Direzione regionale per l'Abruzzo dell'Inps- Nella suddivisione provinciale al primo posto figura la Provincia di Chieti con 1316 domande. Seguono poi Aquila (1104), Pescara (887), Teramo (777)

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Carabinieri, a Chieti si festeggia il 205 compleanno dalla fondazione

Si e' svolta a Chieti nella caserma 'Enrico Rebeggiani' la cerimonia per i 205 anni della fondazione dell'Arma dei carabinieri, che ha visto schierate rappresentanze dei carabinieri di Abruzzo e Molise. La cerimonia e' stata presieduta dal generale Carlo Cerrina, comandante della Legione, alla presenza del generale di divisione Umberto Rocca, medaglia d'oro al valor militare, e dei procuratori generali della corte d'appello dell'Abruzzo, Pietro Mennini, e del Molise Guido Rispoli. Sulla piazza d'armi, dove ha preso posto la bandiera della Scuola allievi carabinieri di Campobasso, e' stato schierato un battaglione di formazione rappresentativo delle diverse specialita' dell'Arma e dei comandanti di stazione. Alcuni carabinieri che si sono distinti in particolari operazioni di servizio sono stati insigniti con l'encomio. Il generale Cerrina nel corso del suo intervento ha ricapitolato i principali dati dell'attivita' svolta dai carabinieri durante il 2018 in Abruzzo e Molise.

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Lanciano, condannato il capo cantoniere della Provincia di Chieti

Per truffa aggravata ai danni dello Stato il tribunale collegiale di Lanciano ha condannato oggi pomeriggio a 8 mesi di reclusione e 600 euro di multa, pena sospesa, il capo cantoniere della Provincia di Chieti. L'imputato era stato arrestato, e posto ai domiciliari, per presunto assenteismo dal lavoro l'11 novembre 2015. Secondo l'accusa svolgeva attivita' personali, come aiutare la moglie nella conduzione nel punto tabacchi e rivendita giornali, invece di prestare servizio. Su oltre una decina di casi di assenze ingiustificate il tribunale gliene ha riconosciute cinque.

L'imputato e' stato ampiamente assolto, perche' il fatto non sussiste, sia da altre presunte assenze dal lavoro che dagli altri reati contestati, quali peculato e falso ideologico. Complessivamente la procura di Lanciano aveva chiesto 5 anni di reclusione. Lo stesso tribunale ha inoltre condannato il capo cantoniere al risarcimento danni, in separata sede civile, a favore della Provincia che si e' costituita parte civile. L'imputato ha sempre respinto le accuse. La difesa preannuncia ricorso in Appello in merito alla condanna emessa.

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Perseguitava l’ex moglie, arrestato a Pescara 

Minaccia l'ex moglie e i parenti della donna nonostante l'ammonimento del Questore di Pescara dello scorso dicembre: protagonista della vicenda un pescarese di 54 anni, arrestato dalla polizia per atti persecutori, oltre la resistenza, minacce ed oltraggio a pubblico ufficiale; alcuni mesi fa avrebbe anche costretto l'ex moglie a difendersi con spray al peperoncino. Ieri gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti dove era stata segnalata la presenza di una persona, in grave stato di agitazione, che stava tentando di scavalcare la recinzione di un'abitazione privata. Giunti sul posto i poliziotti hanno prestato soccorso ai richiedenti (madre, padre e figlia), che erano stati poco prima minacciati dall'uomo che da tempo li perseguita. La donna, vittima di stalking, e' stata tranquillizzata dai poliziotti, mentre l'individuo aveva ricominciato a suonare al campanello, urlando e minacciando l'ex moglie e gli ex suoceri. I poliziotti sono poi scesi in strada per calmare l'uomo che, nonostante la vista degli agenti avrebbe tentato di minacciare ancora i parenti, e poi lo hanno arrestato dopo gli accertamenti. Nel pomeriggio di ieri dopo il giudizio direttissimo il Gip di Pescara ha convalidato l'arresto ed applicato nei confronti del 54enne la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. 

