Economia

D’Intino (Ance) chiede un ‘piano Marshall’ per l’edilizia abruzzese e italiana

"Un 'piano Marshall' per l'edilizia abruzzese e italiana, sfruttando le risorse gia' individuate. In questo modo si puo' far ripartire il sistema. Bisogna, pero', che la burocrazia si faccia da parte". E' quanto auspica il presidente dell'Ance Abruzzo, Antonio D'Intino, per il rilancio dell'economia dopo l'emergenza coronavirus. Il leader dei costruttori stamani ha partecipato ad un confronto con la Regione, affinche' l'ente si faccia portavoce, davanti al Governo, della necessita' di far ripartire prima il settore "almeno per la parte organizzativa". "Solo nel settore edile - sottolinea - tornano al lavoro in Abruzzo circa seimila persone, che diventano almeno ottomila se si considera l'indotto. L'edilizia e' l'unico comparto che puo' ridare slancio all'economia regionale e nazionale. E' il settore a piu' valenza di manodopera, che arriva al 30%. Se si investe in edilizia si mettono tante persone a lavorare che vogliono dire piu' stipendi. C'e' poi da considerare che i materiali sono principalmente locali. L'indotto coinvolge almeno 80 attivita' merceologiche. E' una grande macchina che si rimette in moto".

"La speranza - dice - era che si potesse ripartire dal 27, ma abbiamo capito che e' una speranza vana. Ormai abbiamo delle linee guida e i cantieri sono una delle attivita' meno rischiose. Non c'e' un contatto con il pubblico, l'edilizia non e' un negozio, si puo' lavorare in sicurezza e in tal senso abbiamo gia' firmato un protocollo con il sindacato a livello nazionale"

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Confindustria L’Aquila chiede lo stop alla tassazione locale per la fase 2

"La riapertura delle attivita' produttive e industriali dell'Aquila e della provincia, nella cosiddetta Fase 2, presuppone interventi immediati di detassazione di tutte le imposte locali e di sostegno concreto alle imprese del territorio che, da sole, non hanno la forza economica e organizzativa per ripartire. Si rischia il tracollo e la perdita di migliaia di posti di lavoro". E' la richiesta avanzata dal delegato regionale alla ricostruzione di Confindustria Abruzzo, Ezio Rainaldi, nel corso della prima delle due videoconferenze che si sono svolte nei giorni scorsi, alla presenza del vicesindaco dell'Aquila, Raffaele Daniele, e dei rappresentanti di alcune associazioni di categoria. "Abbiamo messo sul tavolo una serie di proposte concrete - spiega Rainaldi - visto che oltre il 70 per cento delle aziende della nostra provincia e della citta' dell'Aquila sono ferme. Siamo in un territorio gia' duramente colpito dal sisma che, avendo gia' subìto le conseguenze economiche di una calamita' naturale come il terremoto del 2009 e quello del centro Italia, non e' in grado di ricominciare, di nuovo, con il solo supporto della sospensione momentanea delle tasse o con prestiti bancari da restituire".

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Confartigianato pronta a supportare le imprese nella richiesta di prestiti da 25 mila euro

 Attraverso l'Artigiancassa point di Creditfidi tutte le imprese interessate potranno richiedere online e ottenere in tempi rapidissimi, al massimo entro sette o otto giorni dalla presentazione della domanda, prestiti di 25mila euro con garanzia al 100% da parte dello Stato, secondo quanto previsto dal decreto Liquidità. Non solo: Artigiancassa ha anche accolto la sollecitazione di Confartigianato e renderà disponibile agli imprenditori una linea di credito fino a 100mila euro, garantiti al 90% dallo Stato, che ha un processo di erogazione automatico molto simile a quello utilizzato per i prestiti fino a 25 mila euro, con una valutazione di merito creditizia molto semplificata. ''Le condizioni economiche - sottolinea il direttore generale di Creditfidi e di Confartigianato Chieti L'Aquila, Daniele Giangiulli - sono estremamente vantaggiose e sono uguali per le due diverse operazioni. La presentazione delle domande, visto il momento difficile, è stata semplificata il più possibile''. Tutti coloro che ''sono interessati potranno inoltrare la richiesta per via telematica, restando a casa. La rete dei dipendenti e collaboratori di Creditfidi, presente in Abruzzo e Molise, è a disposizione per fornire informazioni e per supportare le imprese nella predisposizione della documentazione''.

