Economia

Fase 2, Fratelli d’Italia propone l’estensione delle garanzie per le imprese del cratere

 "Estendere almeno da 6 a 10 anni la garanzia dello Stato alle imprese che abbiano sede nei Comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016. Fermo restando che i 6 anni di garanzia proposto dal Governo non sono sufficienti per tutte le imprese ed andrebbero almeno raddoppiati e accompagnati da contributi a fondo perduto per fronteggiare la ripartenza in tutta Italia". Lo affermano i deputati di Fratelli d'Italia Emanuele Prisco, Augusta Montaruli e Paolo Trancassini. "E' assolutamente evidente che questa situazione è più aggravata per chi ha subito anche lo stop dovuto agli eventi simici in mancanza della ricostruzione che stenta a partire -proseguono-. È quindi necessario prevedere una forma di tutela aggiuntiva per aziende e imprese che stanno ancora combattendo la battaglia per la ripresa post sisma, con le difficoltà della ricostruzione e con la perdita di attrattività dei nostri territori. Si tratta di molte imprese in Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo che ora affrontano una sfida doppia, in molti casi decisiva per la sopravvivenza di questi territori".

 

immagine di repertorio

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Turismo, al Parco Nazionale ci si prepara alla fase 2

Escursioni in giornata e visite guidate, rispettando senza difficolta' il distanziamento sociale visti gli spazi a disposizione; una possibilita', certo, ma finche' non riapriranno strutture ricettive, bar e ristoranti, tutto diventa molto difficile da gestire anche in un'area protetta come il Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm). "In questo periodo il Parco e' stato sempre pieno di ragazzi, gite scolastiche, laboratori" ha osservato il direttore dell'area protetta istituita nel 1923, Luciano Sammarone, sottolineando come il lockdown abbia coinciso con un inverno e una primavera costellati da tante giornate favorevoli, dal punto di vista meteorologico, a gite e spostamenti. 

In attesa di comprendere se ci siano le condizioni di ripartire, occorre comunque pensare a come farlo. "Possiamo ipotizzare visite guidate, piccoli gruppi con persone adeguatamente distanziate; ma se si forma una fila di 15 metri, chi sta in fondo come fa a sentire la guida? Potremmo pensare a centri di aggregazione per ragazzi delle scuole elementari e medie, ma e' difficile riuscire a organizzarli in ognuno dei 24 comuni del Parco. Gli operatori li abbiamo, ma non sappiamo ancora quali sono le regole". E poi le strutture ricettive. "Gli hotel, i B&B non potranno sostenersi se la vacanza si riduce a un paio di giorni" fa notare Sammarone sottolineando anche la necessita' di un'accurata sanificazione dei locali a ogni cambio degli ospiti. Per il momento il Parco d'Abruzzo Lazio e Molise raccoglie idee. "Sfidiamoci a pensare non solo come vivere meglio l'emergenza, ma soprattutto a come affrontare il dopo coronavirus nell'ottica di una societa' che si riprende con piu' ambiente, piu' economia solidale, piu' economia civile" e' l'appello che il presidente del Pnalm, Giovanni Cannata, in un videomessaggio rivolge dalle pagine del sito internet dell'ente. "Dall'aria buona delle nostre montagne ci piace raccogliere e far circolare idee, immagini, poesie, libri, momenti artistici, progetti. Insomma speranze, in particolare per le nostre aree interne, una delle ricchezze del Paese". 

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Vino, l’appello dei produttori teramani

Un video-appello dai produttori di vino del Consorzio Colline Teramane. "Abbiamo sentito l'esigenza di raccontare la nostra esperienza di viticoltori in questo momento difficilissimo che stiamo attraversando. - dichiara Enrico Cerulli Irelli, presidente del Consorzio - Tutti siamo rimasti aperti in quanto "attivita' essenziali" e abbiamo continuato a lavorare nell'incertezza dovuta soprattutto al blocco totale dell'export e alla chiusura di hotel, bar, ristoranti, enoteche e agriturismi. La cura dei vigneti, pero', non si e' fermata, a fronte di un azzeramento quasi totale del fatturato. "Al Governo - sottolinea Cerulli Irelli - chiediamo interventi tempestivi, soprattutto sul tema della liquidita' alle aziende. Occorre trovare strumenti che ci diano in tempi rapidissimi la possibilita' di proseguire i lavori verso la vendemmia 2020 e quindi sopportare i costi di gestione dei vigneti senza un flusso di entrate sufficiente. Le cantine sono piene di vino, sfuso e imbottigliato, vino di qualita' con un valore riconosciuto: questa e' la migliore garanzia che possiamo dare per ottenere credito. Il nostro e' vino di qualita' e il suo valore, in senso ampio, e' di interesse culturale, in quanto elemento identitario di un territorio. In questi termini la distillazione, utile in altri contesti, non e' per noi un'opzione possibile. Chiediamo strumenti alternativi di supporto, che sostengano le aziende nella necessita' di stoccare il vino, nell'attesa che il mercato riparta e sia pronto a riaccoglierlo. Occorrono misure di finanziamento flessibili, che, nel rispetto del principio del "riutilizzo sostenibile", permettano anche l'acquisto di serbatoi usati, o che incentivino azioni comuni. Le eccessive rimanenze di produzione fanno temere cedimenti nei mercati e turbative nelle dinamiche dei prezzi. Per questo siamo disponibili ad abbassare le rese della prossima vendemmia, se pero' questa riduzione, sara' supportata finanziariamente dal Governo, per evitare che il peso di queste scelte ricada esclusivamente sui produttori, da sempre i soggetti piu' fragili della filiera del vino."

