Cronaca

Muore nel Teramano a 32 anni mentre gioca in un torneo di calcetto 

 E' stato probabilmente un infarto la causa della morte improvvisa di un uomo di 32 anni, ieri sera, mentre partecipava a un torneo di calcetto in un centro sportivo di Villa Rosa di Martinsicuro. I soccorsi, portati dai compagni di gioco e poi dal personale del 118, sono stati vani: nonostante diversi tentativi di rianimazione, il giovane e' morto senza che potesse essere trasferito in ospedale. Sull'episodio i carabinieri della locale stazione hanno aperto un'inchiesta.

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Rapina all’ufficio postale di Controguerra, due arresti

I carabinieri del reparto operativo del Comando provinciale di Teramo hanno arrestato due uomini di 40 e 46 anni ritenuti responsabili di una rapina compiuta all'ufficio postale di Colonnella il 10 novembre 2018. Con il viso parzialmente coperto e fingendo di impugnare un'arma, i due attesero che direttore e dipendenti arrivassero ad aprire l'ufficio, una volta entrati si fecero consegnare 22.500 euro, prelevati dalla cassaforte, e prima di fuggire rinchiusero gli impiegati in uno sgabuzzino.

I Carabinieri, che dopo la rapina hanno ritrovato l'auto usata per il colpo, una Fiat rubata a Monteprandone hanno identificato gli autori del colpo e altre due persone, probabilmente basisti; residenti in provincia di Ascoli Piceno sono stati denunciati per favoreggiamento. 

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Travolto e ucciso dalla sua vettura nel Pescarese

Un uomo di 41 anni P. C., e' deceduto  in un incidente stradale accaduto a Citta' Sant' Angelo. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto il 41enne, dopo essere sceso dalla sua auto e aver chiuso il cancello della sua azienda, e' stato improvvisamente investito e travolto dalla sua vettura, finendo schiacciato contro un muretto e perdendo la vita praticamente sul colpo a causa delle lesioni riportate. Immediato l'intervento dei sanitari del 118, accorsi con una ambulanza medicalizzata, ma per l'uomo non c'era piu' nulla da fare.  

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Schiaffi e minacce ai bimbi, maestra sospesa per 6 mesi

Avrebbe maltratto i bambini di una scuola d'infanzia della provincia di Teramo, sia fisicamente con schiaffi, pizzicotti e tirate d'orecchio, sia moralmente con espressioni umilianti e minacce di punizioni mortificanti: protagonista della vicenda una insegnante sospesa per sei mesi dal pubblico servizio su disposizione del gip del Tribunale di Teramo in base ai risultati delle indagini compiute dalla polizia postale teramana. 

 L'inchiesta era stata avviata dopo alcune segnalazioni pervenute alla Polpost circa il frequente ricorso da parte della maestra a metodi eccessivamente energici per contenere l'esuberanza degli alunni piu' vivaci. Attraverso le intercettazioni ambientali effettuate nell'aula occupata dalla classe affidata all'indagata tali segnalazioni trovavano puntuale riscontro. Le video-registrazioni acquisite avrebbero permess di documentare il carattere abituale delle violenze fisiche e morali quotidianamente usate dall'insegnante nei confronti dei piccoli alunni, dell'eta' compresa tra i cinque e i sei anni. I risultati delle indagini hanno costituito il presupposto per la contestazione del reato di maltrattamenti, che ricorre ogniqualvolta vi sia un sistematico ricorso ad atti di violenza quale ordinario trattamento del minore, anche ove sostenuto da animus corrigendi. La richiesta della misura interdittiva proposta dalla procura della Repubblica di Teramo e' stata accolta dal Gip dopo aver valutato le argomentazioni fornite dall'indagata nel corso del suo interrogatorio, ritenute inidonee a giustificare l'utilizzo di metodi educativi votati all'uso della violenza fisica e verbale. 