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Bond Factory destina un’area dello stabilimento alla produzione di DPI

Bond Factory, manifattura tecnologica che da oltre trent’anni offre servizi innovativi per la moda, l’arte e il design, data la situazione emergenziale ha scelto di aiutare attivamente le organizzazioni italiane impegnate nell’emergenza COVID-19 fornendo il proprio know-how tecnologico e destinando un’area dello stabilimento alla produzione di DPI.

Un altro passo avanti per il tavolo di lavoro permanente costituito da Confindustria Chieti Pescara, che ha favorito l’incontro tra imprenditori e l’attivazione di una task force per costituire una filiera produttiva certificata per la produzione di dispositivi di protezione individuale. Un progetto che sta coinvolgendo l’intero Sistema Moda del territorio, come pure altre aziende attive in settori diversi.

Coinvolti anche Assolombarda, il Politecnico di Milano e un laboratorio accreditato dall’Istituto Superiore della Sanità, per i test di prova per certificare il materiale da utilizzare.

L’esperienza ed il radicato legame con le aziende del territorio sono stati elementi fondamentali al fine di convertire il reparto e realizzare in poco tempo cuffie, mascherine, tute protettive, visiere, camici e calzari idonei a garantire la sicurezza del personale di ospedali e servizi territoriali attivi in prima linea. La sinergia coltivata nel corso degli anni con le imprese, produttrici di
materiali e tecnologie, nonché con i designer e le istituzioni, è stata infatti spinta promotrice alla realizzazione di questo obiettivo.

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Honda ad Atessa riaprira’ lunedi’ 18 maggio

Lo stabilimento Honda di Atessa riaprira' lunedi' 18 maggio. Lo ha comunicato oggi ai sindacati, in call conference, il coordinamento Honda Europa che riunisce vari stabilimenti e attivita' commerciali del continente europeo. "La decisione di prolungare il fermo produttivo - spiega Nicola, segretario della Uilm Chieti-Pescara, primo sindacato alla Honda - non e' dovuta essenzialmente alle misure anti-Covid, ma ad un fermo generale in Europa e alla volonta' dell'azienda di far ripartire i vari stabilimenti e settori merceologici (moto, power e auto) tutti nello stesso momento. Lo stabilimento di Atessa ha lavorato fino a poche settimane ed ha gia' una buona dose di prodotti immagazzinati. I concessionari sono pieni. Il nostro auspicio e' che alla ripresa delle attivita' e della libera circolazione delle persone in Italia e in Europa, per il mercato di Honda Atessa, ci siano risposte positive da parte dei clienti. La ripartenza e' positiva, dobbiamo uscire dall'emergenza economica oltre che da quella sanitaria. Honda da subito ha organizzato perfettamente le misure anti-Covid e previsto una serie di accorgimenti per il distanziamento dei dipendenti e la prevenzione dal contagio. Lo stabilimento e' pronto a riprendere le attivita' anche durante il periodo delle ferie se il mercato risponde". 

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Settore vitivinicolo, investimenti per 3,8 milioni

Sono disponibili per la consultazione sul sito istituzionale della Regione Abruzzo le graduatorie definitive delle domande finanziabili relative al bando della “Misura Investimenti” previsto dal Piano Regionale dell’OCM Vino (Organizzazione Comune del Mercato).

“Si tratta di 3,8 milioni di euro di contributo che corrispondono a 9,6 milioni di euro spesa ammessa della misura “Investimenti” che finanzieranno 70 cantine tra cui 17 cooperative e 53 aziende private abruzzesi” - dichiara il Vicepresidente della giunta regionale con delega all’agricoltura, Emanuele Imprudente - Un successo tale che già ad inizio anno ho richiesto al Ministero fondi supplementari in modo da coprire l’intero fabbisogno”.  Il bando 2019/2020, infatti,  ha visto una notevole partecipazione. A fronte di un budget a disposizione di 3 milioni di euro sono arrivate domande per Euro 5,7 milioni.. "Nonostante la grave crisi del comparto vitivinicolo, dovuta all’emergenza coronavirus - ha aggiunto Imprudente -  le aziende vogliono ancora investire e noi vogliamo ulteriormente supportarle, per questo contiamo a breve di reperire ulteriori fondi per soddisfare tutte le ditte in posizione utile in graduatoria”. L’elenco delle ditte finanziabili è consultabile sul sito della Regione Abruzzo nella sezione Agricoltura