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Bimba di 8 anni investita a Lanciano, ricoverata a Pescara

Una bambina di 8 anni di Lanciano e' stata ricoverata in codice rosso al reparto pediatrico di Pescara dopo essere stata investita da una Nissan Micra tra l'oratorio della parrocchia di Sant'Antonio e un bar. L'incidente e' avvenuto alle 18,45. Sul posto la polizia Municipale per ricostruire le modalita' dell'incidente. Secondo i primi accertamenti sembra che la bimba sia sbucata improvvisamente tra le auto parcheggiate sui lati della prosecuzione di viale S. Antonio proprio mentre transitava la Micra guidata da una donna. Nell'urto la ragazzina e' stata sbalzata in avanti fino a ricadere pesantemente a terra. Al momento dei soccorsi era cosciente.

La stessa investitrice ha provato subito ad aiutarla. Dopo l'intervento del 118 la bimba e' stata trasferita in elisoccorso a Pescara per essere sottoposta a controlli e osservazione clinica.

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Chieti, coppia condannata a 10 e 9 anni per usura

Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Chieti Luca De Ninis ha condannato a 10 anni di reclusione un uomo di 59 anni e a 9 anni una donna di 55, entrambi residenti a Chieti, finiti in carcere a gennaio scorso: i due, ancora in carcere, entrambi in aula quando e' stata letta la sentenza, sono assistiti dagli avvocati Antonio Valentini e Vincenzo Di Nanna. Il processo si e' svolto con il rito abbreviato. La donna ha reso alcune dichiarazioni spontanee. Per i due, accusati di concorso in usura e in estorsione, il pm Giuseppe Falasca aveva chiesto la condanna a 15 anni, pena dalla quale scomputare la diminuente prevista dal rito. Una delle vittime, assistite dall'avv. Gianluca Carlone, si e' costituita parte civile. A svelare il vorticoso giro di prestiti a usura, culminato con il duplice arresto, e' stata un'indagine condotta degli uomini della sezione di Pg della Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica. In uno dei casi accertati, la vittima, partendo da un prestito iniziale di 5.000 euro, fu stata costretta a versare in 15 anni a titolo di interessi circa 120mila euro. Le indagini, che sono state condotte attraverso osservazioni, pedinamenti ed intercettazioni telefoniche, hanno accertato che i due minacciavano ed intimorivano le vittime, per la maggior parte artigiani, commercianti, pensionati e disoccupati, per costringerle a pagare interessi usurari. La minaccia utilizzata dalla coppia nei confronti delle vittime per farsi restituire i soldi, era quella, che il denaro dato loro in prestito apparteneva ad una famiglia di zingari malavitosi di Pescara.

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Gran Sasso, Infn plaude alla nomina del Commissario

La decisione relativa al commissario straordinario per il Gran Sasso in discussione domani al Senato nell'ambito del decreto sblocca-cantieri "rappresenta un passo importante verso la soluzione definitiva per la sicurezza del Sistema Gran Sasso": lo rileva in una nota l'Istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn). L'ente di ricerca responsabile dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso rileva che il "Sistema Gran Sasso rappresenta una risorsa inestimabile che va preservata in tutte le sue parti", dalle falde acquifere all'acquedotto che serve il territorio all'infrastruttura stradale, la cui importanza e' "strategica" sia per l'Italia sia per i Laboratori, "che rappresentano un'eccellenza scientifica a livello internazionale, capaci di attrarre risorse economiche e persone da tutto il mondo". Per questo, prosegue la nota, "come Infn abbiamo auspicato e sosteniamo pienamente un intervento governativo come via maestra per affrontare efficacemente la questione". Quest'ultima richiede infatti un coordinamento per armonizzazione gli interventi e reperire le risorse necessarie per realizzarli. Alla luce di questi elementi, un commissario straordinario "con ampi poteri e risorse adeguate", rileva l'Infn, "consentira' di arrivare in modo efficace e condiviso alla soluzione definitiva". Il commissario straordinario, prosegue la nota, dovra' prendere "in carico il progetto nel suo complesso con il supporto di una struttura solida e partecipata, e una Cabina di coordinamento presieduta dalla Regione Abruzzo, con il coinvolgimento delle Istituzioni territoriali e nazionali, a garanzia di tutte le competenze tecniche e amministrative necessarie e a garanzia della partecipazione attiva delle parti coinvolte e del territorio".