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L’Aquila, fuori pericolo le tre persone colpite da meningite

 Sono fuori pericolo le tre persone colpite da meningite e ricoverate nelle ultime due settimane nel reparto malattie infettive dell'ospedale dell'Aquila. Si tratta di due pazienti della provincia dell'Aquila e di una terzo residente nel Lazio. In uno dei pazienti e' stata riscontrata la forma del meningococco che e' contagiosa. Insieme alle condizioni di salute, la Asl provinciale aquilana rende noto che non ci sono allarmi e rischi di epidemia. I medici del reparto, diretto dal dottor Alessandro Grimaldi, grazie alla diagnosi precoce, sono riusciti "a individuare in tempi brevissimi l'agente patogeno". Il fattore tempo e' decisivo soprattutto per la forma del meningococco che, se non trattato immediatamente, puo' portare alla morte nel giro di 48-72 ore. La rapida somministrazione di una terapia antibiotica appropriata puo' salvare la vita dei pazienti. Gli specialisti precisano che gli ultimi casi di meningite non costituiscono motivo di preoccupazione. "Il fatto che ci siano stati tre casi in quindi giorni - spiega Grimaldi - e' solo una sfortunata coincidenza che non desta allarme poiche' non c'e' alcun rischio di epidemia". Del resto, nel corso dell'anno vi sono lunghi periodi in cui non si registrano casi, un andamento fisiologico che fa parte delle normali dinamiche di manifestazione della patologia. L'invito dei medici, soprattutto ai giovani che viaggiano, e' fare la vaccinazione (che e' gratuita), una misura preventiva assai importante soprattutto per il meningococco. 

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Pescara, pusher ai domiciliari spara a clienti

Qualche giorno fa aveva accoltellato un senegalese che stava acquistando droga, ieri invece ha sparato dal balcone contro l'auto di altri due clienti, ferendoli. Protagonista dell'episodio e' un 28enne di Pescara che era agli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida per la vicenda dell'accoltellamento. Misura cautelare di cui stava gia' beneficiando per un fatto risalente all'ottobre 2018. Il giovane ora e' finito in carcere con le accuse di tentato duplice omicidio e detenzione illegale di arma comune da sparo e del relativo munizionamento. I feriti, due fratelli romeni di 26 e 28 anni, sono stati medicati in ospedale e poi dimessi con prognosi di 15 e 20 giorni. Il fatto e' accaduto ieri sera verso le 23. I due romeni sono andati a casa dello spacciatore, residente nelle palazzine di edilizia popolare del complesso conosciuto come 'ferro di cavallo', per acquistare droga. Al culmine di una discussione per futili motivi, il 28enne ha colpito uno dei due con pugni e calci, spingendolo per le scale. L'altro romeno allora e' intervento, dando un pugno allo spacciatore. Subito dopo i due sono fuggiti con l'auto, ma sono stati raggiunti dai colpi di arma da fuoco sparati dal 28enne. Entrambi feriti, sono riusciti a scappare e a raggiungere il pronto soccorso. Dopo la segnalazione, la squadra volante ha raggiunto l'abitazione dello spacciatore. Alla vista degli agenti, il 28enne, piuttosto agitato, ha tentato di sbarazzarsi di alcuni bossoli, poi recuperati, lanciandoli sul piazzale sottostante. Sul posto poi sono arrivati anche squadra Mobile e polizia scientifica, guardia di finanza, polizia municipale, vigili del fuoco e carabinieri. Sono state repertate diverse tracce ematiche sia in casa del 28enne sia lungo le scale che dalla sua abitazione portano all'esterno dello stabile. Inoltre, sul piazzale, in direzione del balcone del giovane, sono stati trovati e sequestrati quattro bossoli calibro 9 e una cartuccia inesplosa dello stesso calibro, mentre sul balcone sono stati recuperati altri sette bossoli, sempre calibro 9. Nonostante la perquisizione e le ricerche, l'arma non e' stata ancora trovata

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Danneggia i quadri dei voti in una bacheca della scuola nel pescarese

 A Penne, nel Liceo Scientifico Luca Da Penne, personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Penne e' intervenuto e ha identificato un giovane di 24 anni del posto - che non e' studente dell'istituto - che aveva danneggiato i quadri degli scrutini e dei voti degli esami, mediante l'uso di un pennarello, con scritte diffamatorie nei confronti di alcuni insegnanti e disegni osceni. I responsabili saranno denunciati per il reato di danneggiamento aggravato.