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Bonus Regione Abruzzo, Scastiglia (Cna) critica l’erogazione in conto corrente

"Se le motivazioni sono giuste, la scelta di far finire il bonus di mille euro destinato alle famiglie abruzzesi direttamente al corrente non lo e' altrettanto". Ad affermarlo la Cna di Chieti per voce del direttore Letizia Scastiglia che lamenta il fatto che ad un indigente non si puo' chiedere di averne per forza uno, cosi' come di inoltrare le domande esclusivamente online, con la conseguenza di rischiare "di creare alla platea dei potenziali interessati problemi che forse andavano considerati al momento dell'approvazione". Criticita' su cui, per conto delle segnalazioni ricevute, chiede dei chiarimenti anche sui destinatari dato che, spiega, "diversi lavoratori con famiglia, titolari di rapporti di lavoro dalle retribuzioni decisamente basse che hanno visto chiudere le loro attivita', e non sanno ancora se la loro richiesta di cassa integrazione in deroga sara' accolta, in base al testo del bando finirebbero per essere esclusi da questo contributo 'una tantum'". Scastiglia insiste quindi sulla questione conto corrente che "stride in modo evidente con la natura di categorie di indigenti cui si vorrebbe andare incontro. Ma neanche l'ipotesi subordinata, ovvero il possesso di carte prepagate del circuito Poste Italiane, purche' dotate di Iban appare logica: perche' hanno anch'esse oneri di gestione, o perche' l'eventuale esenzione da questi oneri deve essere giustificata dal possesso di certificazioni, come l'Isee, non sempre disponibili all'istante; o perche', infine, esistono altri circuiti che emettono carte con le stesse caratteristiche ma con oneri piu' bassi. Che pero', stranamente, non sono presi in considerazione". Infine l'appello alla Regione perche' proroghi in queste ultime ore i termini di scadenza del bando, dando prima i chiarimenti richiesti, "ma soprattutto prevedendo modalita' alternative di erogazione del contributo".

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Federmenager Abruzzo e Molise e Formedil Pescara chiedono di far ripartire l’edilizia

 Federmenager Abruzzo e Molise e Formedil Pescara chiedono che a partire per prima sia l'edilizia a patto che il Governo si attivi per una concreta sburocratizzazione del settore. Le aziende sono gia' pronte, spiegano il presidente Federmanager Florio Corneli e quello di Formedil Federico De Cesare. Tanti gli appalti pubblici in cantiere e cantierabili, sottolinea Corneli, con risorse utili a creare centinaia di posti di lavoro e conservare quelli gia' esistenti. "Ma a tutta questa dimensione - sottolinea - manchera' respiro se non si eliminera' la burocrazia", aggiunge Corneli. Un vero e proprio cambio di passo che deve prendere le mosse dalla nuova legge dell'urbanistica ferma dal 1999, e da nuove regole nel rapporto tra crescita e territorio che passa per la riforma sul consumo del suolo del 1968, con cui dare il via ad una vera e propria "rigenerazione urbana, svincolando le azioni nelle realta' dove non c'e' piu' territorio edificabile - aggiunge il presidente Federmanager -. Servono, infine - aggiunge - , sportelli unici che funzionino e diano risposte e soluzioni a chi le chiede, affinche' il settore possa procedere". Tra le azioni gia' possibili, sottolinea De Cesare, quella di "stimare quanto la pubblica amministrazione deve alle imprese e chiedere di rendere immediatamente liquide tutte le fatture presentate all'incasso, per avere immissioni di liquidita' immediata". Va poi aperto "tutto cio' che e' cantierabile", mentre per la formazione, fa sapere "ci stiamo attrezzando per farla a titolari d'impresa e lavoratori, preparando documenti e corsi anche in piu' lingue, per dare indicazioni su come affrontare il lavoro ai tempi del Covid e come tutelarsi da eventuali rischi di contagio, oltre che da incidenti - conclude - che erano la nostra prima e sola preoccupazione in termini di sicurezza, prima della pandemia"

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Alla Sevel di Atessa si riparte il 27 aprile