 

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Quindi studenti a Malta per il progetto Erasmus+ Tour@Work

Sono partiti per Malta i primi 15 studenti delle province di Pescara e Teramo per un’esperienza  lavorativa all’estero grazie al progetto europeo Tour@Work: Tourism  skills for a VET mobility experience, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma ERASMUS+.

«Siamo felici di poter offrire ai ragazzi», spiega il dirigente scolastico dell’Istituto tecnico statale Aterno-Manthonè, Antonella Sanvitale, «l’opportunità di apprendere strategie lavorative innovative. Si concretizza così il nostro principale obiettivo: offrire ai nostri studenti esperienze di alternanza scuola-lavoro anche in contesti geografici e culturali europei attraverso la diffusione della mobilità giovanile nel nostro territorio».

Il partenariato locale di scuole è formato dall’Aterno-Manthonè, capofila e coordinatore del progetto, dal Tito Acerbo e dal Filippo De Cecco di Pescara, dal Crocetti-Cerulli di Giulianova, dal Di Poppa-Rozzi di Teramo, dal Vincenzo Moretti e dalla cooperativa sociale Lo spazio delle idee di Roseto, partner intermediario.

I beneficiari delle borse di mobilità, accompagnati dai docenti referenti, trascorreranno, nei diversi Paesi europei, un periodo di cinque settimane e avranno l’opportunità di svolgere un tirocinio formativo nel settore turistico-alberghiero oltre che a Malta anche in Francia, Spagna, Inghilterra, Germania e Irlanda.

Il progetto rappresenterà un’importantissima opportunità per accrescere, confrontare e aggiornare le proprie conoscenze e competenze in un contesto transnazionale, utilizzando una lingua diversa dall’italiano. Gli studenti saranno spronati a mettersi in gioco e a sviluppare adattabilità e flessibilità in un ambiente culturale, sociale e lavorativo completamente diverso dal loro. Inoltre, avranno modo di sperimentare sul campo le conoscenze acquisite nei percorsi formativi e sui banchi di scuola e accrescere competenze tecnico-professionali che potranno spendere in futuro nel contesto lavorativo.

I 150 beneficiari delle borse di mobilità raggiungeranno le destinazioni europee assegnate divisi in due flussi: 93 studenti partiranno tra il 1° e il 10 giugno diretti a Berlino, Bordeaux, Dublino, Maiorca, Malta, Royal Tunbridge Wells, Portsmouth e altri 57 studenti all’inizio di settembre 2019 alla volta di Dublino, Maiorca, Malta e Portsmouth.

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Il Tar dice no ai fanghi di Ortona in mare

Il Tribunale amministrativo regionale dell'Aquila ha annullato l'autorizzazione rilasciata dalla Regione Abruzzo al Comune di Ortona (Chieti) per lo scarico in mare, nel sito ABR01 e a 5 cinque miglia dalle coste di Montesilvano, del materiale di escavazione (fanghi) del porto di Ortona, accogliendo pienamente il ricorso proposto dall'Area Marina Protetta Torre del Cerrano insieme ai Comuni di Pineto, Silvi, Citta' Sant'Angelo e Montesilvano. Gia' la Presidenza del Consiglio si era espressa lo scorso febbraio, accogliendo l'opposizione, avanzata dall'Area marina protetta (Amp) il 14 febbraio 2018, volta ad annullare la decisione della Conferenza di Servizi che aveva portato la Regione ad autorizzare lo scarico. "La necessita' di ricorrere alle vie legali - si legge in una nota - e' stata inevitabile dopo che l'Amp si era vista negare dalla Regione la richiesta di sottoporre l'intervento a Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA)". E' stato questo, spiega ancora l'Amp nella nota, "il motivo centrale della decisione del Tar, che ha confermato quanto la giurisprudenza europea aveva riconosciuto, cioe' la necessita' di valutare quali conseguenze ambientali derivino da attivita' di questo tipo per un sito che fa parte della rete europea Natura 2000, quale l'Amp Torre del Cerrano (ZSC IT7120415)".

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