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Bando Invitalia per il rimborso delle spese sostenute dalle aziende per l’acquisto di DPI

Al via Impresa Sicura, il nuovo bando attivato da Invitalia, rivolto anche alla imprese abruzzesi, punta a sostenere la continuita', in sicurezza, dei processi produttivi delle imprese di qualunque dimensione, operanti in Italia. Il bando consente di ottenere il rimborso delle spese sostenute dalle aziende per l'acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale finalizzati al contenimento e il contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19. Sono 50 milioni di euro le risorse disponibili (fondi Inail, art 43.1 DL Cura Italia del 17 marzo 2020).

Impresa SIcura rimborsa l'acquisto di: mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3; guanti in lattice, in vinile e in nitrile; dispositivi per protezione oculare; indumenti di protezione quali tute e/o camici; calzari e/o sovrascarpe; cuffie e/o copricapi; dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici. L'importo massimo rimborsabile e' di 500 euro per ciascun addetto dell'impresa richiedente e fino a 150 mila euro per impresa. Il bando di Invitalia prevede 3 fasi. Le imprese interessate dovranno inviare la prenotazione del rimborso dall'11 al 18 maggio 2020, dal lunedi' al venerdi', dalle ore 9.00 alle ore 18.00. attraverso uno sportello informatico dedicato, raggiungibile dal sito di Invitalia. Sempre sul sito dell'agenzia, seguira' la pubblicazione dell'elenco, in ordine cronologico di arrivo, delle imprese ammesse alla presentazione della domanda di rimborso. La domanda potra' essere compilata dalle ore 10.00 del 26 maggio alle ore 17.00 dell'11 giugno 2020 sempre attraverso procedura informatica. I rimborsi verranno effettuati entro il mese di giugno. 

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Parrucchieri, petizione di 4 mila firme per la riapertura

Attraverso la petizione, che in tre giorni ha gia' raccolto quasi 4mila adesioni, viene chiesto "un incontro urgente con le autorita' competenti", al fine di discutere una serie di proposte operative a tutela del settore, a partire dall'apertura anticipata delle attivita' al 18 maggio e dall'adozione di un provvedimento di divieto di attivita' domiciliare per parrucchieri ed estetisti fino al termine dell'emergenza epidemiologica. Nell'istanza si propone inoltre l'adozione di un protocollo operativo condiviso di regolamentazione specifica per i vari operatori del comparto, contenente misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del Covid-19, a tutela di lavoratori e clientela, e l'introduzione dell'obbligo, per gli operatori del settore, di frequentare un corso di formazione certificata specifica sui rischi connessi alla diffusione del Covid-19 e sulle modalita' operative da adottare. "Le condizioni di sicurezza per riaprire noi, come molti altri, siamo in grado di garantirle - dice Matteo Stanco, titolare del salone Evos di Teramo, uno degli operatori abruzzese che hanno aderito alla petizione - perche' gia' prima, in linea con gli obblighi di legge, provvedevamo alla sterilizzazione delle spazzole e utilizzavamo materiali monuso". Stanco spiega che "la situazione e' drammatica, poiche' siamo fermi da due mesi e mezzo, senza entrate, ma dovendo pagare affitti e utenze. I dipendenti giustamente si lamentano perche' la cassa integrazione non arriva - spiega il titolare del salone - e le richieste di finanziamento presentate in banca, nonostante i buoni fatturati degli anni passati, sono ancora senza risposta". Infine il titolare dell'attivita' commerciale sottolinea che "cosi' si sta agevolando il lavoro nero, sia quello a domicilio che quello di alcuni parrucchieri che si trovano ai piani rialzati dei palazzi, dove i controlli difficilmente arrivano".