Fiat Chrysler è pronta a ripartire già dal 27 aprile la produzione del Ducato nello stabilimento Sevel di Atessa. Lo affermano i sindacati, sottolineando che "Fca ci ha comunicato l'intenzione di riprendere la produzione del Ducato in Sevel a partire da lunedì, decisione che a sua volta coinvolge alcuni reparti connessi per la componentistica a Melfi, Pomigliano, Termoli e Mirafiori, dove si faranno anche le preserie prototipali della 500 elettrica nell'ambito delle attività di ricerca e sviluppo già autorizzate". "Lo farà - spiegano Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf - seguendo la strada dell'autorizzazione prefettizia, informando il governo e motivando con la strategicità di Sevel, strada peraltro già seguita da altre imprese anche del settore automotive". Come sindacato "avanziamo due richieste. La prima è rivolta a Fca e consiste nella necessità di fare subito gli incontri preparatori e di verifica per la corretta e puntale applicazione delle linee guida sulla sicurezza concordate il 9 aprile". "La seconda richiesta - dicono i sindacati - la rivolgiamo invece al governo, che esortiamo a pronunciarsi centralmente e in modo espresso. Fca è una delle più grandi imprese italiane, è diffusa su tutto il territorio nazionale e ha un indotto vastissimo, per cui esigenze elementari di chiarezza e uniformità imporrebbero un pronunciamento centrale per garantire la salute e la sicurezza di migliaia di lavoratori". Nei prossimi giorni "terremo incontri e sopralluoghi per essere certi che comunque, quando si avrà la ripresa produttiva, si realizzi nel rispetto delle misure e delle azioni di sicurezza necessarie, a partire dalla garanzia per una mobilità pubblica casa-lavoro che tuteli i lavoratori dai rischi di contagio"

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Appello di 15 sigle: Investire 50 milioni di euro per salvare e rilanciare il turismo abruzzese

Investire 50 milioni di euro per salvare e rilanciare il turismo abruzzese. E' l'appello che quindici sigle espressione del mondo dell'agricoltura, dell'artigianato, del commercio, della cooperazione, della piccola industria e dei servizi (Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria e Legacoop), oltre ai sindacati dei lavoratori Cgil, Cisl, Uil e Ugl, hanno rivolto al presidente della Regione, Marco Marsilio, ed all'assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo.

Il pacchetto, articolato in nove punti, affronta le emergenze del presente, ma cerca anche di guardare al momento della riapertura. La proposta, rivolta a tutta la filiera, prevede così la costituzione di uno specifico fondo di crisi del turismo, a tutela delle attività; la cancellazione dei tributi e delle tasse locali (come quella di soggiorno) e regionali per il 2020, con riduzione del 50% per tutto il 2021; l'erogazione di liquidità con finanziamenti a fondo perduto; il sostegno all'occupazione con esonero dei contributi per almeno 3 anni; l'estensione a figure di guide e accompagnatori turistici, cicloturistici, alpine e media montagna, dei contributi a fondo perduto per modernizzare il proprio apparato tecnico; l'agevolazione della formazione e la crescita di piattaforme per investimenti turistici di sistema; la creazione di un bonus vacanza "Viaggia in Abruzzo" per l'acquisto di ferie organizzate verso la nostra regione pari al 50% della spesa prevista, con un massimo di 500 euro a persona, per un anno, che includa anche la stagione estiva ed autunnale 2021; la previsione di trasporto gratuito per un anno, sui trasferimenti interni regionali (treno-bus) per i possessori di contratti di soggiorno e vacanza stipulati con la filiera del turismo organizzato; la spinta agli operatori ad utilizzare il DMS regionale (Destination Management System), ovvero la piattaforma web che permette agli operatori territoriali di presentare e gestire la propria offerta turistica.

Il documento unitario chiede infine alla Regione di avviare una campagna di comunicazione tesa a valorizzare la vocazione turistica dell'Abruzzo e a promuovere strategie commerciali da mettere in campo contestualmente al superamento dell'emergenza Covid-19. Attività di comunicazione particolarmente necessaria per un territorio che tra il 2009 e il 2017 ha dovuto far fronte anche a importanti calamità naturali. Il tutto, sapendo che non basterà più limitarsi a ricordare l'importante patrimonio ambientale, storico, paesaggistico, eno-gastronomico, o dei borghi che l'Abruzzo vanta, perché rischierebbe di avere un impatto nullo: «Estremamente importante sarà affidarsi ad esperti della comunicazione per la scelta di una strategia da utilizzare soprattutto relativamente all'individuazione del target da raggiungere, privilegiando i social media».

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