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Accusò D’Alfonso, a processo

Sara' processato  il geometra di Penne  accusato di tentata estorsione nei confronti dell'ex governatore abruzzese, Luciano D'Alfonso, nell'ambito del processo Mare-Monti. L'uomo e' stato rinviato a giudizio dal gup Antonella Di Carlo. A processo anche la moglie e la figlia, accusate di falso per avere istigato il medico Carmine Marini, pure lui rinviato a giudizio con l'accusa di favoreggiamento, a confezionare dei certificati medici. Il geometra nel 2017, poco prima di essere ascoltato come supertestimone dell'accusa nel processo Mare-monti, invio' una e-mail a D'Alfonso chiedendogli 130mila euro in cambio del suo silenzio. D'Alfonso, all'epoca sotto processo nelle vesti di ex presidente della Provincia di Pescara con altri imputati proprio nell'inchiesta Mare-Monti dalla quale venne poi assolto nel merito, denuncio' tutto alla Procura e l'uomo fini' sotto inchiesta. Per sottrarsi all'interrogatorio in procura dopo l'avviso di garanzia ricevuto per la tentata estorsione, il geometra presento' un certificato medico, "atto nel quale - e' scritto nel capo di imputazione - si dava implicitamente conto del fatto che l'uomo fosse in cura dal medico, benche' lo stesso non l'avesse piu' visitato da diversi anni". In mattinata lo psichiatra Raffaele De Leonardis aveva illustrato i risultati della perizia disposta dal gup, dalla quale e' emerso che nel 2017, all'epoca dei fatti, il geometra "risultava affetto da deterioramento cognitivo lieve-moderato, conseguenza di episodio ischemico cerebrale occorso il 2 aprile del 2000", ma che oggi nel complesso "ha capacita' residue tali da consentirgli una utile e cosciente partecipazione al procedimento penale".

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Maxi frode Iva da 6 milioni, arrestato un imprenditore

Un imprenditore teramano nel settore del commercio dei carburanti per autotrazione e' stato arrestato per una frode all'Iva di 6 milioni di euro dalla guardia di Finanza di Padova che gli ha inoltre sequestrato una lussuosa villa. Sono 17 gli indagati e decine le societa' coinvolte con depositi di prodotti petroliferi. Altre perquisizioni sono state effettuate nelle province di Padova, Venezia, Roma, Milano, Pescara, Teramo, Chieti, Bari e Salerno. Oltre alla villa (con piscina e annesse scuderie) nel teramano del valore stimato in oltre un milione di euro, sono stati sequestrati saldi di conto corrente e di beni mobili, tra cui tre autovetture, orologi di marca e gioielli. 

L'attivita' scaturisce da un'indagine, coordinata dalla Procura padovana, che avrebbe consentito di individuare, anche mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, una presunta associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di frodi fiscali nel commercio dei carburanti, svolte mediante la creazione di societa' 'filtro' e 'cartiere' incaricate di emettere false dichiarazioni d'intento nei confronti di depositi commerciali con qualifica di 'destinatario registrato' nonche' fatture per operazioni inesistenti nei confronti di 'societa' filtro'. Detto sistema di frode, di cui si e' anche occupato il programma televisivo Report, ha consentito a 8 societa' 'cartiere" - con sedi a Roma, Capua, Sabaudia  e Chieti - facenti capo all'organizzazione, appositamente costituite e cessate dopo pochi mesi di attivita', di omettere il versamento di 6 milioni di euro di Iva, in relazione al commercio di oltre 30 milioni di litri di carburanti, acquistati in soli 10 mesi da depositi comunitari, ubicati in Slovenia e in Croazia. Una volta immesso in consumo nel territorio nazionale, il carburante veniva destinato alla rete di distributori delle cosiddette 'pompe bianche'.

 

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Detenuti accompagneranno disabili nei pellegrinaggi

Si chiama "Oltre le barriere" il progetto che prendera' il via domani 6 luglio (fino al 7) e che portera' nove ragazzi, detenuti nella Casa Circondariale di Pescara, in pellegrinaggio al Santuario di Loreto. L'iniziativa e' promossa dalla Sottosezione di Pescara dell'Unitalsi. I detenuti svolgeranno attivita' di servizio al fianco degli altri volontari dell'associazione. "I nove ragazzi, individuati in base al loro percorso e alla loro storia giudiziaria, hanno risposto con entusiasmo", riferiscono dall'Unitalsi spiegando che sono stati effettuati anche momenti d'incontro e formazione. "Non e' la prima volta che coinvolgiamo i detenuti nelle nostre iniziative - spiega Federica Bucci, presidente di Unitalsi Pescara -, dall'anno scorso partecipano anche a eventi come la Giornata Nazionale, che accoglie i volontari segnalati dalle educatrici o in affido ai servizi sociali, che sono a fine pena". 

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