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Sanificazione climatizzatori, Di Matteo (Confartigianato): permangono dubbi

"Ben vengano i chiarimenti forniti dalla Regione Abruzzo dopo le nostre sollecitazioni, ma restano ancora tanti dubbi, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti legali, la possibilità di effettuarla 'in proprio', di autocertificarla e il riconoscimento del credito d'imposta. Dubbi che, in un momento delicato e caotico come quello attuale, vanno assolutamente chiariti per consentire agli operatori di lavorare nel migliore dei modi, anche alla luce del credito di imposta di cui le attività potrebbero usufruire". Lo afferma Confartigianato Imprese Pescara attraverso il presidente della categoria Termoidraulici, Ercole Di Matteo, a proposito della questione sanificazioni impianti di climatizzazione.

Sul tema l'associazione lunedì incontrerà la Regione Abruzzo. L'appuntamento sarà anche l'occasione per analizzare ed affrontare tutte le criticità del settore.

Nell'ordinanza numero 52 del governatore Marco Marsilio, in un passaggio finalizzato a chiarire le disposizioni previste dal provvedimento numero 42, si precisa che "per sanificazione s'intende esclusivamente l'attività di pulizia, lavaggio, disinfezione/sterilizzazione o sostituzione, da azionare, quali tipologie lavorative, in relazione allo stato di manutenzione e conservazione dell'impianto, su valutazioni del responsabile dello stesso, anche per tramite professionisti e/o imprese".

"La sanificazione intesa come sopra - si legge ancora - può inquadrarsi nel ciclo di manutenzione già programmata dell'impianto e rientrare nella pianificazione temporale già prevista (anche già eseguita) e pertanto le necessità di ripeterla ai fini dell'ordinanza è lasciata a valutazioni del responsabile dell'impianto, anche per tramite di professionisti o aziende".

Il provvedimento del presidente di Regione chiarisce, inoltre, che "laddove il condizionamento dell'aria avviene per mezzo di dispositivi ordinari nel senso del comunemente diffusi anche in ambiente domestico (quelli che ad esempio hanno una unità esterna ed interna – split) l'eventualità del ricorso a professionalità esterne può essere, a scelta del responsabile dell'impianto, anche non considerata in quanto le operazioni di sanificazione possono essere eseguite con evidente semplicità operativa".

Il documento di sanificazione può essere rilasciato dal responsabile dell'impianto anche tramite autocertificazione. Il responsabile dell'impianto, sulla base di proprie valutazioni delle condizioni dello stesso, ha la facoltà di "riferire la cadenza periodica della sanificazione alla cadenza temporale della manutenzione programmata procrastinando in un tempo più lungo la ripetizione mensile".

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Cassa integrazione, istruite l’86% delle istanze presentate in Regione Abruzzo

E' salita all'86%, pari a 11.155 istanze, la percentuale delle domande istruite dal gruppo di lavoro che si occupa della Cassa integrazione in deroga in Abruzzo. Di queste, 5.570 sono complessivamente le istanze che sono state valutate positivamente e inviate all'Inps da quando è stata aperta la piattaforma informatica, si legge in una nota della Regione Abruzzo, mentre una parte delle rimanenti, cioè quelle che non state del tutto dichiarate respinte, necessitano di ulteriore istruttoria che verrà conclusa quando le aziende avranno integrato la documentazione mancante richiesta. I dati sono stati forniti dal Dipartimento Lavoro-Sociale, a seguito del primo report di giovedì 30 aprile. Negli ultimi due giorni, infatti, il Servizio ha provveduto a pubblicare altri due elenchi di aziende beneficiarie, quello del primo maggio con 1086 domande positive inviate all'Inps, e quello del 2 maggio con 1245 esiti positivi.

 I numeri degli ultimi due giorni aggiornano così i dati del 30 aprile (3240 esiti positivi, 60% domande esaminate), ma soprattutto riducono di molto lo scarto delle domande ancora da esaminare. Il gruppo di lavoro ha istruito le domande inviate al 22 aprile. Alla data attuale le istanze arrivate sulla piattaforma ammontano ad oltre 13 mila; la frequenza delle domande negli ultimi giorni è sensibilmente inferiore a quella dei primi giorni e questo lascia presagire che nel corso della settimana che sta per partire tutte le domande verranno istruite ed evase

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Autorizzata la firma per cinque Accordi di Sviluppo

E' stata approvata l'autorizzazione alla sottoscrizione dei primi cinque Accordi di Sviluppo e Programma che impegnano la Regione Abruzzo al cofinanziamento di altrettanti progetti innovativi. A comunicarlo è l'assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo che spiega come "Le proposte progettuali approvate sono Thales Alenia, Metallurgica Abruzzese, Tecnomatic, Diatec e Clip della Fater e tutte sono di rilevanza strategica, sia in termini di investimenti in ricerca e innovazione sia in termini di ricadute occupazionali significative e di qualità, nel nostro territorio, per sostenere la competitività delle Aziende abruzzesi. Gli investimenti messi in campo per gli Accordi di Thales Alenia, Metallurgica Abruzzese, Tecnomatic e Diatec sono per un totale di 43.402.656 di euro con il cofinanziamento da parte della Regione di  1.302.079,70 di euro. A questi 4 Accordi d’innovazione si aggiunge il progetto CLIP che vede ben sette aziende coinvolte, la Fater S.p.A, in veste di capofila, insieme a Cellulose Converting Solutions, Eurofil, Fameccanica Data, Ontex manufacturing Italy, Pantex International e Texol, e rappresenta il più importante Accordo di Programma in tema di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, mai sottoscritto dal Ministero dello sviluppo economico e si candida ad essere un primo esempio di applicazione del Green Deal recentemente approvato dall'Unione Europea. Nello specifico parliamo di un investimento complessivo di circa 109,5 milioni di euro di cui circa 101 milioni in investimenti infrastrutturali e 8,5 milioni in progetti di Ricerca e Sviluppo industriale, e con la creazione di 158 nuovi posti di lavoro. Per il progetto CLIP il Ministero dello Sviluppo Economico erogherà un contributo a fondo perduto di circa 16,5 Mln di euro mentre il contributo regionale è di 1,8 milioni di euro". 

 

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Brioni, 30mila mascherine alla settimana alla Protezione Civile

Brioni annuncia in una nota il progetto 'Filo Rosso' con il quale ha avviato, nello stabilimento di Montebello di Bertona, in Abruzzo, la produzione di mascherine donate in base ad esigenze specifiche alla popolazione e agli enti della Regione Abruzzo. La produzione settimanale e' di circa 30.000 mascherine filtranti compatibili con tutti i requisiti di sicurezza. Tutte hanno la caratteristica distintiva di essere tessute utilizzando un filo rosso che richiama il nome del progetto e che e' simbolo dell'unione tra Brioni e la sua comunita'. Sono 69 le persone coinvolte tra coordinamento, taglio, produzione e manutenzione tutte candidature avvenute su base volontaria in meno di 24 ore a dimostrazione del grande entusiasmo a supporto di questo progetto che ha visto l'impegno e il coinvolgimento di tutti i dipartimenti aziendali. 

 

Nella foto lo stabilimento di Penne

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Coldiretti, allarme per l’annullamento delle prenotazioni negli agriturismi

Quasi seicento agriturismi abruzzesi sono stati penalizzati dalle misure restrittive di contenimento del Covid19, con la chiusura delle strutture nel periodo dell'anno particolarmente favorevoleA lanciare l'allarme è Coldiretti Abruzzo che sottolinea l'importanza della possibilità di aggiungere la vendita per asporto alle consegne a domicilio con cui alcuni agriturismi abruzzesi si sono già organizzati anche in vista della festività del primo maggio. "Un modo, comunque esiguo e limitato, per provare tamponare una situazione di emergenza che sta portando al tracollo del settore" dicono ancora da Coldiretti con i dati che parlano chiaro: "Da quando è cominciata la pandemia in Italia il 57% delle aziende agricole ha registrato una diminuzione dell'attività con un impatto che varia da settore a settore con picchi anche del 100% come per l'agriturismo. Prenotazioni estive cancellate, annullamento di matrimoni, eventi e comunioni, difficoltà di programmare il futuro, non solo l'immediato". In Abruzzo ci sono 575 agriturismi di cui 397 fanno ristorazione, per un totale di circa 14mila posti a sedere, e 475 hanno anche possibilità di alloggio con 6.200 posti letto e 1120 piazzole di sosta: Coldiretti chiede "un piano di intervento anche attraverso un sostegno economico legato alle mancate presenze effettive sia come alloggio che come ristorazione a fronte del completo azzeramento di tutte le prenotazioni". "La situazione è veramente drammatica soprattutto se si pensa che gli agriturismi erano stati già fortemente colpiti dalle conseguenze del terremoto da cui stavano iniziando a risalire - evidenzia Gabriele Maiezza, presidente di Terranostra Abruzzo, l'associazione che riunisce gli agriturismi di Coldiretti - per far fronte alla situazione è necessaria una strategia di intervento mirata e completa, che va dalla liquidità immediata, alla semplificazione, al taglio dell'iva passando per la riduzione di Imu, Tari e Tasi fino ad arrivare al rilancio complessivo del settore". 

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